È stato un successo il Corso di formazione e aggiornamento teorico-pratico: “Insegnare Tennistavolo a scuola”
- Pubblicato: 19 Febbraio 2020
Ha riscosso ampio successo il corso di formazione e aggiornamento teorico-pratico “Insegnare Tennistavolo a scuola”, svoltosi presso l’Auditorium e la palestra del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Ragusa e riservato ai docenti di Educazione Fisica delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado della provincia di Ragusa.
Durante lo svolgimento del corso sono stati diversi gli argomenti trattati: “L’insegnamento della tecnica di base nel Tennistavolo”; “Il Coaching nello sport”; “Il Tennistavolo sport per tutti: carico strutturale”; “Pratica sui tavoli”. Per ogni tema un relatore diverso.
È stata Marialuisa Suizzo, docente referente territoriale di E.F.S. dell’Ufficio Salute, Alimentazione Sport ed Educazione Fisica di Ragusa che, in collaborazione con la FITeT, ha organizzato la rilevante iniziativa, voluta fortemente dal tecnico Antonio Chessari.
Sul primo tema, “L’insegnamento della tecnica di base nel Tennistavolo”, ha parlato ampiamente il referente tecnico regionale della FITeT, Marcello Puglisi, che ha illustrato tutte le varie sfaccettature che coinvolgono la nostra disciplina sportiva: dall’impugnatura della racchetta, alle varie combinazioni e a tutte le tecniche riguardanti il tennistavolo.
“Non pensavo che un così grande numero di docenti potesse essere interessato al corso - precisa Puglisi. Sicuramente, la varietà degli argomenti trattati ha contribuito positivamente ad una larga partecipazione. Ho visto gente motivata e molto interessata nello scoprire il nostro sport più da vicino. Ma un plauso particolare voglio estendere a Chessari: senza il suo lavoro non sarebbe stato possibile organizzare un evento del genere. Il suo impegno è stato encomiabile: coinvolgere il Provveditorato ed essere il punto di contatto per tutti i docenti interessati non è cosa di poco conto. Il Comitato Regionale si è subito sensibilizzato, credendo nell’iniziativa e appoggiandolo per quanto possibile, ma ripeto che senza il suo apporto tutto questo non sarebbe stato possibile”.
Chessari, il principale promotore dell’evento, appare molto soddisfatto.
“L’anno scorso sono riuscito ad organizzare i campionati studenteschi e sempre presso il Liceo Scientifico, dove si è svolto il corso, è partito il progetto PON di tennistavolo, grazie al quale si è creato uno spirito di collaborazione con il Provveditorato agli Studi. È stato il trampolino di lancio per realizzare questo corso. Non mi aspettavo una presenza così massiccia di docenti (oltre 35 partecipanti) e, per l’interesse che gli stessi hanno evidenziato nel corso di tutta la giornata, ritengo che l’obiettivo sia stato ampiamente raggiunto. La varietà degli argomenti trattati ha entusiasmato i presenti, che hanno toccato con mano un corso innovativo, a differenza di quei convegni, che lasciano il tempo che trovano.
Mi preme sottolineare la presenza del coach motivazionale Dr. Giorgio Iacono, che ha illustrato in maniera esauriente l’importanza del “Coaching nello sport”, utile per aumentare la performance di un atleta. Il fatto stesso, fra l’altro, di allenare le capacità mentali, è un aspetto che si ripercuote, positivamente, anche in ambiente scolastico.
È stata, poi, la volta della chinesiologa Nadia Montes che sull’argomento “Il Tennistavolo sport per tutti: carico strutturale”, ha evidenziato come la scienza della chinesiologia si occupi di conservare e migliorare lo stato di salute della persona che, con una serie di esercizi specifici, riuscirà a potenziare i muscoli interessati nel corso delle prestazioni sportive. Il tennistavolo è uno sport da consigliare, perché si può continuare a praticare anche ad 80 anni e sappiamo come sia importante il movimento per il benessere fisico di un individuo”.
Della “Pratica sui tavoli”, ultimo argomento della giornata, si è occupato lo stesso Chessari, che ha illustrato una “lezione tipo”, esempio pratico anche per chi non si fosse mai accostato alla disciplina sportiva del tennistavolo.
“Mi auguro - conclude Chessari - che sia stato un progetto pilota in grado di coinvolgere, nello stesso tipo di iniziativa, anche altre province: se ciò si verificherà, il mio livello di soddisfazione aumenterebbe ancor più”.
(Mario Lo Presti)