Siamo ancora all’inizio, ma sussistono tutti i presupposti per poter affermare che il campionato di B2 maschile sarà incerto sino alla fine, perché sono diverse le squadre che possono aspirare al salto di categoria ed è accesa la lotta per la permanenza.

Per approfondire l’argomento ne parliamo con i responsabili delle società siciliane inserite nel girone M di B2.

Iniziamo la passerella con l’attuale capolista, la Top Spin Messina Allianz Assiconsult (Danilo Faso, Piero Briuglia, Claudio Rampello, Gianluca Zaccone) e colpiamo nel segno in quanto riusciamo a contattare, prima dell’inizio degli allenamenti, Wang Hong Liang, il tecnico di lungo corso, ormai un’istituzione della società.

È vero che ci troviamo in testa e per alcuni potremmo fare un pensierino per la promozione -dice Liang-, ma l’obiettivo di vincere il campionato non ci interessa: abbiamo già una squadra in B1 e non c’è ancora nulla di definito. Basta pensare che abbiamo superato solo per 5-4 sia il Circolo Etneo, sia il Vittoria, ancora a secco di punti. Fra l’altro, nel corso del campionato, probabilmente all’inizio del girone di ritorno, Danilo Faso, come è giusto che sia, salirà in B1 e, quindi, ci verrà a mancare la sua tripletta, che per ora ci ha garantito di vincere tante partite complicate”. 

Lorenzo Girone (per gli amici semplicemente Renzo) funge da capitano della Pongistica Messina (Stefano Caprì, Gianluca Amato, Girone) e a pieno titolo, visto che già dalla stagione 2016-2017 difende i colori della società con indiscussa bravura e serietà.

“Non è più la squadra dello scorso anno, quando siamo stati fino all’ultimo in lotta per la promozione -precisa Girone-: non fanno parte della nostra squadra Marcello Arcigli ed Andrea Pillera, che avevano una percentuale di rendimento molto elevata. In questa stagione disponiamo, comunque, di un buon organico, con cui miriamo ad una tranquilla salvezza che speriamo arrivi in tempi brevi; qualora dovessimo raggiungerla molto presto, non lasceremmo nulla di intentato: questo è poco ma sicuro. C’è un detto che, nel nostro caso, calza a pennello: l’appetito vien mangiando”. 

Quando pensi di contattare Pierpaolo Liberto, responsabile del Circolo Etneo (Isaac Grixti, Andrea Giudice, Claudio D’Amico, Edoardo Filippo Curcio), sai già di aver fatto bingo, e per svariati motivi: intanto per la sua pacatezza, poi, perché non occorre rincorrerlo, in quanto rispetta gli appuntamenti telefonici prefissati e per finire (considerazione non certo ininfluente) è ormai un profondo conoscitore del Tennistavolo a livello di regolamenti, visto che per tanti anni è stato responsabile dell’area agonistica regionale.

“Il campionato è molto livellato-afferma Liberto-. Siamo ancora all’inizio e la classifica è cortissima: nessuna squadra è sicura di essere a pieno titolo la più forte del lotto, né tantomeno di mantenere la categoria. Certamente la Top Spin Messina con Faso ha la garanzia dei tre punti al 90%: quindi, la squadra messinese ha qualcosina in più rispetto alle altre compagini, ma è anche vero, come sembra scontato, che quanto prima il piccolo talento dovrebbe salire di categoria; di conseguenza, tanti equilibri cambierebbero, rendendo il campionato ancora più incerto. Quest’anno saranno tre le squadre destinate a retrocedere: il nostro obiettivo (senza troppo sbilanciarsi) è quello di agguantare il quinto posto, che ci garantirebbe la salvezza. Ogni partita ha la sua storia e tutto può succedere: se poi dovesse arrivare qualcosa in più, sarebbe tanto di guadagnato. Ci sta dando una mano non indifferente Grixti, il giovane atleta maltese, molto utile nell’economia della squadra che, nel complesso, è molto equilibrata. Anche se uno dei nostri risulta in giornata negativa, spesso gli altri riescono a sopperire con la forza del gruppo e questo è un dato confortante”.

Massimo Dipietro è il “factotum” dell’Eos Enna (Massimo Cavallaro, Francesco Paolo Alongi, Gabriele Puglisi): organizza a 360 gradi tutta l’attività della sua società, cercando nel contempo di far crescere il vivaio giovanile che fa perno sul figlio Riccardo, che sta conseguendo risultati di rilievo a testimonianza di una innegabile crescita pongistica.

“Abbiamo già affrontato Top Spin Messina e Circolo Etneo, che credo siano le maggiori candidate alla promozione- sostiene Dipietro-. Con entrambe siamo stati nettamente sconfitti per 5-1, anche se tanti incontri si sono conclusi al quinto set, ma hanno dimostrato, unitamente alla Pongistica Messina, di essere di una spanna superiore alle altre squadre del girone. Certamente, se Faso dovesse andare in B1, sarebbero soprattutto la Pongistica Messina e, in secondo luogo, il Circolo Etneo ad avere le maggiori possibilità di vincere il campionato. Per quanto riguarda il capitolo salvezza, non c’è una grande differenza di valori, per cui sarà un campionato da giocare sino all’ultimo. Però sono convinto che i nostri ragazzi hanno buone speranze di evitare la retrocessione: abbiamo già vinto nettamente gli scontri salvezza contro VI.GA.RO. Siracusa e Vittoria e questo ci permette di giocare con maggiore tranquillità e di affrontare con più fiducia i prossimi impegni”.

