Il Comitato Regionale Sicilia, durante il lungo periodo di “sosta forzata”, non è stato con le mani in mano ma, investendo risorse economiche non indifferenti, ha programmato, di comune accordo con il Referente Regionale Tecnico Marcello Puglisi, una serie di interventi a sostegno delle società che puntano molto sul settore giovanile.

Quale occasione migliore per raggiungere telefonicamente Puglisi per conoscere, nel dettaglio, quanto è stato programmato

“Si sono svolte diverse riunioni in videoconferenza per pianificare al meglio gli interventi che si potevano attuare -afferma Puglisi. Oltre a pensare alla formazione dei tecnici con corsi on-line, ci siamo preoccupati di programmare una serie di stage (dalla fine di giugno a tutto settembre, escludendo solo i primi venti giorni del mese di agosto per ovvi motivi). Inoltre, abbiamo organizzato una serie di esercizi di preparazione da inoltrare alle società che curano particolarmente i vivai giovanili, per continuare a far mantenere ai ragazzi uno stato di forma fisica accettabile. È chiaro che con la situazione attuale diventa tutto più complicato, perché la nostra è un’attività sportiva in cui la presenza dell’istruttore tecnico in palestra diventa fondamentale”.

-Il problema dell’utilizzazione delle palestre scolastiche, nonché l’obbligo di adeguarsi ai protocolli federali, continua ad essere di grande attualità

“La questione non è semplice né, in tempi brevi, si vedono all’orizzonte spiragli per approdare ad una soluzione. È una grossa difficoltà che accomuna il Tennistavolo ad altre discipline sportive, quali la Pallacanestro e la Pallavolo, tanto per citarne alcune, che utilizzano le palestre scolastiche. A Villa Dante c’è la grossa fortuna di disporre di un impianto che permette di seguire alla lettera i protocolli federali, ma le società che per fare attività si servono di palestre scolastiche, purtroppo, non si trovano nelle stesse favorevoli condizioni”.

-Come giudichi quei Presidenti di società che, pur di non fermare l’attività, hanno lavorato ininterrottamente rimediando alla mancanza di strutture con la fantasia?

“Penso che siano da considerare Dirigenti “strepitosi” perché si sono applicati alla grande per risolvere in modo concreto il problema. Ad esempio, uno degli stage che abbiamo già effettuato, si è svolto a Termini Imerese; non ho trovato una palestra scolastica, bensì un oratorio: Nino Militello, il Presidente dell’Himera G. Randazzo, è riuscito a piazzarvi per gli allenamenti un solo tavolo, ma, effettuando dei veri e propri “salti mortali”, riesce a far allenare tutti i ragazzini. È questo lo spirito giusto da adottare per evitare che i più piccoli si disperdano e per far sì che continuino ad amare il nostro sport. Riuscire a tamponare la situazione ricorrendo a vari espedienti è davvero una grande qualità”.

-Sono stati effettuati stage a Termini Imerese, Siracusa e più recentemente ad Enna. Hai trovato ragazzi motivati?

“L’impegno di realizzare in maniera stabile gli stage nel fine settimana, programmati fino a tutto il mese di settembre, è stato voluto fortemente dal Comitato Regionale per venire incontro alle società in maniera concreta. C’è, però, qualcosa di diverso per quanto concerne la fase organizzativa: visto il periodo particolare, considerando che tutto si deve svolgere nel rispetto del protocollo federale (distanziamento sociale, sanificazione e tutte le altre normative in materia), non provvederemo alla convocazione degli atleti che devono partecipare allo stage, ma a quella delle società che presenteranno al tecnico gli atleti da seguire. Sarà, poi, nostra cura decidere il lavoro da effettuare in base all’età del ragazzo/a che ci troveremo di fronte. Devo, però, precisare che, malgrado il periodo poco felice, chi partecipa allo stage dimostra molto interesse e questo ci gratifica non poco”.

-Ad inizio anno, diversi progetti del Comitato Regionale, attraverso la promozione negli Istituti Scolastici, si sono dovuti interrompere

“Avevamo cominciato diversi progetti: “Scuole aperte allo Sport” - Racchette in classe” “Focus sui centri giovanili”, tanto per citarne alcuni, che chiaramente non abbiamo potuto continuare. “Ripartenza in Sicilia” è il nome che abbiamo voluto dare al programma concernente gli innumerevoli stage. È come riprendere il progetto “Focus sui centri giovanili”, con la differenza che vengono convocati dal Settore Tecnico le società e non più gli atleti”.

-Sono tante le prestazioni di alto livello ed i successi ottenuti nei “Giochi delle Isole”, “Trofeo Coni”, “Ping Pong Kids”, “Coppa delle Regioni”, “Trofeo Transalpino”. Ci sono buone prospettive in chiave futura?

“Siamo nelle condizioni di mantenerci ad un alto livello in tutte le competizioni. Ci sono centri giovanili come Termini Imerese, Siracusa, Enna e tanti altri, dove c’è abbondanza di piccoli atleti e si può lavorare bene. L’unico augurio, non vorrei essere ripetitivo, è sperare che tutto torni alla normalità”.

-Il Comitato Regionale stanzia molte risorse per il settore giovanile: le società sono entrate nella giusta ottica di comprendere che curare i vivai significa dare nuova linfa al movimento?

“Non posso che rispondere in maniera affermativa. La preoccupazione più grande da parte di tutti sorgerebbe qualora i dirigenti degli Istituti Scolastici non permettessero l’utilizzazione delle palestre. Diventerebbe tutto assai complicato e non solo per la disciplina sportiva del Tennistavolo. Dobbiamo però essere ottimisti ed evitare che dubbi ed incertezze possano offuscare la voglia nostra e delle società di lavorare per il bene dei ragazzi”.

 

(Mario Lo Presti)

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