Tauromenion e Robur Noto hanno guardato tutti dall’alto in basso nei gironi C ed E della serie C2
- Pubblicato: 25 Luglio 2020
Al momento dell’interruzione dei campionati a causa della pandemia, la serie C2 si è dimostrata terreno di facile conquista sia per il Tauromenion, che ha condotto le danze nel girone C, sia per il Robur Noto, indiscusso protagonista nel raggruppamento E.
Come al solito, appare assai pacato nelle sue considerazioni il presidente del Tauromenion, il “veterano” Nino Micalizzi, da sempre alla guida della società.
“Ho fondato la mia associazione sportiva nel lontano 1984 - esordisce Micalizzi. Prima mi cimentavo anche come atleta e penso di essere stato un giocatore di discreto livello; poi, pian piano, quando i miei acciacchi non me lo hanno più consentito, ho appeso la fatidica racchetta al chiodo ed ho pensato alla società esclusivamente dal punto di vista organizzativo. In passato abbiamo ottenuto buoni risultati in ambito giovanile. Se ricordo bene, nel 1993, grazie al grande Stefan Stefanov che, trovandosi a Messina, veniva ad allenare i nostri giovani, abbiamo ottenuto risultati davvero apprezzabili a livello di CAS”.
-Era nei vostri programmi un campionato di vertice?
“Il gruppo è compatto ed esperto e la promozione in C1 è stata ottenuta a pieni voti. Visto il livello degli atleti a disposizione, le prospettive per effettuare un buon campionato c’erano tutte. La ciliegina sulla torta è stata rappresentata dal fatto di essere imbattuti, a tre giornate dalla conclusione del campionato. Francesco Giannetto, Nicolò Masaracchia, Roberto Amato e Roberto La Torre sono stati davvero grandi e saranno l’asse portante della squadra anche nella prossima stagione, che ci proietta alla ribalta, per l’ennesima volta, in un campionato nazionale. È un peccato che La Torre, il nostro elemento di punta, per impegni di lavoro spesso non può essere presente; altrimenti, il rendimento della squadra salirebbe di livello e non di poco. Comunque, nei limiti del possibile, se riusciremo a trovare un atleta di categoria che sia disponibile ad inserirsi in questo gruppo collaudato, sarà bene accetto”.
Dopo la scomparsa di Corrado Iacono, il nuovo presidente del Robur Noto non poteva che essere il figlio Raffaele, orgoglioso di continuare la storia della società netina.
“Il Robur Noto è stato fondato nel 1979 da mio padre - dice Raffaele Iacono. Proprio per onorare la sua memoria (l’iniziativa non è stata una mia idea), i componenti della società, di comune accordo, hanno deciso di modificare il nome della società in Robur Noto “Corrado Iacono”. La cosa mi ha emozionato non poco perché è stato come tenere unito mio papà al cordone ombelicale della società”.
-Il girone E di serie C2 è stato vinto alla grande con Francesco Pelligra, Vincenzo Alessi e Franco Consales. In C1 con quali prospettive andrete?
“I ragazzi sono stati davvero fantastici, rimanendo imbattuti al momento dell’interruzione del campionato. È giusto che si prendano qualche soddisfazione in un campionato più competitivo come può essere quello di C1. Sicuramente faranno parte della squadra Francesco Pelligra, Vincenzo Alessi e Gildo Mollica e l’obiettivo sarà quello di disputare un buon campionato. Franco Consales, Salvatore Girasole e Giuseppe Zaccone faranno parte dell’altra squadra, che si è ben comportata in C2, raggiungendo un apprezzabile quarto posto. Non dimentichiamoci che saremo ai nastri di partenza anche in D1, con l’ossatura della passata stagione: Rosario Vasta, Silvio Busa e Francesco Lapira.
-Si vocifera di un rinforzo di lusso per la squadra di C1: Iacono, un nome di sicuro effetto…
“Fungerò da tecnico, questo è sicuro: il mio impegno in palestra sarà continuo. Per quanto concerne lo sdoppiamento, anche in veste di atleta, ancora non ho deciso sul da farsi: dipenderà da tante cose. Certamente, se si verificheranno le condizioni adatte, non mi tirerò indietro per dare una mano alla squadra”.
Se Iacono si presenterà da atleta in C1, le quotazioni… in borsa del Robur Noto “Corrado Iacono”, si alzeranno di botto e non sarebbero azzardate le aspirazioni al successo finale.
(Mario Lo Presti)