Per Raimondo Alecci una medaglia d’argento e una di bronzo a Platja d’Aro. Il sogno di partecipare alle Olimpiadi non è ancora svanito
- Pubblicato: 09 Marzo 2020
A Platja d’Aro la nazionale azzurra paralimpica, capitanata dal direttore tecnico Alessandro Arcigli e dal tecnico Donato Gallo, ha preso parte al Costa Brava Spanish Para Open - torneo a fattore 40 - dove fra gli altri, ha partecipato Raimondo Alecci (Albatros Zafferana) che come al solito si è fatto onore, conquistando una medaglia d’argento nella gara individuale classe 6 e una medaglia di bronzo nella competizione a squadre.
Nel singolare, inizialmente, ha cercato di opporgli resistenza, senza riuscirci, il russo Mars Gabdullin, che ha perso in quattro set (11-4/6-11/14-12-11-6); ancora più agevole è stato il successo di Alecci sullo spagnolo Asier Llave, superato per 11-4/11-4/11-6. La sconfitta con Alvaro Valera per 11-3/11-6/11-9 non gli ha precluso il penultimo turno dove Alecci si è imposto per 3-2, in rimonta, sullo spagnolo Alberto Seoane Alcazar (11-6/9-11/7-11/11-5/11-8). In finale, l’atleta dell’Albatros Zafferana si è trovato di fronte l’iberico Alvaro Valera, numero uno al mondo della categoria, che si è aggiudicato l’incontro per 3-0: 11-3/11-5/11-3. La conquista del secondo posto è, però di grande prestigio (ancora più importante della seconda piazza ottenuta in Egitto nel 2019), perché ottenuto in un torneo di assoluto valore. Alecci si è fatto valere anche nella gara a squadre, dove insieme allo svedese Nickal Thomas Westerberg, è salito sul terzo gradino del podio; la coppia italo-svedese è stata fermata in semifinale dal tandem composto dall’ungherese Andras Csonka e dallo slovacco Richard Csejtey.
Assai lusinghiero, dunque, il bilancio per Alecci, che si fa apprezzare anche al di fuori del campo di gioco per essere un atleta che, indipendentemente dalle sue indubbie qualità pongistiche, mette la sportività al primo posto.
Riusciamo ad agganciarlo all’aeroporto di Pisa in attesa di rientrare a Catania.
-Ti aspettavi di ottenere questi risultati?
“Ero accreditato con la testa di serie numero 5-6; però, nel singolare, con gli avversari che avrei dovuto incontrare, ero convinto di far bene: i risultati mi hanno dato ragione e sono contentissimo del secondo posto ed anche della medaglia di bronzo ottenuta nella competizione a squadre, che acquista un valore maggiore perché ottenuta nella classe 8 (due in più rispetto a quella di appartenenza)”.
-Il tuo ranking mondiale è migliorato…
“I risultati conseguiti mi hanno permesso di salire in classifica di ben quattro posizioni: attualmente sono quattordicesimo, il che non è certo da disprezzare; pian piano sto continuando a risalire la china. È un peccato perché solo due posizioni mi dividono dalla qualificazione per le Olimpiadi in maniera diretta. Nel mese di maggio ci saranno i playoff, dove potrà partecipare chi non si è qualificato e ogni nazione sarà rappresentata da un atleta per ciascuna classe. Non so se sarò il prescelto per la mia categoria ma penso, senza apparire presuntuoso, che conoscendo gli avversari che andrei ad affrontare, avrei molte chances di vittoria. Ma la partecipazione non dipende dalla mia volontà: posso solo dire che in caso di convocazione mi farei trovare pronto”.
-La speranza di partecipare alle Olimpiadi è ancora viva…
“Anche nel caso non possa partecipare ai playoff di maggio, non voglio abbandonare questo sogno: ci possono essere delle defezioni per svariati motivi e c’è la possibilità di usufruire di wild-card: insomma, finché c’è vita la speranza è l’ultima a morire”.
(Mario Lo Presti)