Centrare ancora una volta la finale scudetto era l’obiettivo che si prefiggeva la Top Spin Messina WatchesTogether contro il T.T. Norbello nella semifinale playoff, disputata in gara “secca” nella palestra di Villa Dante. Grazie alla seconda posizione ottenuta al termine della regular season di serie A1, al cospetto degli avversari, terzi in graduatoria, erano due su tre i risultati utili a disposizione della squadra del presidente Giuseppe Quartuccio

L’obiettivo è stato raggiunto, visto che la gara si è conclusa sul 3-3, con due punti ottenuti da Matteo Mutti, apparso in grandi condizioni, sul portoghese Ferreira De Carvalho per 3-0 (11-8/11-8/11-5) e quello, decisivo ai fini della qualificazione per la finale, su Marco Antonio Cappuccio superato in tre parziali per 11-5/13-11/13-11. Fra la prima e la seconda vittoria di Mutti c’è l’incontro vinto da Joao Monteiro sempre su Cappuccio per 11-4/11-6/11-6.

La Top Spin Messina WatchesTogether ha schierato Joao Monteiro, Marco Rech Daldosso, Leonardo e Matteo Mutti, guidati in panchina dal tecnico Wang Hong Liang validamente assistito da Marcello Puglisi, mentre il T.T. Norbello si è presentato con Ferreira De Carvalho, Gaston Alto e Marco Antonio Cappuccio. La direzione arbitrale della gara è stata affidata a Giuseppe Vargetto e Carolina Carrolo, che non hanno avuto alcun problema nel dirigere un match in cui i colpi spettacolari non sono di certo mancati, considerando il livello degli interpreti, ma soprattutto il fair play l’ha fatta da padrone, visto che non c’è stata nessuna intemperanza nel corso di tutto l’incontro.

Uno dei protagonisti in positivo della semifinale è stato Matteo Mutti, che ha giocato alla grande.

-Contro il T.T. Norbello, nelle due gare della regular season non avevi incontrato De Carvalho, avversario da prendere con le pinze: te la sei cavata alla grande

«Già due stagioni addietro, quando giocavo a Milano e De Carvalho era nelle fila della Marcozzi Cagliari, avevo avuto modo di affrontarlo ed ero riuscito a prevalere - dice Mutti. Mi trovo bene con il suo tipo di gioco: tira molto forte con il dritto, anche se riesco a gestirlo con una certa tranquillità, ma si deve stare molto attenti a non sbagliare tatticamente. Comunque, è stato importante affrontarlo nel primo incontro, credo che questa sia stata una mossa vincente».

-Gli avversari hanno confermato di essere ostici

«Sono pienamente d’accordo. Sapevamo di affrontare una squadra tosta: De Carvalho e Alto sono atleti di ottimo livello e Gaston è, come si suol dire, un giocatore scomodo; lo stesso Cappuccio è in grande ascesa ed ha dimostrato di essere pericoloso».

-Il punto contro Cappuccio è stato determinante per avere la certezza di disputare la finale…

«È sempre bello ottenere il punto decisivo ed è senz’altro una grande soddisfazione. Ero teso per l’importanza che rivestiva la gara e dovevo superare un po’ di pressione, ma sto imparando a gestire con successo questi momenti e a rimanere “nel pezzo”, tenendo alta la concentrazione per tutto l’arco della gara ed è stato fondamentale. Basta un attimo di deconcentrazione e qualsiasi incontro, anche quello che sembra avviato verso i giusti binari, si può riaprire in maniera pericolosa».

Appare soddisfatto il presidente della Top Spin Messina Giuseppe Quartuccio.

-Il Norbello si è rivelato una formazione di spessore…

«Sapevamo che avremmo affrontato una squadra molto forte - afferma Quartuccio - e non è stata una passeggiata: tutt’altro. Il Norbello ha ottenuto la possibilità di prendere parte ai playoff con pieno merito e lo ha ampiamente dimostrato. In formazione tipo, con Cappuccio e i due atleti stranieri De Carvalho e Alto, è molto competitivo».

-Il primo punto conquistato da Matteo ha aperto la strada verso il successo

«Direi che è stato determinante non solo perché è servito ad allentare la pressione, ma anche perché, considerato che Leo ha perso il secondo incontro, se ci fossimo trovati sul 2-0 in loro favore, le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa».

-La Top Spin Messina è una squadra a cui non difetta la compattezza

«Il nostro è un gruppo molto unito e i ragazzi danno sempre il massimo. Questa è una grossa qualità, perché permette alla squadra di sopperire alle manchevolezze, anche quando qualcuno non è in giornata di grazia e stenta a trovare le giuste misure».

-Già la testa è al Carrara

«Sicuramente le precedenti partite hanno testimoniato un grande equilibrio, anche se ci è andata male; obiettivamente, il Carrara parte favorito. Vincere non è impossibile, ma ci sarà bisogno di una prestazione pressoché perfetta e anche la componente “fortuna” potrebbe svolgere un ruolo determinante».

-Il 1° maggio nella gara di andata della finale scudetto, a Villa Dante, speri in un caloroso tifo

«Faremo di tutto per riempire la palestra; mi auguro veramente che ci sia una grande cornice di pubblico che potrebbe essere, come si dice in gergo calcistico, il dodicesimo uomo in campo. Partire con il piede giusto nella gara di andata contro il Carrara, ci darebbe la spinta per affrontare nel migliore dei modi anche il ritorno».

 

(Mario Lo Presti)

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