Le società Radiosa e Circolo Etneo disputeranno il concentramento per conseguire la serie B femminile. A Palermo, presso l’impianto dell’ASD Radiosa - Pensionato San Saverio - si è disputato il concentramento di serie C femminile che, di fatto, ha inaugurato la stagione dei campionati a squadre regionali. Era prevista la partecipazione di otto società che, però si sono ridotte a sei per le rinunce della Vigaro Siracusa e della GETEA T.T. Gela.

Sono stati formati due gironi: del primo raggruppamento hanno fatto parte la Radiosa “Medical leader la sanitaria”, il Circolo Etneo”Pink” ed il Mediterraneo Buseto -TP “Alfra”; nel secondo girone sono state collocate le compagini del Buseto “Imp. EI. Barone”, del T.T. Himera G. Randazzo “Cascino” e della Blue Stars Acireale. Solamente le prime due squadre di ogni girone sarebbero state ammesse alla fase successiva, affrontandosi in semifinali incrociate e le vincenti avrebbero partecipato al concentramento per la promozione in serie B.

Il raggruppamento “A” ha visto il piazzamento, ai primi due posti, della Radiosa “Medical leader la sanitaria” e del Circolo Etneo “Pink” (secondo per differenza punti); il girone “B” ha registrato il passaggio alla fase successiva del T.T. Buseto “Imp. E.I. Barone” e dell’Himera G. Randazzo “Cascino”. Sono state due semifinali dall’esito non certo scontato: nella prima, si sono affrontate la Radiosa “Medical leader la sanitaria” e l’Himera G. Randazzo “Cascino” con il successo, per 3-1, della squadra palermitana, ma le avversarie hanno lottato con grande caparbietà prima di soccombere. Nella seconda semifinale lotta incertissima, che ha visto opposte le squadre del T.T. Buseto “Imp. EI. Barone” e del Circolo Etneo “Pink”; la partita si è conclusa in parità (2-2), ma l’obbiettivo di qualificarsi al concentramento per la promozione in serie B è stato conseguito dal Circolo Etneo “Pink” per migliore differenza set. Solo per designare la squadra femminile campione regionale 2021 è stata effettuata la finalissima fra le due squadre qualificate: ad avere la meglio è stata la Radiosa “Medical leader la sanitaria” che si è imposta per 3-1 su atlete avversarie mai dome.

Della direzione arbitrale si sono occupati Walter Lo Piano e Salvatore Guttuso, che si sono divisi i compiti, comportandosi egregiamente. Il Responsabile COVID della manifestazione è stato Stefano Fiumarelli, che non ha avuto nessun problema nel far rispettare le normative inerenti al protocollo anti COVID-19.
PresentI alla manifestazione anche il responsabile dell'area agonistica regionale Gianrosario Valenti e il consigliere provinciale Baldassare Alessio Dragna.

 

Abbiamo raccolto le impressioni di Giovanni la Mattina, che, oltre ad essere Consigliere Regionale in quota Dirigente, è anche il presidente dell’ASD Radiosa.

“La nostra affermazione è stata una grande soddisfazione per svariati motivi - afferma La Mattina. Come prima cosa, perché è la prima volta che presentiamo una squadra femminile, poi, non dimentichiamoci che siamo stati l’unica compagine a schierare un’atleta diversamente abile (Noemi Borgognone) insieme ad una normodotata (Sabrina Montalto). Delle qualità di Noemi eravamo consapevoli in quanto erano state evidenziate in più occasioni; Sabrina, alla sua prima esperienza in competizioni ufficiali, ci ha stupito veramente. Pur avendo iniziato da poco tempo, ha dimostrato di saperci fare con la racchetta in mano: ha appena 19 anni ed è una ragazza seria, pacata, con tanta voglia di migliorarsi ulteriormente. Ripeto che il successo è stata una gratificazione non indifferente anche per i tecnici Marzia Bucca e Giuseppe Moccia Armeli, che hanno seguito da vicino le nostre atlete”.

-Ci sono stati incontri tirati e non certo scontati nel risultato

“Lo spettacolo non è mancato di certo. Diverse partite sono state incerte sino all’ultimo e tanti incontri sono terminati sul filo di lana. Ad esempio, la gara di semifinale fra il Buseto ed il Circolo Etneo ha registrato il successo di Antonina Scalabrino (Buseto) su Delia Failla (Circolo Etneo), ma solo al quinto set con gli ultimi tre parziali 13-15/14-12/15-13, che la dicono lunga sull’incertezza dell’incontro. La stessa partita vinta da Maria Agosta (Mediterraneo Buseto) sulla nostra Borgognone è stata tiratissima e si è conclusa ai vantaggi del quinto set, ma ci sono stati altri incontri dall’esito dubbio e proprio per questo motivo ancora più avvincenti”.

-Il Tennistavolo femminile non è solo rappresentato dall’Astra, dall’Ausonia Enna, dal Vigaro Siracusa…

“Ho potuto constatare che stanno venendo fuori tante nuove realtà. Non parlo solo della nostra squadra, ma penso anche all’Himera G. Randazzo che ha schierato Martina Caronna ed Anna Albanese (insieme non superano i 19 anni), con un futuro roseo in grado di regalare tante soddisfazioni al dinamico presidente Antonino Militello. È da tenere in grande considerazione il Circolo Etneo, che ha presentato Delia e Francesca Failla e, in particolare, un’atleta come Francesca Aparo, davvero di livello superiore. Il Buseto “Imp. E.I. Barone” con Antonina Scalabrino e Vita Barone è una squadra insidiosa e ben assortita; lo stesso dicasi per il Mediterraneo Buseto, che con Maria Agosta, Sandra Montanti, Giuseppa Di Grazia e Barnaba Fallucca dispone di un organico assai esperto. Generose si sono dimostrate anche le ragazze del Blue Stars Acireale che, con Alessia Sapienza e Maria Concetta Finocchiaro, ce l’hanno messa tutta per non sfigurare”.

-Con quali prospettive vi presenterete all’appuntamento per approdare in serie B?

“Le prospettive sono tante: le ragazze sono molto cariche e si stanno impegnando parecchio durante gli allenamenti. Non sarà facile raggiungere la serie B, anche per la presenza di squadre blasonate, ma sarebbe molto bello riuscire nell’intento. Come società stiamo facendo un lavoro non indifferente e, a qualsiasi livello, gli sforzi vengono ripagati. Abbiamo conosciuto la Montalto, che è rimasta imbattuta per tutto l’arco della manifestazione, effettuando degli stage a scuola. Ed è solo questa la via da seguire per rinnovare il nostro sport. Insieme a Marzia Bucca e a Michele Aprile facciamo enormi sacrifici che, però, non ci pesano più di tanto perché amiamo questo sport e lo portiamo avanti, per far sì che Palermo possa primeggiare, non solo a livello regionale, ma si faccia valere anche in campo nazionale”.

 

(Mario Lo Presti)

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