Pierpaolo Liberto, come atleta di tennistavolo è poco mobile, ma per “bucarlo” si deve soffrire non poco: è sempre pronto a rimandare la pallina dall’altra parte del campo senza scomporsi più di tanto, a differenza degli avversari.

In veste di Responsabile dell’Area Agonistica è prodigo di consigli e risponde esaurientemente e in maniera celere ai quesiti posti dalle società.

Da Presidente del Circolo Etneo non lo conosco tanto bene, ma considerando la mole di attività svolta dalla sua società, ritengo che dubbi sull’efficacia del suo lavoro non ne sussistano.

Lo raggiungiamo telefonicamente per parlare a 360° del Circolo Etneo e di quello che c’è in cantiere.

-Prima del “blocco” dei campionati con la squadra di serie B2 (Sandro Sicali, Andrea Giudice, Marco Bordonaro, Edoardo Filippo Curcio, Ivan Mirabella) eravate impantanati nella zona bassa della classifica. Era quello che vi aspettavate?

“Francamente, non pensavamo di avere le difficoltà che abbiamo riscontrato -dice Liberto. Il fatto che Mirabella si sia dovuto allontanare, per motivi di lavoro, ci ha creato non pochi problemi perché siamo rimasti, per quasi tutto il campionato, senza l’atleta di punta della squadra. Se a questo aggiungiamo che alcune partite non hanno preso la giusta piega, il quadro è completo. Comunque, eravamo in brutte acque, ma mancavano tre giornate al termine e potevamo ancora giocarci sul campo le possibilità di salvezza”.

-Pensate di apportare ritocchi all’organico?

Mirabella è stato distaccato presso la Capitaneria di Porto di Catania e, almeno per un anno, ci potrà dare una grossa mano; questo per noi è un dato altamente positivo perché ci permette di guardare con maggiore fiducia al futuro e, con il suo apporto, saremo indubbiamente più competitivi. Per il resto, anche se non abbiamo completato le trattative, pensiamo di confermare in “toto” gli atleti della passata stagione. Ci ripresenteremo in serie B2 con la speranza di disputare un campionato all’insegna della tranquillità”.

-Buono il comportamento, quarti in classifica, della squadra di C2 inserita nel girone C (Davide Lena, Vincenzo Polizzi, Federico Calvagno, Tiziano Arcifa). Grossi meriti sono da attribuire a Fabio Andaloro, Francesco Gentile, Alessandro Sanfilippo e Carlo Maria Gianninò, che si sono imposti alla grande nel girone D di C2. Ti aspettavi questo risultato?

“I ragazzi delle due squadre si sono comportati tutti in maniera splendida. Ad inizio campionato, il nostro obiettivo era quello di raggiungere i play-off con la speranza (anche se era difficile) di lottare per la promozione: questo mi sento di poterlo affermare. Conosciamo benissimo le insidie che presenta il campionato di C2. Visto che i posti disponibili per la promozione in C1 erano quattro e sono state premiate le squadre che si erano imposte, da imbattute, nei gironi di appartenenza, siamo riusciti nell’impresa. Ora siamo alla ricerca di un rinforzo per mantenere la categoria ed ottenere la salvezza senza troppe sofferenze”.

-In serie C Veterani (Alessio Gaetano Grimaldi, Polizzi, Gianninò) l’essere stati esclusi dalla promozione per differenza set, ha comportato un po’ di delusione?

“Non c’è nessun rammarico, ma siamo rimasti soddisfatti per quanto realizzato: su questo non ci sono dubbi. Due stagioni addietro abbiamo preso parte al campionato nazionale di serie B sostenendo costi elevati. Il Circolo Etneo era l’unica società siciliana inserita in un girone, insieme ad una squadra della Calabria, due della Puglia ed altrettante del Lazio. È proprio questo il motivo principale per cui non sussiste nessun rimpianto; i miei atleti si sono divertiti e questa è la nota positiva. Nella prossima stagione saremo ancora presenti con la squadra veterani: anzi, niente di strano se ne iscriveremo due”.

-Avete avuto la soddisfazione di partecipare alla finale di Coppa Italia Regionale. L’ottava posizione su diciotto squadre non è da disprezzare

“La mancata partecipazione del Buseto - TP alla fase finale ci ha spianato la strada, regalandoci la soddisfazione di rappresentare la Regione per l’ultimo atto. I nostri atleti (Lena-Gentile-Andaloro-Gianninò) si sono comportati egregiamente, piazzandosi in seconda posizione -nel girone B- dietro alla Pol. Bagnolese e qualificandosi per i quarti di finale; ma, prima il Senigallia, successivamente Il T.T. Lucca e, nella finale per il settimo - ottavo posto, l’Alfieri di Romagna, si sono dimostrati superiori ed hanno vinto meritatamente. I ragazzi non hanno demeritato lottando con molta determinazione ed è stata senza ombra di dubbio una bella esperienza”.

