Il girone L di serie B2 maschile, a due giornate dal termine, lascia tutto in sospeso per quanto riguarda la lotta al vertice. Sembra quasi assodato che l’enigma, per stabilire chi approderà in B1, si potrà risolvere solamente all’ultima giornata (il 10 aprile), quando a Palermo si affronteranno lo Sportenjoy Metal e la Pongistica Messina, che fino ad ora non hanno fallito un colpo, dimostrando di possedere una marcia in più rispetto alle altre antagoniste.

Abbiamo pensato di sentire le opinioni di chi, a vario titolo, è maggiormente coinvolto nell’organizzazione delle squadre.

Per la Pongistica Messina, chi meglio del tecnico Salvatore Caruso per affrontare l’argomento? Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, di mattina; tanto per cambiare… si trova in palestra in piena attività.

-Il campionato si deciderà solo all’ultimo turno, quando dovrete affrontare lo Sportenjoy…

“È l’unica incertezza che resta di una stagione davvero anomala - dice Caruso. Ce la metteremo tutta per superare l’ostacolo, anche se siamo consapevoli che i nostri avversari non sono certamente gli ultimi arrivati”.

-Del resto, non penso che altre squadre, in base all’organico a disposizione, potessero avere voce in capitolo nel discorso promozione…

“Questo campionato è inutile: non ha un senso tecnico. Anzi, tutto sommato, nel nostro raggruppamento è andata bene: sono state due le squadre che hanno deciso di dare forfait. Il girone G, ad esempio, ha visto la partecipazione solamente di due squadre: tutto questo è davvero assurdo. Sul piano sportivo, non dà una grande immagine; non essendo previste le retrocessioni, non c’è pathos e manca il mordente contro squadre di livello più basso”.

-Dall’alto della tua esperienza, fra gli atleti più giovani, c’è qualcuno che si è fatto notare?

“Parlare di Danilo Faso è inutile: senza ombra di dubbio ha grandi possibilità di raggiungere alti livelli, ma non ne scorgo altri all’orizzonte. Direi che lo potremmo definire come il campionato delle mancate promesse. Ci sono atleti che si sarebbero potuti tranquillamente annoverare nelle prime posizioni dei seconda categoria, e invece si sono stabilizzati ad un livello intermedio: giocano per divertirsi e per stare insieme”.

È stata poi la volta di Pierpaolo Liberto, factotum della squadra di B2 del Circolo Etneo, a cui non fa certo difetto la calma e la compostezza.

-In tutta sincerità ti aspettavi di più dai tuoi atleti?

“Francamente, non ero molto ottimista - afferma Liberto. All’inizio avevamo pensato di formare la squadra con Ivan Mirabella ed Andrea Giudice, che, però, (rispetto la loro volontà) non se la sono sentiti di prendere parte al campionato, per via dei problemi legati al Covid. Il fatto che non erano previste le retrocessioni, ci ha fatto puntare sulla politica di lanciare qualche ragazzo”.

-Cosa pensi, in particolare, non abbia funzionato?

“Questa stagione, è inutile nasconderlo, è davvero particolare: i ragazzi, nonostante le difficoltà, ce la stanno mettendo tutta per fare del loro meglio. Ci sono state partite in cui le cose potevano girare in modo diverso, ma anche questo serve per fare esperienza. Se il campionato si fosse svolto sotto un’altra prospettiva, a ranghi completi, il nostro obiettivo sarebbe stato quello di centrare la salvezza”.

-Le ultime due gare di campionato prevedono dapprima la gara proibitiva contro lo Sportenjoy, poi, la partita con l’Eos Enna, importante, ai fini statistici, solo per togliersi lo sfizio di incasellare un successo

“Ci saremmo potuti giocare le chances di cogliere il successo con il Modica e il Top Spin Messina: ma è andata male ed abbiamo voltato pagina. La partita con lo Sportenjoy è fuori dalla nostra portata; con l’Eos Enna, è vero, ce la possiamo giocare. È una buona squadra, composta da atleti esperti, ma una cosa è sicura: cercheremo di non sfigurare”.

Cristian Modica è il centro propulsore del Modica Don Alibrandi, ma Michele Blanco non è da meno… e si impegna non poco a mandare avanti la società.

-Dovevi più che altro ricoprire il ruolo di tecnico, ma le circostanze ti hanno costretto a prendere la racchetta e scendere in campo

“Ero partito come prima riserva, ma non pensavo di giocare regolarmente tutte le partite - dice Blanco. Prima dell’inizio del campionato, l’infortunio occorso a Benedetto Moltisanti, che doveva essere il nostro uomo di punta, ha determinato questa scelta. Non è facile con i tanti acciacchi che mi perseguitano e ad un’età non proprio … verde mettersi in gioco. Ho cercato di fare del mio meglio, per aiutare la squadra e forse, malgrado tutto, con il mio gioco, riesco a dare un po’ di fastidio agli avversari”.

-Anche nella serie superiore, qualche soddisfazione ve la state prendendo

“Abbiamo messo sotto Eos Enna e Circolo Etneo; con il Top Spin Messina ce la siamo giocata sino in fondo, perdendo di stretta misura. Tutto sommato, considerando anche la “tegola” dell’infortunio di Moltisanti, è stata una bella esperienza. Siamo un gruppo affiatato e anche contro lo Sportenjoy (che è squadra di un’altra categoria), pur perdendo nettamente, ci siamo divertiti”.

-Il 20 marzo concluderete il vostro campionato affrontando la corazzata Pongistica Messina: il pronostico sembra chiuso…

“Con l’organico di cui dispongono gli avversari sarà impossibile fare risultato; anche se fossimo stati al completo, non avremmo avuto nessuna possibilità. Cercheremo di giocarcela, ma sarà una gara davvero proibitiva”.

