Il settore arbitrale siciliano gode di buona salute e si avvale di nuovi GAP
- Pubblicato: 03 Agosto 2022
Come al solito, essendo entrambi degli appassionati, prima di parlare del settore arbitrale con il FAR regionale nonché maestro di tennis Raffaele D’Ambrogio, non potevamo che iniziare la discussione conversando su Sinner, Musetti, Zeppieri e altri giovani all’orizzonte, come Nardi, che rappresentano il futuro della FIT.
Dopo questa doverosa premessa, siamo entrati nel merito.
“Recentemente a Messina (era presente, in qualità di esaminatore, il Componente della Commissione Nazionale Arbitrale Pietro De Pinto che ha usufruito della mia collaborazione - dice D’Ambrogio), si sono svolti gli esami per il passaggio di livello da AGA a GAP: Gabriella Baldi, Francesco Basile, Walter Lo Piano, Domenico Aruta e Stefano Cappuccio (che però sarà inquadrato da GAP in Umbria) hanno superato brillantemente la prova”.
-Il corpo arbitrale in Sicilia gode di buona salute…
“Il nostro è un settore che ci invidiano tutti, formato dal G.A.I. Francesco Nuzzo, dall’A.I. Giuseppe Vargetto, dai GAN Raffaele D’Ambrogio, Massimo Napoli, Salvatore Palermo, Alessandro Manicotto, Alessandro Vargetto, dal GAR Carolina Carrolo, e dai GAP Fredrik Galeano, Walter Lo Piano, Angelo Elia, Domenico Aruta, Gabriella Baldi, Francesco Basile e dagli A.G.A. Gaetano Savoca, Pierpaolo Liberto, Federica Faraone, Alessandra Cesareo, Alberto Di Rosa, Elena Rozanova, Salvatore Guttuso, Claudio Amato, Francesco Gandolfo, Giovanni La Mattina e Dario Incamicia. La nostra è l’unica regione che cerca di garantire, per quanto possibile, la presenza degli AGA in diversi incontri dei campionati regionali, mandandoli ad arbitrare anche in serie D2. I più meritevoli, visto il loro ottimo comportamento nella scorsa stagione anche quando sono stati impegnati durante i tornei e campionati nazionali, continueranno ad essere designati per le partite di serie B2”.
-Obiettivi da raggiungere?
“Ad inizio settembre sarà programmato un Corso per incrementare il numero degli Operatori al computer per la “Gestione Gare” nel corso dello svolgimento di tornei. Poi sarà mio compito quello di far diventare GAP qualche altro AGA, in modo da elevare il livello qualitativo del nostro settore. Inoltre sono già pervenute un paio di richieste per intraprendere la carriera arbitrale. Non appena raggiungeremo un numero soddisfacente di istanze, non ci tireremo certo indietro per organizzare dei corsi, nel tentativo di incrementare ulteriormente il corpo arbitrale, che è uno dei tanti obiettivi che si prefigge il Comitato Regionale”.
(Mario Lo Presti)