-Avete schierato numerosi atleti con due squadre in D1 (Marco Capilli, Emanuele Calvagno, Giuseppe Zappalà, Federico Salluzzo, Federico Campanella, Carlo Pandolfini, Alfio Dario Cartillone, Luigi Aiello, Paolo Fidelbo, Carlo Ferreri, Gaetano Aiello, Giuseppe Walter Gangemi) ed altrettante in D2 (Francesca Aparo, Lorenzo Valerio, Francesco Campisi, Augusto Antonio Lazzaro, Giorgio Cardullo, Giuseppe Valerio, Gaetano Samperi, Giuseppe Condorelli, Enrico Andaloro, Gabriele Camilleri). Pensate di riproporle?

“Nella stagione agonistica, che speriamo possa iniziare senza troppi intoppi, l’attività individuale sarà ridotta; ne consegue l’importanza di alimentare l’entusiasmo con un sano agonismo attraverso la disputa dei campionati a squadre, per cui contiamo di presentare due squadre sia in serie C2, che in D1 e D2”.

-In campo giovanile vi fate valere: siete presenti con buone individualità fra gli allievi (Cardullo, Lazzaro, Campanella, Valerio Chisari) e gli juniores (Arcifa, Lena). Contate di incrementare il settore, magari partendo dalla base (Giovanissimi - Ragazzi)?

“È certamente nostra intenzione allargare quanto più possibile il settore. Il Covid-19 non ci ha dato una mano perché, prima della pandemia, si erano presentati altri ragazzini che sembravano entusiasti di praticare il tennistavolo. Speriamo di poterli riavvicinare e di continuare nella crescita del nostro progetto”.

Mettiamo da parte il Presidente Liberto, che ringraziamo per il suo capillare intervento e considerando che nel Circolo Etneo è assai vivo il settore Paralimpico, la persona più indicata per affrontare l’argomento non può che essere Carlo Pandolfini, tecnico e principale coordinatore, insieme a Francesco Gentile, per tale attività.

-Il Circolo Etneo, nella tabella riepilogativa dei premi federali per il settore Paralimpico, su quarantacinque società a cui vengono erogati i premi, risulta la quarta società in Italia, con un distacco di appena due punti dalla Fondazione Bentegodi

“Per raggiungere questi risultati di prestigio -precisa Pandolfini- siamo stati agevolati dal fatto che il primo torneo nazionale si sia disputato a S. Venerina, dove abbiamo fatto man bassa di titoli. Comunque, malgrado le diverse traversie che abbiamo avuto, ci siamo difesi bene anche nel torneo successivo, a Rovato (BS). Il settore Paralimpico è sorto da qualche anno e, pian piano, lo abbiamo rinforzato con diversi innesti di peso. Nelle nostre fila vantiamo atleti di un certo livello: tanto per citarne alcuni basti pensare a Francesco Campisi, Alessandro Barchitta, Giacomo Ciliberto; ma, soprattutto, a Marco Capilli e Rosaria Cariotti che possiamo annoverare fra i migliori giocatori siciliani e, anche a livello nazionale, non sfigurano di certo. Lo stesso Santo Paladino, da “Esordiente”, si è comportato alla grande nei tornei regionali e bene ha fatto anche nella manifestazione nazionale. Il mancato svolgimento dei campionati Italiani lo ha sicuramente penalizzato”.

-Sono numerosi gli atleti che partecipano ai tornei individuali e vi fate valere anche a livello di squadre in serie A2: nella classe 6-10, con Campisi e Paladino, e nella classe 1-5, con Capilli e Cariotti

“Purtroppo si è disputata solamente la prima giornata di campionato; ma siamo contenti perché il settore Paralimpico è diventato davvero importante per la nostra società come è testimoniato dai risultati ottenuti. Ne approfitto per menzionare il grande lavoro svolto da Francesco Gentile che segue, in modo particolare, la classe 11 dove l’atleta di maggiore spicco, l’unico a fare agonismo, è Lorenzo Licitra che è anche riuscito a salire sul podio. Ci sono, poi, altri atleti nell’ambito della stessa classe, ma si trovano ancora in una fase iniziale. La nostra società, oltre alla FITET, partecipa alle gare indette dalla FISDIR in quanto risulta regolarmente affiliata alla Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivi Relazionali. Il nostro punto di forza è quello di poter fruire dello Stadio Cibali: disporre di un impianto sportivo al centro di Catania, accessibile a tutti, senza ostacoli di nessun genere, ci aiuta non poco a stimolare le persone con disabilità, che si accostano volentieri alla nostra disciplina”.

-Diversi atleti appartenenti al settore Paralimpico prendono parte con buoni risultati ai campionati di D1 e D2

“È proprio così: sia Capilli in D1 che Campisi in D2 si sono difesi molto bene, evidenziando una grinta da veri condottieri. Abbiamo già iniziato da due settimane con i primi allenamenti e sono tutti entusiasti nel riprendere l’attività”.

-I prossimi obiettivi?

“Il nostro programma è ben definito: cercare di portare i nostri atleti ai migliori livelli in Italia perché alcuni di loro ne hanno la possibilità. La società è convinta che con un buon allenamento e se seguiti a dovere, si potranno conseguire risultati di rilievo. Cercheremo di incrementare la partecipazione ai tornei e ai campionati nazionali, con l’augurio che si possa fare qualche esperienza internazionale in base alle potenzialità dei giocatori”.

 

(Mario Lo Presti)

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