Domenica prossima sarà un giorno davvero particolare per l’Astra Valdina, impegnata nel quarto e penultimo concentramento di serie A2 femminile, che si svolgerà nel Palazzetto dello Sport di Spadafora.

“Continuare a difendere la terza posizione - dice Franco Basile, tecnico della squadra nonché braccio destro del presidente della società di Biagio Giunta - ci darebbe la possibilità di evitare i playout e di conquistare una tranquilla salvezza. Il nostro primo antagonista sarà il Frassati, che si trova dietro di noi in classifica, ma che, all’andata, ha vinto nettamente (4-0). Il nostro intento è quello di “vendicarci” (naturalmente dal punto di vista sportivo), anche se non sarà facile per il tipo di gioco che le nostre avversarie esprimono e con cui ci mettono in difficoltà. Sicuramente ce la giocheremo con più chance contro l’Alfiere di Romagna, secondo in classifica: all’andata abbiamo pareggiato (3-3), ma due incontri li abbiamo persi al quinto set e il pareggio può essere ribaltato in nostro favore. Sono convinto che Elena Rozanova, Sofia Sfameni e Claudia Minutoli si impegneranno al massimo, per regalare ai nostri sostenitori la soddisfazione (io ci spero) di due bei successi. Il nostro scudetto consiste nella conquista della salvezza evitando di ricorrere ai playout e siamo sulla strada giusta”.

Ma domenica sarà una giornata da ricordare, soprattutto per un altro evento: alle 9,30, prima dell’inizio delle gare, sarà presentato l’inno ufficiale dell’Astra.

“Credo sia l’unica società ad avere un inno - precisa Basile - In Sicilia è un dato certo e forse anche in Italia, anche se non lo posso dare per scontato. L’inno è nato dal letto di un ospedale, mentre ero ricoverato - continua l’appassionato dirigente dell’Astra, con un filo di emozione. Ho sentito l’esigenza di lasciare ai tifosi e alla cittadinanza qualcosa che ci potesse unire: insomma, è stato un atto d’amore verso la società e la mia cittadina che amo tantissimo. Ho preparato il testo, che è stato sintetizzato e arrangiato in maniera splendida dal musicista Fabio Centorino; sarà, poi, il cantante Emanuele De Gaetano ad interpretare l’inno, per la prima volta, dal vivo. Non è il classico inno solenne, ma è moderno, dinamico e facile da canticchiare. Prima dell’inizio delle gare, leggerò tutte le motivazioni che mi hanno spinto a realizzare questa idea: spero solo che l’emozione non mi tradisca e che sia la premessa di una giornata da ricordare in tutti i sensi: non solo per la nostra società, ma anche per i nostri tifosi, che sicuramente accorreranno in massa”.

 

(Mario Lo Presti)

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