Faso, Interlandi, Melluso, Palmisano, Violante, Tirrito e Trifirò si laureano campioni regionali giovanili. La Coppa Sicilia se l’aggiudica l’Himera G. Randazzo per la seconda volta
- Pubblicato: 03 Marzo 2020
Organizzati dall’ASD Astra, in collaborazione con il Comitato Regionale, nella palestra di Villa Dante a Messina, con la direzione arbitrale del GAN Giuseppe Vargetto e del GAR Carolina Carrolo, coadiuvati dagli AGA Francesco Basile ed Elena Rozanova, si sono disputati i campionati regionali giovanili individuali e la Coppa Sicilia a squadre.
Nella categoria “Giovanissimi” maschiIe non c’è stato nessun colpo di scena. I favoriti, nell’ordine, Danilo Faso (Top Spin Messina), Simone Dell’Aquia (Vigaro Siracusa), Riccardo Dipietro (Eos Enna) e Nicolò Santandrea (Vigaro Siracusa), non hanno deluso le aspettative rispettando pienamente i pronostici. Faso, senza spingere troppo sull’acceleratore, ha messo in fila tutti. Nel girone, il compagno di società Alessio Melluso, Biagio Ticino (Eos Enna) e Niccolò Salvatore Palumbo (T.T. Himera G. Randazzo) hanno potuto ben poco contro il talentuoso Faso. Nel secondo raggruppamento primo e secondo sono risultati, rispettivamente, Dell’Aquia e Gianmarco Intelandi (Vigaro Siracusa); mentre, nel terzo girone, sono stati Dipietro e Santandrea a passare il turno. In semifinale, proprio Santandrea, ha compiuto un piccolo exploit prima di essere sconfitto da Faso: è riuscito a strappargli un set (e non è cosa di poco conto), perdendo in quattro parziali per 5-11/5-11/11-9/2-11. Nel penultimo turno, la testa di serie numero due Dell’Aquia, aveva eliminato il pur bravo Dipietro per 11-7/11-5/11-4; In finale, la strada gli viene sbarrata da Faso che, in tre set, per 11-8/11-4/11-6, piega la resistenza all’atleta del Vigaro Siracusa.
Federica Interlandi (Vigaro Siracusa), accreditata con la testa si serie numero uno, si aggiudica il titolo di campionessa regionale nella categoria “Giovanissimi” femminile. Nel girone unico ha vinto tutte le avversarie imponendosi con grande autorità. Seconda, terza e quarta si sono classificate, rispettivamente Laura Catanese (Astra), sconfitta solamente dalla vincitrice, Martina Caronna (T.T. Himera G. Randazzo) e Federica Amato (Astra).
Simone Salvatore Melluso (Astra) è campione regionale nella categoria “Ragazzi”. In finale supera il compagno di società Manuel Brigandì, accreditato con la testa di serie numero uno. Dopo essere in svantaggio al termine del primo set, perso per 11-7, Melluso riesce a ribaltare la situazione e vince i restanti tre parziali per 11-8/11-5/11-4, regalando una bella soddisfazione al presidente della società Biagio Giunta, che vede i suoi atleti occupare le prime due posizioni. I tre gironi previsti nella categoria, avevano registrato la qualificazione: nel primo raggruppamento, di Melluso ed Andrea Larinà (Top Spin Messina); nel secondo di Nicolò Catania (Vigaro Siracusa) e Giuliano Tasca (T.T. Vittoria), nel terzo di Brigandì e Matteo Figura (Vigaro Siracusa). Nella fase ad eliminatoria, prima di accedere all’ultimo atto con Brigandì, Melluso elimina in semifinale Figura in quattro set: 6-11/11-7/11-8/11-4; nell’altro penultimo turno è Brigandì a superare Catania per 11-8/11-4/11-8.
Nel singolare femminile “Ragazzi” si svolge tutto secondo le previsioni. È la forte Giulia Palmisano, fiore all’occhiello del presidente Antonino Militello, a prevalere per 11-7/11-4/11-6 sulla pur valida Matilde Venuto (Astra).
Anche nel singolare maschile “Allievi”, non ci sono state soprese: le prime quattro teste di serie, Pietro Violante (T.T. Himera G. Randazzo), Davide Chiofalo (T.T. Vittoria), Simone Cutali (Vigaro Siracusa) e Francesco Scavino (Astra) non hanno fallito l’obiettivo di raggiungere le fasi finali della competizione. Campione regionale è risultato Violante, che in una finale assai combattuta, è riuscito a prevalere su Chiofalo in cinque set per 8-11/11-7/11-6/16-18/11-5. Quattro i gironi previsti nella categoria: nel primo, si sono qualificati per il tabellone Chiofalo e Davide Casà (T.T. Himera G. Randazzo); nel secondo, Violante e Mattia Catania (Vigaro Siracusa); nel terzo, Cutali ed Andrea Miano (T.T. Canicattini); nel quarto, Scavino e Davide Failla (T.T. Vittoria Resurrezione). Le semifinali hanno visto di fronte Chiofalo e Scavino, con successo dell’atleta del T.T. Vittoria in quattro set (11-6/7-11/11-5/13-11) e Cutali - Violante, con vittoria di quest’ultimo in cinque set molto tirati: 8-11/13-11/2-11/11-6/11-9.
Nel singolare femminile “Allievi” c’è stato lo scontro in famiglia fra Nicoletta Criscione e Martina Tirrito, entrambe tesserate con l’Ausonia Enna, dominatrici della categoria in campo regionale e protagoniste anche in ambito nazionale. Ad aggiudicarsi il titolo di campionessa regionale è stata la Tirrito, che ha vinto in quattro parziali per 12-10/11-5/8-11/11-7.
Le prime teste di serie si fanno valere anche nella categoria “Juniores” maschile. È doppietta per il presidente del Top Spin Messina Giorgio Quartuccio, con il primo e secondo posto occupati da due suoi atleti: Mariano Goffredo Trifirò ed Alessandro Amato, rispettivamente, teste di serie numero due ed uno. In finale è Trifirò a sbarazzarsi di Amato in cinque set (11-8/2-11/9-11/11-9/11-5). In semifinale è agevole il cammino di Amato che elimina Davide Sironi (T.T. Vittoria) per 11-2/11-1/11-4. Più sofferto il penultimo turno per il vincitore Trifirò, che per 11-5/11-8/8-11/11-1, sconfigge Claudio Casà (T.T. Himera G. Randazzo).
Per quanto concerne i campionati a squadre, ecco il resoconto:
Giovanissimi - 1^ class. Top Spin Messina; 2^ class. Vigaro A; 3^ class. Vigaro B e Himera G. Randazzo A.
Ragazzi – 1^ class. Astra; 2^ class. Vigaro; 3^ class. Himera G. Randazzo e T.T. Vittoria.
Allievi -1^ class. Himera G. Randazzo A; 2^ class. Vigaro; 3^ class. Circolo Etneo A e Circolo Etneo B.
Juniores -1^ class. Top Spin Messina; 2^ class. Himera G. Randazzo A; 3^ class. T.T. Vittoria e Himera G. Randazzo B.
La “Coppa Sicilia”, attribuita in base alla somma dei risultati conseguiti nelle gare a squadre, è stata assegnata all’Himera G. Randazzo, che così se l’è aggiudicata per la seconda volta.
(Mario Lo Presti)