Non mancano certo gli argomenti da trattare per intavolare una discussione con il presidente del Top Spin Messina, Giorgio Quartuccio; c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Iniziamo da un argomento spinoso ed attuale (serie A1), che ha avuto un amaro risvolto per la società messinese.

-Il secondo scudetto consecutivo, a due giornate dalla conclusione della regular season, sembrava dietro l’angolo…

“L’amarezza è enorme: è inutile nasconderlo. Eravamo in testa con due lunghezze di vantaggio sul Carrara con cui avevamo prevalso all’andata ed impattato nel girone di ritorno. Pensavamo di potercela giocare nella fase finale con ottime possibilità di successo; del resto, siamo stati imbattuti in campionato e, in formazione completa, abbiamo sempre vinto. Purtroppo, non è andata secondo le nostre previsioni, anche in rapporto ai grandi investimenti, ma non voglio fare polemica. Pian piano ci stiamo sforzando di smaltire la delusione. Accettiamo la linea della Federazione: quella di non assegnare lo scudetto, consapevoli, però, di aver subito un torto”.

-Tutti gli atleti che ruotano nell’ambito del Top Spin parlano positivamente dell’ambiente che li circonda: qual’ è il trucco?

“Il segreto è semplicissimo: consiste nel nostro modo di agire. Trattiamo i ragazzi mettendoli nelle condizioni migliori e colmandoli di attenzione, proprio come se si trovassero in famiglia. Il merito non è solo del Presidente ma è di tutti: da Liang, a Puglisi, a Gullo, agli atleti più esperti che si impegnano per farli sentire a proprio agio”.

-Il Covid-19 non ha intaccato il tuo entusiasmo e nemmeno la possibilità di avviare e portare a termine trattative per la nuova stagione; il fatto che Marco Rech Daldosso, Jordy Piccolin e la stella portoghese Joao Monteiro siano stati riconfermati dimostra che sei il Paratici o Marotta del Tennistavolo…

“Una cosa è certa: ho avuto la fortuna di aver trovato ragazzi formidabili non solo come atleti, ma anche dal punto di vista umano. Monteiro, Piccolin e Rech, per la situazione di particolare emergenza creata dal Covid-19, sono venuti incontro alla società accettando la decurtazione del 20% sull’ingaggio pattuito: è la dimostrazione che a Messina si trovano bene. Con Antonino Amato, di comune accordo, abbiamo deciso di interrompere il rapporto di collaborazione perché è giusto, considerando il valore dell’atleta, che Antonino possa trovare maggiore spazio in un’altra società. Sadi Ismailov ha deciso di provare nuove esperienze in campionati ancora più competitivi del nostro: probabilmente il suo futuro sarà in Francia. Prima di andarsene ha evidenziato l’affetto nei nostri confronti tanto da affermare che in Italia tornerebbe a giocare, ma solo a Messina. Lo stesso Amato, dopo aver disputato con noi quattro stagioni, ha avuto parole di elogio per la nostra società. Ad entrambi rivolgo l’augurio di trovare ambienti accoglienti e raggiungere i migliori successi sportivi”.

-Cercherete di puntellare la squadra con ulteriori rinforzi?

“Siamo in contatto con un atleta di spessore, molto giovane, su cui, per ovvi motivi, non avendo messo nero su bianco, non possiamo sbilanciarci; ma speriamo che la trattativa possa concludersi positivamente nei prossimi giorni. Non è semplice scovare un giocatore che faccia al nostro caso. Nei ritagli di tempo libero controllo il percorso agonistico degli atleti che ci interessano ed i video che li riprendono in azione, con l’ausilio di Liang, Puglisi, Gullo e degli altri tecnici, che sono fondamentali per un giudizio quanto mai attendibile. Ma non è finita qui: siamo supportati anche da Jordy e Marco che, molto spesso, conoscono tanti giocatori dal punto di vista caratteriale: cosa che riveste particolare importanza per trovare un atleta con il giusto profilo”.

-Sei soddisfatto per l’andamento delle altre squadre impegnate in ambito nazionale (B1 e C1) e per la promozione della C2?

“In B1, non avendo aspettative di successo finale, l’obiettivo era quello di far crescere giovani come Alessando Amato e Mariano Trifirò, che si sono ben comportanti tanto da raggiungere il loro migliore ranking; la posizione in classifica della squadra, di assoluta tranquillità, è stata la ciliegina sulla torta. Il discorso, poi, della mancanza di retrocessioni non ha intaccato minimamente il percorso delle due C1, visto che la salvezza è stata ottenuta sul campo. Da archiviare in maniera brillante il comportamento della squadra di C2, che dopo una splendida cavalcata, ha ottenuto la promozione”.

-Puntate ad incrementare il settore giovanile e ad accrescere le grandi qualità del gioiellino targato Danilo Faso?

“Indubbiamente, a livello giovanile, è la nostra punta di diamante e cercheremo in tutti i modi di supportarlo adeguatamente. Nel settore di appartenenza, è il numero uno d’Italia: sono sicuro che se l’attività fosse proseguita, sarebbe diventato “terza categoria”. Avevamo cominciato un progetto con le scuole: ora siamo preoccupati perché non sarà semplice ripartire per tanti motivi. Oltre al discorso dell’incertezza causata dall’emergenza, non sappiamo come reagiranno i genitori dei ragazzi”.

-Sperando che tutto si risolva per il meglio, quali i maggiori obiettivi per la prossima stagione?

“Mantenere una squadra di alto livello, che continui ad essere competitiva, portare lo spettacolo di una Coppa Europea in Sicilia ed espandere il settore giovanile”.

 

(Mario Lo Presti)

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