Patrizio Mazzola, direttore tecnico del Mazzola, di tennistavolo ne mastica, e anche parecchio: è una materia che, dall’alto della sua esperienza, conosce fin troppo bene.

-In B2, ad inizio campionato, avevi pronosticato un grande equilibrio; poi, al giro di boa, avevi aggiunto che l’Ausonia Enna si sarebbe potuta inserire nella lotta al vertice. Due pronostici azzeccati: giocare con te la schedina di tennistavolo sarebbe una garanzia…

“Visti i valori in campo, era abbastanza evidente che entrambe le mie considerazioni potessero risultare veritiere. Voglio solo aggiungere che è stato sfortunato il Città di Siracusa. Se il campionato si fosse concluso regolarmente, la squadra siracusana, tenuto conto delle gare che ancora doveva disputare e del fatto che l’Ausonia Enna non poteva disporre di Simone Costanzo (salito in B1), avrebbe avuto molte possibilità di agguantare il secondo posto e di salire di categoria ai danni della società ennese”.

-Come giocatore di poker non scherzi affatto: avevi nascosto le percentuali di successo finale della tua squadra indicando solo il 40%...

“Diciamo che è meglio stare con i piedi per terra e mantenere le aspettative non allargandosi più di tanto. Secondo me è la cosa migliore da fare, dal punto di vista sportivo. Non serve sbilanciarsi e coltivare facili illusioni, quando i campionati si devono vincere sul campo e può succedere di tutto”.

-Punterete sullo stesso organico per affrontare l’impegnativo campionato di B1?

“Penso che, insieme a Pasquale Titone, Lorenzo Marchese e Giorgio Volpe, siamo riusciti a creare un gruppo ben assortito ed è giusto riproporre la stessa formazione con l’obiettivo di raggiungere la salvezza. Con Marchese abbiamo già esperienze di B1 e non solo, ma quello che mi fa piacere è notare l’entusiasmo di Titone, che sembra avere il fervore di un quindicenne ed è esaltato dall’idea di disputare, per la prima volta nella sua lunga carriera, il campionato di B1. Lo stesso Volpe, il più giovane della compagnia, ha ancora ampi margini di miglioramento e sono sicuro che, al cospetto di avversari di un certo livello, saprà alzare l’asticella di rendimento. Sperando, fatta eccezione per Volpe, che gli acciacchi e il mal di schiena non ci facciano brutti scherzi, ce la giocheremo a viso aperto con tutti”.

-Con una delle tre squadre schierate in C2 eravate in seconda posizione: se ci fossero stati i concentramenti…

“Non si può sapere come sarebbe andata a finire ma, in ogni caso, è stata una bella soddisfazione. Sono anche contento per il successo conseguito dalla squadra di D1 che ci permetterà, nella prossima stagione agonistica, di schierare ben quattro formazioni nel campionato di C2”.

-C’è carenza nel settore giovanile: pensate di dare un impulso al movimento?

“Prima della sospensione del campionato, avevamo iniziato da cinque mesi con un gruppo di quindici ragazzini. Speriamo di riprendere il cammino, trasmettendo loro l’amore per il nostro sport, visto che, dopo la sanificazione, abbiamo ricominciato con gli allenamenti. Ma occorre che abbiano passione: con tutte le distrazioni dei nostri tempi, non sarebbe facile sfornare nuovi atleti. Nostra intenzione è quella di far crescere il movimento, anche perché siamo consapevoli che è l’unico modo per dare un futuro alla società. Speriamo che a settembre, con la riapertura delle scuole, non ci siano dei problemi, anche se devo dire che i rapporti con il dirigente scolastico sono improntati sulla massima collaborazione e, quindi, sono fiducioso. Antonino Amato, il campione che conosciamo, è uscito dalla mia palestra prima di spiccare il volo - dice con un pizzico di orgoglio Mazzola -. Ha iniziato ad otto anni; due anni dopo ha vinto con Gabriele Puglisi il “doppio giovanissimi” ai campionati italiani giovanili. In seguito Amato ha abbandonato per un anno il nostro mondo, dedicandosi al calcio, dove aveva dimostrato grandi qualità. L’ho tolto dall’oratorio, riportandolo in palestra: poi, la continuazione della sua storia la conosciamo tutti”.

Un tecnico della levatura di Patrizio Mazzola sarà in grado di coltivare altri campioni? Le prospettive ci sono tutte: molto dipenderà dalla volontà degli allievi a disposizione.

 

(Mario Lo Presti)

Mazzola Palermo di B2