È arduo trovare appellativi appropriati per descrivere le imprese di Danilo Faso
- Pubblicato: 04 Marzo 2023
Non ci sono definizioni appropriate per descrivere le imprese pongistiche del dodicenne Danilo Faso, tesserato con la Top Spin Messina e facente parte della nazionale giovanile. Il piccolo, ma già grande fenomeno, quando partecipa ad un torneo internazionale non lascia scampo agli avversari. Per lui non esistono antagonisti insuperabili, visto che le sue indubbie qualità lo portano a spiccare in ogni manifestazione a cui prende parte.
L’ultimo successo è quello riportato nel WTT Youth Contender Vila Real, dove fra gli Under 15 Danilo, guidato dal tecnico della nazionale Emmanuele Delsante, con atleti di due e anche tre anni più grandi, ha letteralmente sbaragliato il campo dei partecipanti con grande autorità. Il giovane talento, facendo seguito ai cinque successi internazionali riportati in ambito Under 11 e 13, ha fatto centro anche fra gli Under 15, dopo la terza piazza ottenuta a Lenz a gennaio del corrente anno.
Raggiungiamo telefonicamente papà Marco che, come al solito, in maniera obiettiva è pronto a parlare di Danilo.
-La scelta di trasferirvi in Francia sta risultando vincente
«È indubbiamente positivo - afferma - che Montpellier, il centro dove si allena con una ventina di ragazzi, non sia una fabbrica di campioni, ma un luogo in cui si svolge un allenamento molto vario con tanto divertimento abbinato ad una grande professionalità. Il tutto è inframmezzato dalle ore scolastiche, in modo che la giornata trascorra velocemente. Danilo non è assillato da me e Yuliya, anche se è inutile negare che, anche a tavola, l’argomento “tennistavolo” la faccia da padrone, ma siamo gratificati dal fatto che Danilo riesca a conciliare splendidamente studio e sport».
-La tenuta mentale di Danilo, anche e soprattutto considerando la sua giovanissima età, è notevole
«Ha una “testa incredibile”; tutti la reputano come il suo punto di forza, non solo per riuscire a trovare la concentrazione in maniera ottimale, ma perché vede il gioco e il tavolo come pochi, non si allontana ed è aggressivo: insomma è un “animale da punto”».
-Tu e Yuliya state con i piedi per terra e non vi sbilanciate più di tanto, ma il suo futuro pongistico è assai roseo
«Diciamo che è sulla strada giusta, ma le frenate e i rischi sono dietro l’angolo ed è importante fare le scelte appropriate. Abbiamo imboccato l’autostrada: per andare sino in fondo, bisogna stare sempre sul chi vive, cercando di non sbagliare».
-Il gioco di Danilo è altamente spettacolare
«Certamente non subisce il gioco degli avversari. Nelle sue partite imprime un ritmo molto veloce e fa dell’aggressività un’arma spesso vincente».
-I prossimi impegni?
“Martedì saremo a Singapore (io sarò presente come tecnico della federazione) per uno stage dell’ITTF e, in contemporanea, si svolgerà un torneo a cui prenderanno parte i migliori del mondo: questo è l’imminente impegno che l’attende».
-Credo che la Top Spin Messina, con in testa il presidente Giuseppe Quartuccio, cercherà di non farsi scappare un atleta di sicuro avvenire
«Anche se per la prossima stagione agonistica non è stato ufficializzato niente di preciso, da entrambe le parti c’è la volontà di proseguire il rapporto. Danilo è forte, anche se non spetta a me dirlo. Vedremo se riuscirà a trovare spazio nella serie A1 della Top Spin Messina, che si sta rinforzando ulteriormente. Qualora non fosse possibile, potrebbe andare in prestito a qualche squadra di A2, ma ripeto che sussistono tutti i presupposti per continuare con la squadra messinese».
-Mi sembra che il tennistavolo in famiglia abbia ulteriori possibilità di crescita…
«Diciamo che oltre a me, Yuliya e Danilo, ci sono buone premesse per mia figlia Milena, di appena sette anni, che ha già vinto due tornei in Francia: la prima impostazione, come è successo con Danilo, gliela sta dando Yuliya: se son rose fioriranno…».
Che Danilo sia un ragazzo più maturo rispetto ai suoi coetanei è dimostrato dal fatto che a tavola, come dice papà Marco, “si parla sì di tennistavolo ma anche di politica, di musica e di tutti gli avvenimenti di particolare rilevanza”.
Visto che con il papà è in viaggio anche Danilo, approfittiamo dell’occasione per cogliere qualche sua breve considerazione.
«Quando scendo in campo - dice Danilo - non penso agli avversari o ad un’eventuale differenza di età, ma solo a concentrarmi per giocare nel migliore dei modi. Non so quali risultati potrò raggiungere, ma spero di arrivare il più lontano possibile».
(Mario Lo Presti)