A livello arbitrale bollono tante cose in pentola. Il FAR Raffaele D’Ambrogio sembra avere le idee chiare sul da farsi
- Pubblicato: 18 Dicembre 2019
Non è da molto che svolge le funzioni di FAR, ma il Giudice Arbitro Nazionale Raffaele D’Ambrogio appare con le idee molto chiare e ritiene assai positiva la situazione arbitrale in questa prima parte di stagione.
- Il corpo arbitrale si è rimpolpato parecchio….
“Allo stato attuale fra GAN (5), GAR (1), GAP (4) e AGA (21) siamo in 31; non c’è stato mai un numero così elevato di personale arbitrale. È chiaro che ancora non si è in grado di coprire tutte le gare dei campionati regionali, ma siamo sulla buona strada. Cerco, soprattutto, di designare gli AGA in partite che si ritengono di livello più equilibrato o dove si pensa possa esserci una maggiore tensione. La presenza degli arbitri è importante anche dal punto di vista della credibilità del nostro sport. Uno spettatore che entri in un impianto sportivo, anche semplicemente da curioso, per assistere ad un incontro di campionato di serie D1 o C2, vedendo la presenza di un giudice arbitro, dà una maggiore credibilità alla nostra disciplina sportiva: e questo è importante per tutto il movimento”.
-Qualche AGA è stato designato a dirigere incontri nel campionato nazionale di B2
“Qualcuno degli elementi più validi, che ha già dimostrato di avere acquisito una buona esperienza, è stato designato anche per incontri di serie B2; fra l’altro, mi piace sottolineare che, chi ha avuto questo incarico, si è comportato egregiamente. All’inizio, come prevedibile, gli AGA erano con “i piedi di piombo”; man mano si stanno inserendo con ottimi risultati. Il regolamento, sia dal punto di vista giuridico, sia da quello tecnico, è vasto, ma pian piano stanno apprendendo, mostrando molto interesse, e questa è la cosa che mi gratifica maggiormente. Sto cercando di inserirli anche nei tornei nazionali come coordinatori. Già nel torneo nazionale previsto a Siracusa, a fine gennaio, ci saranno queste figure”.
- Quali i prossimi obiettivi?
“Scopo da perseguire è senz’altro quello di ampliare il settore, soprattutto per cercare di “coprire” tutte le città dove sussistono evidenti carenze. Ho già qualche richiesta a livello di futuri AGA e sicuramente, nella nuova stagione, si cercherà di organizzare un percorso, al fine di incrementare il numero degli arbitri. Altro obiettivo è quello di programmare un corso di formazione per il passaggio di livello da AGA a GAP, in quanto diversi fra i nuovi giudici di gara hanno intenzione di progredire nella carriera arbitrale. Mio proposito è anche quello di prevedere, appena ci sarà una data libera del calendario agonistico, un corso di Operatore al computer, al fine di potere utilizzare le nuove figure durante i tornei”.
Insomma, le idee sono tante e D’Ambrogio sembra essere la persona giusta per portarle in porto.
(Mario Lo Presti)