Il T. T. Vittoria, pur essendo una matricola, in C1 si è fatto rispettare. Le premesse per migliorare ulteriormente ci sono tutte
- Pubblicato: 01 Luglio 2020
Se fra i Presidenti delle società di Tennistavolo si dovesse stilare una classifica che tenga conto della passione, competenza, serietà, cordialità ed anche del fatto di … saper usare la racchetta, non so se Giancarlo D’Izzia, massimo Dirigente del T.T. Vittoria, riuscirebbe a piazzarsi sul podio, ma senza ombra di dubbio occuperebbe una posizione di prestigio.
Iniziamo la nostra telefonata con un argomento principe e di attualità per tante società: quello delle palestre scolastiche.
-Il T.T. Vittoria, come la maggioranza delle società, per fare attività utilizza palestre di Istituti Scolastici. Scorgi all’orizzonte qualche spiraglio per risolvere il problema?
“Speriamo di risolvere quanto prima la questione. Nei prossimi giorni tornerò all’attacco con l’Ufficio Sport del Comune, con cui abbiamo ottimi rapporti, per sbrogliare l’ingarbugliata matassa ma se non arriva, nello specifico, qualche Decreto dai vertici, che chiarisca il tutto, non sarà facile avere successivamente l’assenso da parte dei Dirigenti Scolastici. L’unica cosa che mi conforta è il fatto che si tratta di un problema comune a tante società e non solo di tennistavolo, per cui credo, o almeno spero, che la vicenda si concluda positivamente”.
-Dopo il concentramento di serie C2 di una stagione addietro, anche se non eravate riusciti a centrare l’obiettivo di salire di categoria, eri alla ricerca dell’acquisizione di un titolo di C1, perché i ragazzi lo meritavano…
“Abbiamo rilevato il titolo dal Robur Noto - precisa D’Izzia. Inizialmente, per condurre in porto una stagione tranquilla, era nostra intenzione rinforzare l’organico con un forte atleta; ma, all’ultimo momento, è saltato tutto e abbiamo pensato di puntare ancora sugli atleti locali Davide Sironi, Salvatore Sortino ed Alberto Iurato. Gli addetti ai lavori ci indicavano come favoriti… per la retrocessione; invece, la sospensione dei campionati, a seguito del Covid-19, ci ha visti in quarta posizione, a soli due punti di distacco dalla seconda in classifica. Dopo una incerta partenza in campionato, i ragazzi hanno acquisito maggiore consapevolezza nei propri mezzi dimostrando una grande personalità ed i risultati sono venuti fuori. Se consideriamo che gli ultimi tre turni non erano gare dal pronostico chiuso, non posso che ritenermi soddisfatto del comportamento dei miei atleti. Nel corso della prossima stagione confermeremo il terzetto di giocatori che ci ha regalato grandi soddisfazioni a cui aggiungeremo il quindicenne Davide Chiofalo che, dopo aver disputato un campionato alla grande in C2 con una percentuale di rendimento assai elevata (81,8%), non poteva che meritarsi una promozione sul campo. Indipendentemente dalle squadre che saranno incluse nel nostro girone, contiamo di valorizzare ancor più i ragazzi e migliorare, se possibile, i risultati ottenuti in questa stagione, anche se bisogna stare con i piedi di piombo. Sono convinto che un grande merito dei risultati ottenuti è da attribuire al nostro preparatore atletico, il prof. Antonello Chiofalo. Con il suo lavoro, i ragazzi hanno migliorato le proprie prestazioni e questo lo si è notato, particolarmente, nei tornei individuali dove la resistenza fisica è messa a dura prova dagli incontri ravvicinati”.