È difficile individuare nell’Eos Enna un’altra persona, diversa da Massimo Dipietro, che possa parlare sul campionato in maniera dettagliata. Dipietro è tutto in seno alla società: oltre ad essere presidente e tecnico, è anche il principale organizzatore, per cui, chi meglio di lui, può affrontare l’argomento…

-Se nella prima giornata, assai rocambolesca, foste riusciti ad espugnare Modica, forse avreste imbroccato la strada giusta

“Era sicuramente una partita da vincere - sostiene Dipietro; conducevamo per 4-1 e avremmo potuto chiudere sul 5-1 in nostro favore, visto che, dopo tante occasioni sprecate, ho perso con Modica ai vantaggi del quinto set. Poi sul 4-4 non sono riuscito a superare Blanco ed è arrivata una cocente sconfitta. Comunque, i ragazzi hanno giocato: se abbiamo perso è solo per colpa mia. Onore e merito ai nostri avversari, che ci hanno creduto sino in fondo e sono riusciti a ribaltare l’esito dell’incontro. Può anche darsi che, se fosse arrivato il successo, nel prosieguo del campionato, le cose potevano girare diversamente”.

-È chiaro che Pongistica Messina e Sportenjoy sono due squadre fuori dalla vostra portata e non solo; ma, a questo punto del campionato, pensavate di poter conseguire un migliore piazzamento?

“È proprio così: Sportenjoy e Pongistica Messina sono di livello superiore e sarà solo la loro sfida a stabilire chi approderà in B1. Non essendo previste retrocessioni, non avevamo grandi obiettivi da perseguire; già a partire dal mese di settembre ci siamo allenati ed era giusto partecipare, per dare un senso a tutto questo”.

-Potreste riscattare l’intera stagione vincendo le ultime due gare. Riuscendo nell’intento la classifica non sarebbe più anemica…

“In effetti sono due gare giocabili: solo per concludere nel migliore dei modi, ce la metteremo tutta per cogliere questa opportunità”.

Marco Faso non è il presidente dello Sportenjoy Metal, ma è chi, materialmente, organizza la squadra di B2 e se ne occupa in prima persona.

-Come giudichi il campionato sino ad ora disputato da Danilo, considerato da tutti con un grande futuro?

“Il giudizio non può che essere positivo - afferma Faso. Come tutti ha pagato, soprattutto all’inizio, lo scotto dell’inesperienza, dell’abitudine alla gara; man mano, però, sta venendo fuori e i progressi si vedono a vista d’occhio”.

-Nella squadra c’è un mix di giovani ed atleti esperti. Si sta dimostrando una formula vincente…

“Ho cercato di dare una fisionomia alla squadra, con un giusto equilibrio fra i giovani più forti di Palermo (Lo Verso e Sofia) ed atleti esperti come Fundarò. Sembra che la miscela si stia rivelando azzeccata”.

-Il campionato si deciderà all’ultimo turno (una sorpresa mi sembra improbabile), quando, in casa, vi troverete di fronte la Pongistica Messina. Con quali prospettive affronterete il big match?

“La squadra è nata per rendere più esperiente Danilo ed anche per far tornare la voglia di giocare a Simone, che era fermo da tanto tempo; e questo duplice obiettivo lo stiamo ottenendo. Per quanto riguarda l’incontro decisivo, ci giocheremo la partita senza particolari assilli. In questo periodo così difficile, l’importante è divertirsi e fare esperienza”.

Claudio D’Amico si contraddistingue per essere un atleta serio, di buon livello ed estremamente corretto. È il giocatore più esperto nella squadra del Top Spin Messina - Allianz Assiconsult; pertanto, gli compete di diritto la carica di capitano.

-Il Top Spin Messina ha concrete possibilità di chiudere il campionato al terzo posto. Era differente il vostro obiettivo?

“Indubbiamente, conoscendo la forza della Pongistica Messina e dello Sportenjoy - precisa D’Amico - non potevamo aspirare a qualcosa di meglio. Pensiamo, anche se non ne abbiamo la matematica certezza, che il terzo posto, per quello che conta, potrebbe essere nostro”.

-Sei l’atleta che ha la maggiore percentuale di rendimento. Sei soddisfatto?

“Ho cercato di fare del mio meglio, ma mi hanno assillato tanti problemi a ridosso dell’inizio del campionato. La pandemia, che ci ha costretto all’inattività, è pesante per tutti, ma è ancora più difficile per chi, come il sottoscritto, è più avanti negli anni, riconquistare una buona condizione. Nella seconda parte della stagione cercherò di migliorare le mie prestazioni, sperando di raggiungere una migliore forma fisica”.

-Chi la spunterà fra lo Sportenjoy Metal e la Pongistica Messina?

“Sono due squadre di B1 che disputano la serie inferiore. Se proprio mi devo sbilanciare, penso che la Pongistica Messina sia leggermente favorita. È vero che lo Sportenjoy può contare sugli acuti di Sofia e Lo Verso, ma l’esperienza di Arcigli, la bravura di Pillera e la solidità mentale di Girone potrebbero fare la differenza in favore della Pongistica”.

Un’ultima cosa permettimi di dirla: vorrei dedicare l’ultimo successo in campionato al ricordo di Pippo Corsaro. La sua scomparsa mi ha profondamente colpito ed è stata una notizia davvero scioccante non solo per me, ma anche per tutti quelli che erano abituati a vederlo calcare i campi di gioco. La sua amicizia e la sua lealtà ci mancheranno tantissimo.

 

(Mario Lo Presti)

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