I campionati italiani di tennistavolo della FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), svoltisi presso il PalaSpedini di Catania, organizzati dalla società Il Circolo Etneo, in collaborazione con la Delegazione Regionale della FISDIR retta da Marzia Bucca, secondo Carlo Pandolfini, Responsabile Regionale della Segreteria Organizzativa dell’attività sportiva della FITET “sono stati una prima esperienza sulle modalità di come gestire un torneo ufficiale di tennistavolo seguendo i protocolli del governo e della FITET” -. “Si è trattato di un’esperienza pilota - precisa - in cui abbiamo dovuto gestire, in una manifestazione a tutti gli effetti riconosciuta dalla FITET, un gruppo di atleti, dirigenti, tecnici, alle prese con il nuovo protocollo gare”.

-La fase organizzativa comporta molto impegno…

“Indubbiamente, dal punto di vista organizzativo predisporre un torneo con queste modalità è parecchio impegnativo e comporterà, se esistono società disponibili, una collaborazione molto stretta fra le società e il Comitato Regionale. A breve, il Consiglio Regionale predisporrà un calendario di tornei regionali ufficiali con relativi punteggi validi ai fini delle classifiche uniche regionali, prima dell’inizio dei campionati a squadre”.

-L’intenzione è quella di iniziare presto…

“Il nostro obiettivo è di cominciare con l’attività individuale nel mese di Ottobre e sarà questo un argomento di approvazione posto all’O.d.G. del prossimo Consiglio Regionale: cercheremo di partire al più presto, organizzando tornei individuali ufficiali prima dell’attività a squadre”.

-In definitiva i campionati italiani FISDIR sono stati un’esperienza da considerarsi largamente positiva…

“Certamente: in questa manifestazione abbiamo verificato le modalità con cui si potranno svolgere questi tipi di eventi in tutta sicurezza e sono tre gli aspetti che bisognerà curare con particolare attenzione.

Intanto, non si può prescindere da quello strettamente sanitario, di sicurezza della manifestazione: dalle autocertificazioni attinenti l’assenza di sintomatologia da Covid, alla misurazione della temperatura; il secondo punto, molto importante, riguarda la ventilazione dell’impianto dove si svolge l’evento; il terzo aspetto, da non sottovalutare, concerne la necessità di disporre di zone specifiche per ogni singola società (sistemare gli atleti che non stanno giocando con il dovuto distanziamento sociale e fare in modo che ci sia una corretta circolazione degli atleti, fra area di gioco e postazione della società, creando dei percorsi da rispettare all’interno dell’impianto).

Chiaramente, tutte queste condizioni presuppongono l’utilizzo di palazzetti o palestre che siano attrezzati di tribunette. Con la buona volontà da parte delle società e la piena collaborazione del Comitato Regionale, sono convinto che si riuscirà a superare questo periodo non proprio dei più felici e non solo per il Tennistavolo”.

 

(Mario Lo Presti)

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