Gara di andata della semifinale scudetto nel segno del Top Spin Messina
- Pubblicato: 06 Maggio 2019
Davanti ad una cornice di pubblico entusiasta (la palestra di Villa Dante era gremita sino all’inverosimile), che ha incitato instancabilmente i padroni di casa con un tifo calcistico sempre nei limiti della massima correttezza, dopo la presentazione delle squadre del Top Spin Messina e dell’Apuania Carrara, impegnate nella semifinale di andata dei playoff per l’assegnazione del titolo, un simpatico pre-gara.
Si è omaggiato Antonino Amato con una targa ricordo, consegnatagli dal presidente regionale Giuseppe Gamuzza, per la medaglia di bronzo ottenuta nei recenti campionati europei under 21, in doppio con Daniele Pinto.
Tornando ai playoff, la partita, durata oltre quattro ore e non adatta ai cardiopatici, è stata avvincente ed ha tenuto con il fiato sospeso gli spettatori, sino all’ultimo punto. Il risultato finale di 4-2 premia gli atleti del Top Spin Messina, che sono così riusciti ad aggiudicarsi la gara di andata con i campioni in carica dell’Apuania Carrara.
È partita bene la squadra messinese con il bravo Marco Daldosso Rech, che ha regolato, in cinque parziali, il bielorusso Aliaksandr Khanin. Per gli ospiti, ha ottenuto il pari lo sloveno Jan Zibrat, che ha superato per 3-1 Jordy Piccolin. Uno scatenato Amato, in pieno fervore agonistico, dopo il set che si è aggiudicato inizialmente Romualdo Manna, ha riportato in vantaggio i locali, vincendo per 3-1. L’incontro è tornato in perfetto equilibrio con il successo di Khanin su Piccolin per 3-2, ma, prima un concentratissimo Rech su Manna, superato per 3-0 e, poi, un gasatissimo Amato su Zibrat, arresosi in tre parziali (14-12/11-9/11-9), hanno regalato un successo importantissimo al Top Spin, mandando in delirio il pubblico presente.
Un siparietto a parte merita il presidente del Top Spin, Giorgio Quartuccio, che sembrava non potere trovare la giusta allocazione. Dal suo volto traspariva tutta la tensione che non riusciva a nascondere. Troppa l’importanza della gara, per poterlo tenere fermo in un qualsiasi punto della palestra. L’appassionato massimo dirigente della società girovagava in lungo e in largo per l’impianto di gara, dispensando saluti a tutti, anche nel tentativo di lasciarsi dietro l’ansia che l’attanagliava.
Ci hanno pensato Rech, Amato e Jordy Piccolin, autori di una superba prestazione, a regalargli una vittoria che lascia ben sperare.
Appare giustamente su di giri il massimo dirigente del Top Spin.
-L’evento è stato organizzato in maniera impeccabile e il pubblico ha risposto alla grande…
“Sono rimasto molto soddisfatto della presenza dei numerosissimi spettatori, provenienti da tutta la Sicilia e del fatto che il pubblico abbia incitato la squadra dal primo all’ultimo punto”.
-I ragazzi hanno dimostrato di essere un “gruppo” ben amalgamato. Basta pensare a Damiano Seretti che, pur non giocando, dalla panchina è stato il primo ad incitare i compagni di squadra…
“Sono perfettamente d’accordo. È un atleta valido e serio e sappiamo che si fa trovare sempre pronto in qualsiasi momento. Poi vorrei aggiungere che il merito della compattezza di squadra è da attribuire, soprattutto, a Wang Hong Liang, che ha saputo cementare i ragazzi, con la collaudata bravura di tecnico e la sua proverbiale tranquillità”.
-Dopo il raggiungimento della meta targata playoff, ora si presenta all’orizzonte un altro obiettivo ancora più importante…
“È solo un primo mattoncino, per arrivare alla finale scudetto. Sappiamo che non sarà facile a Carrara; i nostri avversari sono forti e tenteranno in tutti i modi di rifarsi, ma noi ci crediamo e ce la giocheremo a viso aperto: su questo non ci piove”.
(Mario Lo Presti)