Presso il Palazzetto dello Sport “Luciano Abramo” di Catania si è svolta la fase regionale di Coppa Italia, valida per la qualificazione alla fase nazionale. L’organizzazione, impeccabile, è stata curata dal Comitato Regionale; a tal proposito, il Responsabile dell’Area Agonistica Gianrosario Valenti tiene a sottolineare che “non è stato solamente suo il merito della buona riuscita della manifestazione, in quanto qualsiasi decisione presa, viene approvata, preventivamente, da tutto il Comitato. Se, poi, in qualità di Responsabile dell’Area Agonistica, durante un qualsiasi torneo, mi compete un maggiore impegno, è lo stesso ruolo che me lo impone”.

-Eri il Responsabile Covid della manifestazione: è filato tutto liscio?

“Malgrado le ristrettezze legate alla pandemia - continua Valenti -non ho dovuto faticare più di tanto, per svariati motivi. Per prima cosa voglio ringraziare lo staff, che ha collaborato egregiamente: parlo di Pierpaolo Liberto, Fabio Andaloro e Corrado Romeo. A questo bisogna aggiungere la grande armonia e professionalità riscontrata in tutti i partecipanti e la perfetta organizzazione da parte del corpo arbitrale, composto dal Giudice Arbitro Massimo Napoli, che si è avvalso della collaborazione di Fredrik Galeano, Walter Lo Piano e Gaetano Savoca, che ha coordinato alla perfezione la programmazione dei vari incontri”.

-Nella passata edizione avevi evidenziato l’esiguità di squadre partecipanti: quest’anno le cose sono andate decisamente meglio…

“Hanno preso parte alla manifestazione ben 37 squadre; la numerosa partecipazione è stata agevolata dal nuovo “format” che, inizialmente, proprio per la particolare situazione in cui ci troviamo, prevedeva l’effettuazione di mini-concentramenti: quasi una sorta di “fase provinciale allargata”. Un plauso è da attribuire a tutte le società, che hanno evidenziato un grande amore ed attaccamento verso il nostro sport. Ci sono state squadre che, nell’ultima fase, si sono sobbarcate trasferte non indifferenti ed un ringraziamento, indistintamente, voglio estendere a tutte le compagini, senza tralasciarne nessuna. Non è stato facile, da parte nostra, riuscire ad organizzare il tutto, anche per la difficoltà di trovare, in diversi casi, palestre disponibili. Spesso, abbiamo dovuto fare i salti mortali nel tentativo di evitare lunghe trasferte, ma la soddisfazione di riuscirci quasi sempre è stata tanta. La mancanza dell’attività a squadre e, quindi, il desiderio di cimentarsi in una competizione, ha fatto il resto”.

-Ci sono state partite spettacolari?

“Il livello di gioco è stato medio-alto; diversi atleti non erano da C2 e vedere giocatori di terza categoria affrontarsi a viso aperto, ha fatto sì che i valori tecnici siano stati nettamente superiori rispetto alla scorsa edizione. Del resto, non poteva essere altrimenti, vista la presenza di atleti come Daniele Spagnolo, Francesco Messa, Gianluca e Gabriele Puglisi, tanto per citarne alcuni. Insomma, sorprese non ce ne sono state e la finale è stata raggiunta dall’Ausonia Enna e dallo Sport Club Etna, dimostratisi le squadre più attrezzate”.

Entrando nel vivo della gara, una semifinale si è disputata fra la l’Ausonia Enna (Francesco Messa, Giuseppe e Daniele Spagnolo ed il Circolo Etneo “A” (Alessio Gaetano Grimaldi, Antonio Massimo Sena e Carlo Maria Giannino’). L’ha nettamente spuntata, per 3-0, la squadra ennese, accreditata con la testa di serie numero uno; l’altra semifinale ha visto di fronte l’Amaro Monte Polizo (Antonino Gandolfo, Alessandro Amato, Angelo Gerardi) e lo Sport Club Etna (Gianluca e Gabriele Puglisi, Gabriele Rapisarda). Anche in questo caso non ci sono state sorprese: si è aggiudicato l’incontro lo Sport Club Etna per 3-1. Come era prevedibile, dati gli organici a disposizione, la finale fra Ausonia Enna e Sport Club Etna è stata di ottimo livello. Il successo è andato all’Ausonia Enna, che ha avuto la meglio per 3-1 e rappresenterà la Sicilia nella finale prevista a Terni.

Ci è sembrato opportuno sentire telefonicamente il presidente dell’Ausonia Enna, Luigi Grimaldi, per conoscere le sue sensazioni dopo il successo.

-In base al vostro organico eravate i superfavoriti….

“La classifica individuale degli atleti, nel suo complesso, diceva questo, ma lo Sport Club Etna, con in testa i fratelli Puglisi, non era certo complesso da sottovalutare. Penso che la differenza si sia notata, soprattutto, nel numero tre della squadra, che non ha favorito i nostri avversari. La finale è stata di buon livello, ma ritengo che, complessivamente, i nostri abbiano vinto meritatamente”.

-Rappresenterete la nostra Regione nell’ultimo atto della manifestazione: con quali prospettive?

Daniele Spagnolo è in continua crescita, Francesco Messa dice sempre la sua; inoltre, prima della fase finale, contiamo di recuperare Simone Costanzo, in modo che il tecnico Vasil Hristozov possa disporre di una squadra più equilibrata. Molto dipenderà dalle formazioni che schiereranno le altre regioni; certamente, se si presenteranno seconda categoria o, comunque, atleti posizionati nelle prime quaranta posizioni del ranking, sarà molto dura andare avanti, ma sono fiducioso che ci impegneremo al massimo delle nostre possibilità, per dar lustro alla Sicilia”.

 

(Mario Lo Presti)

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