Al termine del girone di andata, l’incertezza regna sovrana nel campionato di B1. Sia in testa, sia in coda, può succedere di tutto. L’Ausonia Enna guarda dall’alto in basso le altre squadre, ma sono solamente due i punti di vantaggio che la società del presidente Paolo Di Venti (il cui organico titolare è formato da Lorenzo Lo Verso, Vasil Hristozov e Daniele Spagnolo), vanta nei confronti dell’Albatros Merlino Zafferana Etnea, Vigaro Siracusa B e CSI Cava. Nella zona bassa della graduatoria è lotta apertissima in quanto, il Vigaro Siracusa A ed il Fiaccola Castellana Grotte sono appaiate in fondo alla classifica; lo stesso Top Spin Messina ha appena due punti in più e non può dormire sonni tranquilli.

Il massimo dirigente dell’Ausonia Enna, Di Venti, naturalmente, è più che soddisfatto per come sono andate le cose nel girone di andata. “L’obiettivo che ci eravamo posti era quello di raggiungere la salvezza. Il fatto di puntare su due ragazzi, come Daniele e Lorenzo, sapientemente supportati da Vasil, poteva costituire un rischio, ma anche una piacevole sorpresa. Del resto, non avevamo dubbi sul loro potenziale e i risultati ci stanno dando ragione. Il nostro era un progetto a lungo termine, ma una cosa è certa: si è creato dal nulla un senso di appartenenza, merito non solo dei giocatori, ma di tutta la dirigenza. L’allenamento viene effettuato con grande impegno e meticolosità e siamo consapevoli che, ogni gara, ha la sua storia; è chiaro che il nostro obiettivo primario rimane quello della salvezza (ancora non raggiunta matematicamente). Il mio augurio è quello di ripetere la stessa performance del girone di andata. Sarebbe troppo bello andare in serie A2 con largo anticipo sui nostri programmi; raggiungere la promozione, significherebbe rivedere i nostri progetti, ma con grande soddisfazione: è inutile negarlo”.

L’Albatros Zafferana, prima dell’inizio del campionato, era considerata fra le squadre più attrezzate per il salto di categoria. “Sulla carta eravamo indicati come i favoriti - precisa il presidente Alfio Merlino - ma nella vita non è sicuro niente. In verità, nel corso della stagione, abbiamo gettato al vento due partite, che potevano avere un esito diverso. Agli occhi di tutti è evidente che nel campionato regna il massimo equilibrio: tutte le squadre dispongono di validi organici ed è sufficiente una vittoria o una sconfitta per ridisegnare la classifica in maniera diversa. L’esperienza e l’indiscussa bravura degli atleti, che compongono il team titolare (Fabrizio Puglisi, Manuel Moncada e Marcello Arcigli), mi fanno sperare in un campionato di ritorno da disputare alla baionetta. Comunque, onore e merito bisogna attribuire all’Ausonia Enna, al CSI Cava ed al Vigaro Siracusa B, che stanno combattendo con noi fino all’ultimo punto. Non voglio esagerare, ma se i miei atleti giocheranno come sanno, nessun risultato ci sarà precluso”.

Per ultimo cogliamo le impressioni di Giuseppe Gamuzza, presidente del Vigaro Siracusa. “Con la squadra B stiamo andando bene - dice il massimo dirigente della squadra siracusana. Giovanni Caprì, Riccardo Lo Presti, Francesco Impallomeni e Fabio Amenta stanno dimostrando di potersela giocare con tutti. Sarà molto importante disputare ogni gara con la massima concentrazione, perché il girone di andata ha palesato una grande incertezza e ha evidenziato che ogni squadra può fare risultato. A tutto questo bisogna aggiungere delle componenti fondamentali da non trascurare minimamente, come quella della fortuna che, se gira per il verso giusto, diventa condizione importantissima per condurre in porto risultati positivi. Certamente non ci tiriamo indietro per il discorso promozione, ma anche il secondo posto finale non sarebbe da disprezzare. Con la squadra A siamo invischiati nella lotta per non retrocedere, ma sono sicuro che Salvo Ganci, Francesco Mollica e Gianluca Petrolito ce la metteranno tutta per agguantare la salvezza. La determinazione che hanno messo in campo nella gara interna contro il Fiaccola Castellana Grotte ha evidenziato le loro qualità e spero che, presto, riusciranno a lasciare le sabbie mobili ed a risalire la china”.

 

(Mario Lo Presti)

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