È stata di rilevante interesse l’iniziativa del neo Consiglio Regionale: quella di programmare una serie di videoconferenze con le società siciliane, per analizzare le varie problematiche che investono le associazioni sportive e prendere in esame le loro proposte, in maniera da svolgere un lavoro articolato nell’arco del prossimo quadriennio.

Il primo di questi incontri online si è svolto il 21 novembre con le società delle province di Agrigento e Trapani, il 26 novembre con quelle della provincia di Palermo e sabato 28 con le associazioni sportive di Messina e con 4 società di Catania.

Grinta e determinazione, che da sempre caratterizzano Gianrosario Valenti (confermato nella veste di Consigliere in quota Atleti nella recente assemblea generale ordinaria elettiva) e non lo rendono mai domo dal punto di vista agonistico, sono prerogative che non gli mancano anche dal lato dirigenziale.

Sono queste le motivazioni per cui ci è sembrato opportuno coinvolgerlo nella discussione, dal momento che ha preso parte alle videoconferenze, per conoscere da vicino le proposte delle diverse società e per condividere obiettivi e progetti da realizzare nell’arco del quadriennio 2021-2024, sempre tenendo conto del periodo particolare di emergenza che stiamo attraversando.

-Come è stata la partecipazione da parte delle Società?

“Il riscontro è stato buono - dice Valenti. Il messaggio che abbiamo voluto trasmettere è stato chiaro: non vogliamo lasciare indietro nessuno, perché il Comitato è di tutti. In questo difficile momento bisogna remare tutti nella stessa direzione”.

-Quali le principali problematiche evidenziate?

“Io partirei dalle note positive che abbiamo riscontrato: tanta buona volontà da parte delle Società nel superare i problemi. Ad esempio, il problema della mancata utilizzazione delle palestre scolastiche per il diniego dei relativi Dirigenti (cosa che fino a poco tempo fa si è rivelata una difficoltà non indifferente), da questi primi incontri, abbiamo avuto sentore che, in larga parte, sembra essere stato superato. Tanti presidenti si sono dati da fare per trovare una palestra alternativa, in maniera da dare la possibilità ai propri tesserati di continuare ad effettuare gli allenamenti. È certamente emersa una difficoltà: quella di non conoscere date per la ripresa dei campionati; ma, anche se non è facile trovare gli giusti stimoli per continuare ad allenarsi seriamente, la passione per il nostro sport è tanta; questa è la dimostrazione che qualsiasi ostacolo può essere superato con il contributo di tutti”.

-Che cosa intende realizzare il Consiglio Regionale nel prossimo quadriennio?

“Con l’attuale situazione non è possibile programmare niente a lunga scadenza. Sicuramente gli stage di società, anche a livello paralimpico, nel rispetto del protocollo legato alla pandemia, costituiscono l’unica programmazione con cui ci siamo sentiti di partire. Se, poi, ci fosse l’ok da parte della Federazione per l’avvio dei campionati e per l’eventuale formula da adottare, in considerazione del tempo perduto, una nostra proposta sarebbe quella di disputare un girone di sola andata; in tal modo ci sarebbe la parvenza di una classifica reale. In alternativa, si potrebbero effettuare dei mini concentramenti, in maniera da far svolgere due giornate in una; tutto questo, sempre nel rispetto delle normative in materia”.

-Ci sono in cantiere altre iniziative?

“Formare nuove società in cittadine, dove non sono presenti realtà della nostra disciplina, è un’altra idea che intendiamo portare avanti. La nostra Regione è stata una delle poche che non hanno avuto una flessione di iscrizione ai campionati; anzi c’è stato addirittura un incremento, anche se lieve, di società. L’impegno del Comitato in questa direzione è stato massiccio: tanti Dirigenti che non intendevano iscrivere la squadra, perché privi di palestra, sono stati invogliati a farlo anche perché non sarebbe stato giusto che perdessero, in un attimo, il titolo e tutti i diritti acquisiti in tanti anni di sacrificio. Questo tipo di lavoro è stato fatto da tutto il Comitato con ottimi risultati; oggi, bisogna fare fronte comune nell’attesa di tempi migliori. Con l’ingresso di nuove società, non solo la Sicilia assumerebbe una maggiore valenza, ma si darebbe la possibilità a tante associazioni sportive di ridurre le spese di trasferte perché, con il loro incremento, ci sarebbe l’opportunità concreta di inserire più squadre della stessa provincia nel medesimo girone. Per fare un lavoro del genere sarebbe importante l’aiuto dei vari Presidenti - Delegati Provinciali che, conoscendo meglio il territorio di pertinenza, potrebbero intervenire in modo capillare. Il Comitato aiuterebbe le nuove società concretamente: ad esempio, con l’assegnazione di materiale (tavolo, palline etc.), proprio allo scopo di incentivare quanto più possibile le associazioni sportive e per dimostrare la vicinanza del C.R. verso le società di nuova affiliazione; insomma, servirebbe a far capire che il sostegno da parte nostra ci sarà sempre”.

-Come si pensa di incrementare il settore giovanile?

“È importante, discorso ribadito da tutti con in testa il Presidente Giuseppe Gamuzza, che le società debbono essere consolidate pensando in prospettiva. L’età media degli atleti è troppo alta ed occorre che lo sport riparta dai giovani. Anche se il momento non è propizio, stiamo cercando di sensibilizzare le società in tal senso. Il nostro è uno sport povero, ma non di contatto. Penso, anche se potrebbe sembrare un paradosso, che oggi, più che mai, dobbiamo far avvicinare i ragazzi al Tennistavolo spiegando anche ai genitori che, all’interno delle palestre, si rispettano tutte le norme relative alla sicurezza”.

-Ritieni si possano ripetere in futuro altre videoconferenze?

“Sull’utilità delle stesse non ci sono dubbi. Se il problema Covid (speriamo tutti che non sia così) dovesse continuare, sarà opportuno organizzarne altre. Dobbiamo capire le problematiche che investono le società e le soluzioni trovate, in modo che gli eventuali rimedi possano essere di utilità anche ad altre associazioni sportive".

(Mario Lo Presti)

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