Wang Hong Liang, il tecnico del Top Spin Messina, analizza la stagione della società e l’esordio vincente in Europe Cup
- Pubblicato: 29 Marzo 2021
Il ruolino di marcia del Top Spin Messina Fontalba è impressionante: dice chiaramente che siamo di fronte ad una grande, anzi grandissima realtà in ambito pongistico. A punteggio pieno in campionato, dove a Prato, nell’anticipo della settima giornata, è arrivata la quinta vittoria consecutiva, (con un netto 4-0) e impatto alla grande, a Varazdin, in Croazia, nella prima fase nell’Europe Cup, all’esordio in una competizione internazionale di grande prestigio, seconda come importanza solo alla Champions League. I padroni di casa dell’STK Starr Croatia e gli ungheresi del Pte Peac Kalo-Meh, inseriti con il Top Spin Messina Fontalba nel gruppo D, hanno dovuto soccombere davanti alla superiorità dimostrata dalla società messinese che, con Andrea Landrieu, Marco Rech Daldosso e Jordy Piccolin, hanno dimostrato di avere una marcia in più rispetto agli avversari. La squadra croata ha perso per 3-0, mentre gli ungheresi sono stati superati per 3-1; questi risultati hanno determinato la qualificazione del Top Spin Messina come prima del girone, alla fase finale.
Abbiamo pensato di analizzare la stagione del Top Spin Messina con il tecnico Wang Hong Liang, uno dei principali artefici dell’escalation della società.
Per problemi di carattere burocratico non ha potuto prendere parte alla trasferta in Croazia e, suo malgrado, ha dovuto ammirare da Messina la stupenda prova offerta dalla squadra.
-Sono certo che da lontano hai sofferto non poco nell’assistere alla gara da semplice spettatore
“Ho verificato di persona che non essere presente ai bordi del campo e seguire, tramite video, la partita è davvero pesante. Sono stato in continuo contatto con i ragazzi e ho cercato di aiutarli, pensando all’ordine della formazione che doveva scendere in campo. Sono stati bravissimi, dimostrando di essersi preparati a dovere per affrontare questo impegno che, per noi, anche in considerazione del nostro esordio assoluto a livello internazionale, aveva una notevole importanza”.
-I ragazzi, malgrado la pesante assenza di Joao Monteiro, hanno risposto alla grande…
“Purtroppo Joao, nel recente torneo al quale ha partecipato, si è infortunato e deve stare a riposo quindici giorni. Ma una settimana è già passata e presto ritornerà a nostra disposizione. Anche lui è stato vicino ai suoi compagni e sappiamo quanto sia importante il suo carisma”.
-Dalla panchina, non accenni mai ad episodi di nervosismo: questa è sicuramente una tua innegabile qualità
“Cerco sempre di mantenere la calma che, anche fra gli atleti di una certa esperienza, è fondamentale come requisito per superare i momenti di difficoltà. Perdo di più la calma con i ragazzini, quando non seguono i consigli e fanno di testa loro: questo è sicuro”.
-È risaputo che, oltre ad essere un tecnico di indubbio valore, sei un amico degli atleti a tua disposizione. È un’arma vincente?
“Si è riusciti ad instaurare un rapporto di vera famiglia fra tutti noi ed è un dato estremamente positivo, anche in chiave di risultati. C’è molta unione: i ragazzi, al termine dell’impegno in Croazia, hanno effettuato una videochiamata, perché avevano il piacere di condividere la gioia del successo e questo mi ha reso estremamente felice. Anche gli atleti che, per vari motivi, non fanno parte dell’organico (basti pensare ad Antonino Amato, Damiano Seretti e tanti altri, che sono stati tesserati con il Top Spin Messina) parlano in maniera lusinghiera della società e questo dimostra la nostra efficienza”.
-A punteggio pieno in campionato, con cinque successi in altrettanti incontri, dall’alto della tua esperienza, pensi che, nella corsa allo scudetto, sarà una sfida all’ultimo sangue con l’Apuania Carrara?
“Penso proprio di sì; sarebbe importantissimo vincere la regular season per affrontare nel migliore dei modi i playoff. L’Apuania Carrara è certamente l’avversaria più pericolosa e il cinque maggio, quando ci sarà lo scontro diretto, dovremo essere concentrati per affrontare al meglio il big match”.
-Con quali prospettive affronterete, dal 12 al 15 maggio, la fase finale dell’Europe Cup?
“L’obiettivo iniziale era quello di riuscire a superare la prima fase e ci siamo riusciti in grande stile, concludendo al primo posto nel girone. Ora verrà il difficile, non solo perché troveremo squadre più agguerrite, ma anche in quanto sono ammesse alla competizione, fra le quattordici finaliste, anche sei squadre provenienti dalla Champions League. La buona notizia è che disporremo di Monteiro e sappiamo quanto sia fondamentale il suo supporto per il nostro organico. Per quanto ci riguarda, cercheremo di fare del nostro meglio per non sfigurare e sono sicuro che i ragazzi continueranno ad allenarsi scrupolosamente per presentarsi pronti all’importante appuntamento”.
(Mario Lo Presti)