-Nel girone E di C2 con Chiofalo, Giancarlo Malandrino, D’Izzia, Giuseppe Piccione, Giombattista Busacca) occupavate la seconda posizione. Fra l’altro, scorrendo lo score degli atleti schierati si nota che D’Izzia, un giovincello alle prime armi, ha realizzato il 92,3% di rendimento
“Eravamo partiti con il proposito di concludere il campionato nelle prime due posizioni ed abbiamo rispettato pienamente il pronostico visto che, al momento della sospensione delle attività federali, ricoprivamo la seconda piazza. A dimostrazione del buon campionato disputato, con il Robur Noto A, primo in classifica, sia all’andata che al ritorno, abbiamo perso di stretta misura e, la squadra netina, era la “superfavorita” per la vittoria finale. Per quanto riguarda le mie prestazioni, subito dopo le prime due partite, ho avuto problemi fisici, ma ho stretto i denti ed ho completato il girone di andata; non ho potuto continuare a dare il mio contributo da atleta nel girone di ritorno, ma sono davvero contento per l’apporto che sono riuscito a regalare alla squadra. Ma tengo a precisare che il merito dei risultati ottenuti è da attribuire interamente al gruppo e, in particolare, a Chiofalo che è cresciuto tantissimo”.
-La squadra di serie D1/Girone E, formata da atleti esperti (Sandro Sironi, Sergio Amodei, Nunzio Occhipinti) ha messo tutti in fila. Nel prossimo campionato parteciperete con due squadre in C2?
“I ragazzi hanno evidenziato una netta superiorità e, con pieno merito, sono approdati in C2. Non sono in grado di affermare se, nel prossimo campionato, saremo ai nastri di partenza con due formazioni in C2, perché allo stato attuale qualche difficoltà per completare l’organico ci sarebbe. Ma quello che più conta è l’importanza di puntare su atleti locali: è la nostra politica che continueremo a coltivare”.
-È stato di buon livello il rendimento di Giuseppe Sortino, Giovanni Antonio Maria Iudice, Carlo Alessandrello, Giuliano Tasca, Francesco Malandrino, che sono stati i componenti della squadra di D2/RG, piazzatasi in seconda posizione. Sarà una formazione che verrà riproposta nella prossima stagione?
“Onore e merito ai ragazzi che sono riusciti a conseguire il secondo posto malgrado abbiano disputato una partita in meno rispetto al Modica, che ha tagliato il traguardo per primo. Nella prossima stagione Iudice non ci sarà, ma confermeremo gli altri atleti, cercando di coinvolgere qualcuno del settore Paralimpico”.
-Sironi e Chiofalo sono due atleti giovani e di spicco su cui si può fare pieno affidamento. Come pensi di migliorare il loro bagaglio tecnico?
“Abbiamo già svolto uno stage con il tecnico Salvatore Caruso ed un altro con il Referente Tecnico Regionale Marcello Puglisi e sono queste le occasioni di crescita per i nostri ragazzi. Spesso siamo in contatto con il tecnico Caruso per confrontarci con realtà più organizzate, proprio per evitare che il livello dei giovani si appiattisca. I ragazzi appaiono molto motivati e sono convinto che faranno ulteriori progressi”.
-Malandrino e Tasca (cat. “Ragazzi”) hanno cominciato a “farsi le ossa” prendendo parte al campionato di D2. Il cerchio giovanile si può allargare?
“Ci proviamo: su questo non ci piove. C’è da dire, però, che le difficoltà sussistono. Potremo utilizzare la palestra, non appena ci sarà consentito, solo tre volte durante la settimana e con la riduzione delle aree di gioco (tre o quattro al massimo), sarà più complicato gestire le varie attività e riuscire a trovare spazio per nuovi arrivi”
-Con Salvatore Morello e Giombattista Busacca siete presenti anche nel settore Paralimpico. Pensate di coinvolgere altri ragazzi?
“Questo è un settore che ci sta regalando grandi soddisfazioni. Siamo affiliati, oltre che alla FITET, al Movimento Special Olympics Italia (dove, fra l’altro, alla XXXIV edizione dei Giochi Nazionali Estivi, svoltisi a Montecatini Terme, abbiamo ottenuto risultati lusinghieri: Morello, due anni addietro, ha conquistato tre medaglie: una d’oro, nel singolare classe B e due di bronzo, nel doppio e nel doppio unificato) e alla FISDIR. I miei atleti avrebbero dovuto cimentarsi nel campionato regionale a squadre - classe 11 - che, però, a seguito della pandemia, è stato annullato. Sono stati presenti nei Tornei Regionali Paralimpici ed al campionato provinciale, ottenendo buoni risultati. Il nostro tentativo di far accostare altri giovani alla nostra società c’è sempre, anche se non è tanto semplice trovare nuovi atleti”.
(Mario Lo Presti)