Dopo quello del 27 aprile, il 4 e l’11 maggio si sono svolti due stage paralimpici, a Catania e Palermo, in preparazione dei campionati italiani che si disputeranno a Verona dal 17 al 19 maggio.

Cogliamo le impressioni del vice referente tecnico paralimpico, Carlo Pandolfini, sugli stage effettuati a Catania. “I tecnici impegnati, oltre al sottoscritto, sono stati Pierpaolo Liberto e Francesco Gentile e abbiamo avuto la collaborazione, in qualità di sparring, di Gianluca Amato, Fabio Andaloro e Luigi Aiello. Per quanto concerne gli atleti, Raimondo Alecci (Albatros) - classe 6 - e Gessica Spampinato (Albatros) - classe 11 - punteranno decisamente al titolo; del resto, negli ultimi campionati italiani, hanno conquistato la medaglia d’argento e, quindi, le possibilità ci sono tutte. Marco Capilli (Sport Club Etna) - classe 3 - ha disputato un’ottima stagione e si presenterà con buone prospettive: sarà certamente competitivo. Alla loro prima stagione, fra gli esordienti, avranno buone possibilità di far bene Salvatore Finocchiaro e Carmelo Barcella, entrambi atleti tesserati con lo Sport Club Etna. Carmelo Sofia (Sport Club Etna) - classe 5 -, già in passato campione d’Italia, è atleta di sicuro rendimento. Certamente potrà ben figurare, fra gli esordienti, Agostino Fabrizio Valastro (Sport Club Etna), che è alla sua seconda ed ultima stagione nella categoria e, dunque, ha maturato buona esperienza. Nella classe 9, Francesco Campisi (Il Circolo Etneo), riesce a raggiungere livelli soddisfacenti. Non possiamo che essere soddisfatti del lavoro svolto, che è servito per potenziare le attitudini degli atleti ed affinarne la tecnica”.

A Palermo, lo stage è stato diretto dai tecnici Giovanni La Mattina e Yulya Markova, unitamente agli sparring Marco Faso e Bruno Salerno. Erano presenti Giuseppe Moccia Armeli, Davide Drago, Baldassare Alessio Dragna, Lorenzo Fili Rione, Giacomo Abbate, Domenico Restivo, Noemi Borgognone, Manuel Renato Lacerati e Roberto Busardò (tutti tesserati con l’ASD Radiosa). Il consigliere regionale La Mattina appare molto soddisfatto per il lavoro effettuato. “Si è iniziato, come al solito, con gli esercizi di riscaldamento; successivamente, si è continuato con diversi allenamenti, allo scopo di migliorare la sensibilità sia nel dritto, sia nel rovescio. Non si sono tralasciati vari schemi, anche dettagliati, proprio per curare nei minimi dettagli il bagaglio tecnico di ogni pongista: dall’effettuazione dei servizi, all’esecuzione di top e, per finire, all’effettuazione di partite, per cercare di mettere in pratica quanto programmato”.

La nostra carrellata non può che concludersi con Marzia Bucca, referente regionale tecnico paralimpico, nonché consigliere nazionale.

-Quali prospettive per gli atleti siciliani ai prossimi campionati italiani di Verona?

“Le sensazioni sono buone. Prima diremo la nostra nei campionati a squadre, dove saremo presenti con le società Radiosa e Sport Club Etna; poi, nelle gare individuali, saremo al via con diversi atleti di valore, che non elenco singolarmente per evitare di scordarne qualcuno, nella prima, seconda, terza, decima ed undicesima classe, ma le possibilità di conquistare podi ci sono, ed anche numerose”.

-È merito delle società che stanno puntando molto nel settore paralimpico?

“Abbiamo una marcia in più: indubbiamente, società come lo Sport Club Etna e Radiosa hanno fatto da traino per la crescita del movimento, questo è sicuro. Ma ci sono tante nuove realtà che stanno venendo a galla: basti pensare a Giancarlo D’Izzia a Vittoria, a Santino Marù e Natale Saluci a Gela. Quando crediamo in una iniziativa, lo facciamo con il cuore. Con il progetto “TennistavolOltre” entriamo nelle scuole uniti, con un unico obiettivo: quello di comunicare. Si è formato un gruppo veramente forte: la nostra regione è una squadra che tende a migliorarsi”.

-Ci sono nell’immediato futuro progetti specifici per un ulteriore salto di qualità?

“Il Comitato Regionale dimostra molto interesse per l’attività paralimpica e lavora con amore e vera passione, in altre regioni non c’è la stessa sensibilità e questo ci rende orgogliosi. È già il secondo anno che al Torneo di Lignano Alecci, Capilli, Armeli, partecipano, anche grazie al supporto economico della Fitet Sicilia, che permette loro di prendere parte ad allenamenti specifici per migliorarne ancor più il livello”.

-Riuscire ad avere atleti di spicco in campo internazionale (vedi Alecci) è uno stimolo per gli altri?

“Concordo perfettamente su questo punto. Poter disporre di atleti di un certo spessore è certamente di grande aiuto per gli altri, particolarmente per i giovani che si accostano alla nostra disciplina”.

-La realtà paralimpica è garanzia di successi a livello di nazionale. Il lavoro certosino svolto da Alessandro Arcigli sta dando i suoi frutti…

Arcigli è super per le sue qualità di tecnico, ma è anche bravo a gestire, con grande oculatezza, il budget a disposizione. Ma come non menzionare Donato Gallo, che può scrivere la storia del settore paralimpico? Sono persone che hanno creato un gruppo omogeneo, e questo è fondamentare. A loro bisogna aggiungere, dulcis in fundo, Marcello Puglisi, che dà una grossa mano nel centro federale paralimpico di Verona (già al secondo anno di vita), che costituisce il fulcro della nostra attività”.

(Mario Lo Presti)

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