Daniele Romano è il V. Presidente della VI.GA.RO., che in B2 schiera Steven Barberi, Angelo Bianca, Marco Bordonaro e Romano. Insieme a Fabio Amenta sta facendo un ottimo lavoro con i ragazzini della società, come del resto viene evidenziato dai buoni risultati che i piccoli atleti riescono ad ottenere. Pensiamo funga da responsabile della squadra di B2, ma facciamo un buco nell’acqua. “Sono assorbito dall’impegno con i ragazzini - dice Romano-; all’occorrenza posso dare una mano, ma niente di più. È giusto che segua da vicino i giovani atleti durante le partite di campionato o i vari tornei, e non trovo il tempo per allenarmi. Mi consiglia di contattare Steven Barberi, perché è lui a fungere da capitano.

È di poche parole ma ha le idee precise Barberi.

“Per quanto riguarda la promozione, tutto dipenderà da Faso. Se continuerà a giocare in B2 e non salirà di categoria (come sembrerebbe assodato) non ci sono dubbi: la Top Spin Messina è la principale candidata per la promozione. Se ciò non dovesse verificarsi, anche il discorso relativo alla vittoria finale in campionato sarebbe messo in discussione e si potrebbero inserire squadre come la Pongistica Messina o il Circolo Etneo. Il nostro obiettivo non può che essere la salvezza. È vero che la classifica è corta, ma per vari motivi (infortuni e impegni di lavoro) non ci troviamo mai in formazione completa e questo costituisce un grave handicap. Noi ce la metteremo tutta e lotteremo sino alla fine ma, considerando che saranno tre le squadre destinate a scendere di categoria, la salvezza, obiettivamente, appare un traguardo molto difficile da raggiungere”.

Con Giancarlo D’Izzia, presidente e responsabile del T.T. Vittoria 1999 (Sky Blue), formato da Alberto Iurato, Davide Chiofalo, Davide Sironi e Salvatore Sortino, ci conosciamo da una vita. L’ho sempre ammirato non solo per l’impegno e la passione con cui si getta a capofitto nel mondo del tennistavolo, ma anche per la grande serietà e schiettezza che lo contraddistinguono. Con D’Izzia non ci sono mezzi termini: ha le idee ben chiare sia per il vertice che per i bassifondi della classifica.

“Anche se siamo solo all’inizio -asserisce-, mi sembra che la graduatoria si stia già delineando con precisione: Top Spin Messina e Pongistica Messina sono le più attrezzate per vincere il campionato. Comunque, tenendo conto del fatto che Faso, dato quasi scontato, giocherà in B1, ritengo che la Pongistica Messina abbia l’organico più compatto e risulti la squadra favorita per il successo finale. Il discorso sulla retrocessione ci investe direttamente: quella nostra è inevitabile, ma era nei programmi. Ho ritenuto che la C1 sarebbe stato di livello basso ed ho preferito che i miei atleti facessero un’esperienza diversa. Sapevamo che il campionato di B2 sarebbe stato molto impegnativo e che l’inesperienza si paga, ma sono contento della scelta, anche se ci bastoneranno. Vedo poi a forte rischio di retrocessione VI.GA.RO. Siracusa e una, fra Eos Enna e Sportenjoy, anche se ritengo che la squadra palermitana sia in grado di risalire la china”.

Scambiare due parole con Luciano Curatolo, Vice Presidente dello Sportenjoy Palermo (Salvatore Cillaroto, Antonino La Torre, Giuseppe Bono, Fabrizio Salerno, Curatolo) è sempre piacevole; spesso ne approfittiamo per fare una panoramica veloce anche sugli altri campionati e i suoi giudizi non sono mai fuori luogo. Lo indicavo come responsabile della squadra, ma l’inizio del suo discorso mi coglie alla sprovvista.

“Non sono io il timoniere della squadra, perché siamo tutti degli “irresponsabili” - dice Curatolo- accennando mezza risata. Forse potrà sembrare strano, ma a differenza di altre società, non pensiamo alla salvezza, ma solamente a divertirci. Del resto, abbiamo rinunciato al titolo di B1 e giochiamo tutti, effettuando una regolare turnazione. Indipendentemente dai nostri obiettivi, dall’età e dagli acciacchi che cominciano a pesare, è ovvio che non scendiamo in campo con il proposito di perdere, ma per rendere la vita difficile a chiunque”.

Vedendo i componenti della squadra e la grinta da lottatori che caratterizza atleti come lo stesso Curatolo, Bono e La Torre, non ci vuole molto per capire che sarà difficile domarli.

La cordialità non è certo una prerogativa che difetta in Cristian Modica, Presidente e responsabile della Modica Don Alibrandi (Benedetto Moltisanti, Mario Savoca, Michele Blanco, Modica). Partendo dalle serie inferiori, è riuscito a creare una bella realtà che, pian piano, si è incrementata sempre più con la collaborazione di appassionati dirigenti e di quella “vecchia volpe” che risponde al nome di Michele Blanco.

“La promozione, secondo il mio parere -dice Modica- è un argomento che riguarda esclusivamente le squadre del Top Spin Messina e Pongistica Messina che, senza mezzi termini, sono le più forti. Il fatto che in questa stagione siano previste tre retrocessioni è una scelta che penalizza le piccole società. Il nostro obiettivo, in maniera dichiarata, è quello di mantenere la categoria e per riuscirci bisogna evitare di compiere passi falsi. Mi preme sottolineare due cose: intanto, dopo due anni difficili per i problemi relativi alla pandemia, trovare un sano spirito di competizione è bello e poi, con le squadre inserite nel nostro girone, si è instaurata una grande amicizia e questo ci fa avvicinare in modo diverso alle gare di campionato. Per noi è importante, al termine della partita, raggiungere un clima di distensione e, proprio per questo motivo, facciamo in modo che le squadre che disputano le partite a Modica ricevano la massima accoglienza”.

 

(Mario Lo Presti)

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