Il Top Spin Messina-Carrubamia non soffre cali di concentrazione e continua a macinare tutte le squadre e non solo in campionato.

Al Palatennistavolo “Aldo De Santis” di Terni, la società del presidente Giorgio Quartuccio ha vinto la Coppa Italia, bissando il successo della scorsa stagione. Sono così quattro i trofei consecutivi della squadra messinese, considerando lo scudetto della passata stagione e la vittoria nella Supercoppa Italiana.

Eppure le previsioni della vigilia non erano del tutto rosee e per diversi motivi: sia per l’assenza di un punto di forza come Sadi Ismailov (impegnato con la nazionale russa) e, almeno inizialmente, per le prime due partite del girone, il Top Spin doveva privarsi dell’apporto dell’asso portoghese Joao Monteiro. A tutto questo, bisogna aggiungere le condizioni fisiche non proprio ottimali di Antonino Amato, colto da virus intestinale e in condizioni fisiche non certo ideali, per un risentimento ad una spalla.

Nel girone, insieme al Top Spin Messina, facevano parte anche il Circolo Prato 2010, l’A4 Verzuolo Tonoli-Scotta e il T.T. Norbello.

Il Top Spin Messina ha affrontato nella prima gara il Circolo Prato 2010 ed è riuscito ad imporsi per 3-1. Dopo la sconfitta iniziale per 3-1, in doppio, da parte del tandem formato da Antonino Amato e Marco Rech Daldosso ad opera di John Oyebode e Zhihao Kang, ci hanno pensato Jordy Piccolin e Rech a mettere le cose a posto. Il primo, ha vinto 3-0 sul russo Arseniy Gusev e 3-1 su Kang; mentre, il secondo, ha regolato per 3-2 Oyebode. Ancora un 3-1 per il Top Spin contro il Verzuolo: i punti portano la firma del doppio Amato-Piccolin (3-0) su Daniele Pinto e Mattia Garello. Gli avversari impattano sull’1-1 per la vittoria (3-2) di Artur Abusev su Rech. Ma i conti in favore del Top Spin vengono saldati da Piccolin (3-2) su Pinto e da Rech (3-0) su Garello. Nella terza ed ultima gara del girone, le cose per il Top Spin migliorano ulteriormente. C’è la presenza dell’asso Monteiro, che rafforza non poco la fiducia negli altri componenti della squadra messinese. Si parte bene con il successo, in doppio, per 3-0 di Piccolin e Rech su Daniel Catalin Negrila e Lorenzo Ragni, a cui fa seguito il 3-0 di Monteiro su Francesco Calisto e di Piccolin su Ragni sempre per 3-0.

A conclusione del girone, primo posto in classifica e gara di semifinale contro l’Aon Milano Sport, incontro che non si incanala subito bene per la sconfitta, in doppio, di Piccolin e Rech contro Matteo e Leonardo Mutti per 3-0. È,poi, Monteiro che pareggia le sorti della gara contro Ze Guo, superato per 3-0. Sull’1-1 torna in vantaggio il Milano: è Matteo Mutti a vincere Rech per 3-0. Monteiro aggancia sul 2-2 gli avversari, grazie al successo tirato per 3-2 (14-12 nell’ultimo set) su Leonardo Mutti. Nella gara decisiva per l’accesso alla finale, succede di tutto. Il cinese Guo sembra essere avviato ad un successo quasi sicuro contro Piccolin, ma dopo aver vinto i primi due set per 12-10/11-7, è costretto a dare forfait per infortunio, regalando su un piatto d’argento al Top Spin l’atto conclusivo contro l’Apuania Carrara. La finale inizia bene: nel doppio, Rech e Monteiro la spuntano per 3-2 su Gabriele Piciulin e Aleksandr Khanin. Bojan Tokic, apparso in ottima forma, supera Piccolin per 3-1, ma è il Top Spin, con la garanzia targata Monteiro, a riportarsi in vantaggio: vittima di turno Khanin sconfitto per 3-2. Ma l’Apuania non molla: è bravo Tokic ad imporsi su Rech per 3-1, rimettendo in corsa la sua squadra. Sul 2-2 la Coppa Italia passa dalle mani di Piccolin e Piciulin: vince, senza patemi d’animo, l’atleta del Top Spin per 11-5/11-4/11-5.

L’euforia non si fa attendere in casa messinese ma, come suo solito, dimostra grande sportività il presidente Quartuccio.

“Siamo contenti di aver conquistato il quarto trofeo consecutivo ma, se bisogna essere onesti, la sorte ci ha dato una grossa mano. All’ultimo turno ci siano arrivati con una buona dose di fortuna, dal momento che Guo era ormai arrivato ad un passo dal successo e, solo l’infortunio occorsogli, ci ha spalancato le porte della finale. Ma, indipendentemente da tutto questo, il merito i ragazzi se lo devono prendere tutto. Non possiamo non tener conto, che davanti a squadre con organici al gran completo, hanno giocato con la massima determinazione, pur sapendo di essere privi della presenza di Sadi e di non avere Joao nelle prime due partite. Inoltre, voglio ribadire che, proprio prima della partita con il Circolo Prato, Amato, oltre ai problemi fisici per un risentimento alla spalla, ha rimesso perché in preda ad un virus intestinale. Nella gara decisiva, vinta meritatamente, mi è piaciuta la strategia vincente del nostro tecnico Wang Hong Liang che ha azzeccato in pieno la formazione da schierare, permettendoci di vincere più agevolmente la gara e di regalarci ancora una volta una immensa soddisfazione.

Ora il tempo di rifiatare e poi si riprenderà il primo febbraio con la terza giornata di ritorno in A1, quando dovremo recarci a Verzuolo, per affrontare una squadra ostica: gara che si dovrà preparare con la massima attenzione”.

 

(Mario Lo Presti)

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