Ripartenza dei settori giovanili delle Società, prerogativa del Comitato Regionale. Ne parla in dettaglio il Referente Tecnico Regionale Marcello Puglisi
- Pubblicato: 01 Ottobre 2020
Non può dirsi di certo che il Comitato Regionale Sicilia non si sia dimostrato propositivo in quanto ad iniziative ad ampio raggio, impegnando supporti tecnici e risorse economiche non indifferenti nel tentativo di far ripartire al meglio i settori giovanili delle società che, del resto, ne costituiscono la linfa vitale.
Con il progetto del Settore Tecnico denominato “Ripartenza in Sicilia” il Comitato Regionale ha voluto fornire un aiuto concreto alle associazioni sportive che si occupano del settore giovanile.
Il Referente Tecnico Regionale Marcello Puglisi ci illustra nel dettaglio quanto realizzato.
“Dal 20 giugno al 20 settembre (con l’esclusione solamente dei primi 20 giorni del mese di agosto), si sono svolti una serie di stage (ben 14), con il coinvolgimento di oltre 15 società siciliane - afferma Puglisi. Sono stati impegnati otto tecnici ed altrettanti sparring ed abbiamo visionato oltre 70 ragazzi, il che non è roba di poco conto. Avevamo iniziato diversi progetti che, a causa del lockdown, erano stati interrotti, come “Scuole aperte allo Sport”, “Racchette in classe” o “Focus sui centri giovanili”. Grazie al progetto “Ripartenza in Sicilia”, il Settore Tecnico ha voluto dimostrare il proprio impegno nel cercare di non abbandonare i più giovani, supportandoli tecnicamente in questo lungo periodo di pandemia. Le risorse economiche investite sono state notevoli, ma ritengo che ne sia valsa la pena, in quanto ho notato molto impegno sia da parte delle singole società che degli atleti impegnati. È chiaro che, per rendere ancora più proficui questi stage, ci vorrà la massima collaborazione da parte dei tecnici delle singole società interessate che, in seno alle proprie realtà, dovranno continuare a svolgere lo stesso tipo di lavoro. Comunque, al riguardo, non credo che insorgeranno complicazioni di alcun tipo, in quanto è ottimo il rapporto che si è instaurato con le singole associazioni sportive.
Non so quanti altri Comitati Regionali abbiano effettuato così tanti stage, impegnando notevoli risorse economiche ed organizzative con l’avallo del supporto tecnico: ma sono sicuro che, se si dovesse stilare una classifica, la Sicilia riuscirebbe a salire sul podio”.
(Mario Lo Presti)