In vista degli imminenti campionati italiani individuali paralimpici di Cadelbosco di Sopra del 20-23 maggio, recentemente si sono svolti degli stage a Palermo, Buseto Palizzolo, Gela, Riposto e Catania. Per saperne di più abbiamo interpellato l’attivissimo Referente Tecnico Regionale Marzia Bucca, il centro propulsore di tutto il movimento che, come al solito, in modo esaustivo, è intervenuta sull’argomento.

“Le realtà sono variegate ed il lavoro è stato differenziato in base alle diverse tipologie degli utenti - afferma Bucca. Dopo una prima fase di riscaldamento, si è eseguito qualche schema standard provando a lungo, ad esempio, l’allenamento del “servizio” per gli atleti che, seppur dotati di buona tecnica, ne fossero deficitari, proprio per cercare di eliminare, per quanto possibile, tale carenza.  In particolare, nella preparazione si sono provati degli schemi di partita in previsione di una competizione”.

-Sono stati impegnati ben 45 atleti e 23 incaricati in qualità di Responsabili Tecnici, Tecnici e Sparring, il che testimonia, ancora una volta, che il movimento paralimpico è contagioso e continua a diffondersi a macchia d’olio in tutta la Regione 

“Il movimento in questi ultimi due anni è cresciuto in maniera esponenziale, non solo in quantità, ma anche in qualità. Bisogna considerare che i 45 atleti che hanno preso parte agli stage sono quelli che parteciperanno ai campionati italiani, ma ce ne sono tanti altri che non sono stati convocati per problemi legati al Covid o perché non intendono prendere parte all’importante passerella nazionale. Il nostro settore continua ad essere alla ribalta in campo nazionale; basta pensare che nella classe 11, dove risultano 26 iscritti, soltanto due sono gli atleti di società al di fuori della nostra Regione”.

-L’incremento è merito del Comitato Regionale che, sin dall’inizio, ha creduto nel movimento paralimpico investendo notevoli risorse economiche 

“Sono coadiuvata dal Vice Referente Tecnico, Carlo Pandolfini e da Giovanni La Mattina, in qualità di Consigliere Regionale del settore, ed è una squadra che ha nella compattezza il suo punto di forza. Il Consiglio Regionale sposa le nostre proposte con grande fiducia ed entusiasmo. Il gruppo è coeso e marcia verso la stessa direzione: non c’è mai una lamentela, anzi c’è la massima collaborazione fra tutte le società, che si mettono a disposizione per superare qualsiasi tipo di difficoltà. Un esempio su tutti: il raduno che si è svolto a Buseto Palizzolo doveva effettuarsi a Marsala, ma per problemi relativi all’impianto sarebbe dovuto saltare. Si sono messi a disposizione gli amici di Buseto, che hanno permesso lo svolgimento dello stage: se non è collaborazione questa…. Insomma, il nostro movimento è un fiore all’occhiello: continuiamo ad essere leadership in ambito nazionale, anche grazie alla grande armonia instauratasi all’interno del settore”.

-Il progetto di inclusione scolastica “Tennistavolo Oltre Plus”, avviato già da qualche anno in tutta Italia ha riscosso enorme successo. La pandemia ha bloccato tutto?

“Nel 2019-2020 avevamo già i protocolli firmati, ma il progetto è stato interrotto e non è stato mai portato a termine. Quest’anno la FITET è ripartita alla grande, anche se con un budget più ristretto. La Sicilia è un esempio: sono stati in 15 gli Istituti Scolastici (cinque a Palermo e Catania, quattro nel trapanese ed uno a Siracusa) che hanno aderito e lo stanno portando a termine, coinvolgendo tutti i tecnici locali. Il 3 maggio ci sarà una conferenza nazionale “in remoto” dove saranno presenti, fra l’altro, il Coordinatore Regionale di Educazione Fisica e Sportiva prof. Giovanni Caramazza ed i referenti tecnici; inoltre, per sottolineare l’importanza del progetto, è per noi una grandissima soddisfazione avere come “testimonial”, l’atleta Lorenzo Vincenzo Licitra del Circolo Etneo.

 -Nei campionati italiani a squadre siamo presenti con ottimi risultati. Le prospettive per ottenere delle buone performance ai prossimi campionati italiani ci sono tutte. Ti senti di formulare dei pronostici?

“Francamente, ma solo per scaramanzia, non mi sento di farne, ma le premesse ci sono tutte per far bene. C’è stata l’evidente crescita tecnica di tanti atleti, vedi Marco Capilli (Circolo Etneo) o Armeli Moccia Giuseppe (Radiosa), che si aggiungono a tanti altri candidati a piazzamenti di prestigio. Sono convinta che riusciremo a raggiungere diversi podi e, a livello societario, sicuramente la Sicilia primeggerà nella classifica generale”.

 

(Mario Lo Presti)

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