Avere le idee chiare sulla programmazione della prossima stagione agonistica (sempre nella speranza che la stessa si svolga regolarmente), non è una caratteristica che calza a pennello per tanti Dirigenti. Invece Maurizio Sofia, dinamico Presidente dello Sportenjoy, una società che si muove e anche parecchio su tanti fronti, fa parte della ristretta categoria di Presidenti che sanno cosa fare. Lo dimostra il fatto che risulta la prima società siciliana in assoluto nella graduatoria dei contributi (L. 8/78) per l’attività complessiva (a livello individuale e a squadre), il che evidenzia la grande mole di attività svolta.

-Hai partecipato alla videoconferenza con i massimi vertici federali. Che impressione ne hai ricavato?

“Ritengo sia stato un incontro molto produttivo - afferma Sofia. Non c’è stata mai occasione per avere un confronto diretto con i dirigenti a livello nazionale: quindi, è stato utilissimo potere discutere sulle varie problematiche e devo constatare che Renato Di Napoli è un Presidente Federale poco formale e molto cordiale, più propenso ad agire concretamente, piuttosto che pensare alla politica. Capisco che il momento non è dei più propizi per decidere se nella prossima stagione ci saranno campionati con gironi formati da otto o dieci squadre; non ci sono neanche certezze in merito alla ripresa dei campionati (si spera a novembre) e per tante altre problematiche connesse al particolare momento. Ma, ripeto, sull’utilità dell’incontro non ci sono dubbi; anzi, in condizioni normali, è da riproporre, almeno un paio di volte l’anno”.

-In serie B2, prima dell’interruzione dei campionati, eravate quinti in classifica. Vi aspettavate qualcosa in più?

“Era quello che ci eravamo prefissati. Anzi, raggiungere il quinto posto con gli infortuni che, a turno, hanno bersagliato la squadra (Salvatore Cillaroto, Giuseppe Bono, Marco Faso, Luciano Curatolo e Francesco Perricone) è davvero un ottimo risultato. C’è stato un periodo, durante il campionato, in cui eravamo in brutte acque, ma la grande determinazione con cui i ragazzi sono riusciti ad uscire dalla zona calda è da elogiare”.

-Campionato di C1. Era nei vostri piani salire di categoria?

“Con il rinforzo di Antonello La Torre, che si aggregava a Michele Bono, Roberto Fundarò e Carmelo Noto, aspiravamo ad una sicura salvezza. Ottenere la promozione è stato un risultato imprevedibile: davvero una bella ed inaspettata sorpresa".

-Nella prossima stagione agonistica sarete ai nastri di partenza con due squadre in B2?

“Quasi sicuramente; non vedo per quale motivo dovremmo tirarci indietro. Vuol dire che ci meritiamo di partecipare, con entrambe le formazioni (che potrebbero subire dei piccoli ritocchi), ad un campionato impegnativo come la B2 e cercheremo di essere, per quanto possibile, competitivi”.

-Con tre squadre avete partecipato al campionato regionale di C2. C’è un po’ di rammarico per non aver ottenuto la promozione con la formazione del girone A, che risultava prima in classifica?

“Il criterio adottato in Sicilia (promuovere su quattro posti disponibili le squadre che risultavano imbattute) è stato quello più immediato; né tantomeno si poteva pensare di ricorrere ad un sorteggio fra tutte le prime in graduatoria perché, a norma di regolamento, se ci fossero stati i concentramenti, avrebbero potuto partecipare anche le seconde in classifica, per cui tutto sarebbe diventato più complicato. Secondo me, l’errore nasce in partenza: in Lombardia hanno attribuito sei promozioni su altrettanti gironi, ma il calcolo non si è basato sul numero di squadre iscritte in serie C2 (che sarebbe stato uguale al nostro), bensì sulle squadre che hanno partecipato ai campionati dalla C2 alla D3. In Sicilia non abbiamo lo stesso numero di squadre: ne è derivato il risultato che tutti sappiamo, con la conseguenza che le società dello Sportenjoy e dell’Ausonia Enna sono rimaste con la bocca asciutta. In base alle formazioni schierate, penso che entrambe le squadre erano le più forti, ma è solo una considerazione personale. Speriamo di rimediare ottenendo il ripescaggio in C1: sul campo ce lo siamo meritati”.

-Sarà riproposta la squadra di serie D2?

“Penso che ne presenteremo due; ci sono molti atleti a disposizione ed è giusto che abbiano tutti la possibilità di divertirsi. Mi sembra doveroso sottolineare che di questa formazione hanno fatto parte Mattia Curatolo, il più giovane, di appena undici anni e Carmelo Cuppari, che è il veterano con  qualche annetto in più… Entrambi giocano da poco tempo, ma Cuppari è l’atleta della società che si allena con maggiore costanza: ha una volontà incredibile e spera di migliorare…”

Completiamo con il Vice Presidente Luciano Curatolo (un tassello importante della società) la carrellata sullo Sportenjoy, parlando della serie A2 Veterani

È stata promossa in A1 la Stella del Sud Napoli - precisa Curatolo. Insieme a Salvatore Cillaroto e Francesco Perricone, all’atto della sospensione dei campionati, avevamo gli stessi punti, ma appena tre set di svantaggio nei confronti della società campana ci hanno penalizzato, visto che solo le prime in classifica dei tre gironi hanno ottenuto la promozione. Un po’ di amarezza c’è, ed è inutile nasconderlo; fra l’altro, ancora dovevamo sostenere lo scontro diretto con la Stella del Sud e credo che ce la saremmo giocata, con buone probabilità di spuntarla. Ma pazienza: ripartiremo con maggiore slancio, cercando di smaltire al più presto la delusione”.

 

(Mario Lo Presti)

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