Se parli al telefono con il Presidente della Pongistica Messina, Massimo Minutoli, con la calma olimpica che lo contraddistingue, hai quasi l’impressione di chiacchierare di tennistavolo con un amico, ma con la differenza di essere seduti comodamente in salotto.

-Ritieni sia stata utile la videoconferenza dei vertici federali con il Comitato Regionale e le società siciliane?

“È risultato sicuramente un incontro proficuo, in quanto si sono affrontate diverse problematiche. Speriamo non rimanga un caso isolato, perché le società hanno bisogno, particolarmente in questo momento, di ricevere supporto. La situazione è difficile, non essendoci una certezza di ripresa. È importante far veicolare, con tutti i mezzi a disposizione, la notizia della possibilità delle pre-iscrizioni ai campionati nel mese di luglio e sarebbe auspicabile, proprio per darne il massimo della pubblicità, poterla inserire sul portale con la stessa procedura che si segue per le iscrizioni individuali degli atleti ai tornei. In tal modo, ogni società avrebbe un quadro sempre aggiornato sulle squadre che farebbero parte dello stesso campionato, farsi un’idea delle trasferte da affrontare ed agire di conseguenza”.

-Utilizzando la palestra di Villa Dante non avete avuto problemi per la ripresa degli allenamenti?

“In effetti, non usufruendo di una palestra scolastica, appena è stato possibile, abbiamo ricominciato e, di comune accordo con Giorgio Quartuccio, sono state piazzate cinque aree di gioco, impegnando ovviamente due atleti per tavolo e seguendo il protocollo federale nei minimi dettagli”.

-Quello disputato in B2 con Andrea Pillera, Lorenzo Girone, Carlo Larini e Massimiliano Sidoti è stato un campionato di vertice; c’è qualche rimpianto per non essere riusciti nell’impresa di effettuare il salto di categoria?

“Non avevamo pensato di disputare un campionato di questo livello e sfiorare la promozione: non era nei nostri programmi. Indubbiamente, per come si sono conclusi determinati incontri (basti pensare alla gara persa con il Mazzola, quando conducevamo per 4-0), ci si poteva pur fare qualche “pensierino”, ma il nostro obiettivo, di comune accordo con i ragazzi e con il tecnico Salvatore Caruso, era quello di far ruotare gli atleti e di formare gruppo: risultati centrati in pieno”.

-Per la prossima stagione pensate di rinforzare l’organico con qualche innesto?

“Saranno ancora gli stessi atleti a difendere i nostri colori e confermeremo gli obiettivi: quello di disputare un buon campionato all’insegna di un sano divertimento. È chiaro che il nostro rendimento è legato, in modo particolare, alla vena di Pillera che, se in giornata, è difficile da superare. Senza nulla togliere agli altri componenti della squadra, è il nostro uomo di punta”.

-Prima della sospensione dei campionati eravate in seconda posizione nel girone B di serie C2

“Con Luca D’Amico, Antonio Calì, Marco Cantio e Massimiliano Sidoti (che ci ha dato una grossa mano prima di salire in B2), ci siamo dimostrati assai competitivi: su questo non ci piove. Forse, rispetto alla squadra di B2, hanno accusato maggiormente il colpo di non potersi giocare le possibilità di accedere alla C1. Con la rabbia agonistica che si ritrovano in corpo, nella prossima stagione cercheranno di partire alla grande”.

-Le due squadre schierate in D2 con una miriade di atleti (Daniel La Monica, Luigi Simonetti, Massimo Girolamo, Riccardo Buttà, Marco Romeo, Giovanni Berenato, Vittorio Belpanno, Nicola Di Bella, Concetta Gallo, Roberto Girolamo, Marco Sidoti, Antonino Vita) saranno riproposte?

“La risposta non può che essere affermativa. C’è un gruppetto di atleti del settore paralimpico e di numerosi amatori che dimostrano tanta buona volontà. Un grazie speciale al tecnico Salvatore Caruso, che anche per queste squadre dimostra attenzione, in particolare, per gli atleti paralimpici”.

-Il settore giovanile?

“Nella trascorsa stagione avevamo un bel gruppetto di ragazzini, che poi si sono allontanati per altri tipi di interesse. Qualcuno, però, stava continuando anche quest’anno con tanta buona volontà. Purtroppo, l’handicap della “pandemia” è stata una brutta tegola per tutti; speriamo di poterli riagganciare e di inserirli (è quello che si augura anche mister Caruso) all’inizio in serie D2: le premesse ci sono tutte, perché siamo consapevoli dell’importanza che riveste in una società la presenza del settore giovanile”.

(Mario Lo Presti)

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