Era un risultato diverso quello che la Top Spin Messina WatchesTogether si sarebbe aspettata dalla gara di andata della finale scudetto; certamente non il 4-2, punteggio con il quale l’Apuania Carrara ha espugnato Villa Dante, mettendo una seria ipoteca sul tricolore.

La direzione arbitrale è stata affidata a Massimo De Giorgi e Giuseppe Giamaglia, giudici arbitri della sezione pugliese. Presenti, oltre ai massimi vertici regionali, con in testa il Presidente Regionale Giuseppe Gamuzza, Carlo Pandolfini, Gianrosario Valenti e Michele Giardina, anche il Vice Presidente Federale Paolo Puglisi in rappresentanza della FITET nazionale e, come è ovvio, il Consigliere Federale Giorgio Quartuccio, recentemente in prima linea su Rai 1, durante la trasmissione “Linea Verde Life” di sabato scorso. Il fondatore della Top Spin Messina ne ha approfittato per ripercorrere brevemente la storia della società. Quartuccio ha fra l’altro specificato, nell’arco della trasmissione, che “solo una grande passione può portare a determinati risultati”.

La Top Spin Messina, guidata in panchina dal tecnico Wang Hong Liang, assistito da Marcello Puglisi e dal team manager Roberto Gullo, si è presentata all’importante appuntamento con la sua migliore formazione, composta da Leonardo e Matteo Mutti, Joao Monteiro e Marco Rech Daldosso. Dopo le iniziali sconfitte, entrambe per 3-0, di Matteo e Leonardo Mutti, rispettivamente con Andrej Gacina e Tomislav Pucar, ci ha pensato Monteiro, in serata di grazia, a riaprire la gara, grazie al suo successo per 3-2 su Mihai Bobocica. Sul 2-1 per i toscani è ancora M. Mutti a soccombere nettamente contro Pucar per 3-0. Torna in cattedra Monteiro, che con una prestazione a dir poco sontuosa, si libera per 3-1 (11-4/11-4/3-11/11-8) del fortissimo Gacina, riaprendo per la Top Spin Messina la possibilità di agguantare almeno il pareggio. 

Le speranze del pari erano affidate al campione italiano L. Mutti, che contro Bobocica, recentemente sconfitto nella finale degli assoluti per il tricolore, pur lottando generosamente, non riusciva a ripetersi, perdendo in quattro parziali, due dei quali ai vantaggi (9-11/12-10/12-14/6-11).

Brillante protagonista di una serata non proprio fortunata è stato l’asso portoghese Monteiro, che abbiamo intervistato prima del suo rientro in Portogallo.

-Non solo Bobocica, ma anche un top player come Gacina si è dovuto arrendere

«Dopo 4 stagioni, quella di Villa Dante era la mia ultima apparizione con la maglia della Top Spin Messina e volevo terminare bene, perché la società messinese mi ha regalato tante soddisfazioni». 

-Insomma, volevi lasciare il segno…

«Penso siano stati quattro anni in cui ho dimostrato il mio valore e credo che la società sia rimasta contenta per quello che sono riuscito ad esprimere».

-Alla fine il pubblico ti ha applaudito in modo caloroso

«Ho provato una forte emozione nel sentire la vicinanza del pubblico, che ha evidenziato un grande affetto nei miei confronti. Nel corso di queste stagioni ho avvertito l’apprezzamento di tutti e sono contento per le amicizie che mi sono creato. Non posso che parlare bene di una società importante, formata da persone con un “cuore grande”».

-Malgrado la sconfitta c’è ancora il ritorno

«Indubbiamente la sconfitta casalinga ci preannuncia una sfida ancora più difficile, ma faremo di tutto per vincere e giocarci tutto nella “bella”: non sarà facile, ma ci proveremo».

Il Presidente della Top Spin Messina, Giuseppe Quartuccio, malgrado la sconfitta non demorde.

«Vincere sarebbe stato importante per incutere un po’ di pressione al Carrara - precisa Quartuccio. Dopo gli splendidi successi di Joao, francamente speravo di agguantare il pari, ma le cose non sono andate per il verso giusto».

-Monteiro ha giocato ad altissimi livelli…

«Nel corso di questi anni Joao si è sempre dimostrato un serio professionista e contro il Carrara si è superato vincendo Gacina, con cui spesso aveva sfiorato il successo senza riuscire nell’impresa. Per Joao è stata l’ultima partita, a Villa Dante, davanti ai propri tifosi e voleva lasciare un buon ricordo: penso ci sia riuscito alla grande».

-Malgrado il giorno festivo il pubblico ha risposto presente

“C’erano almeno 200 persone, che non hanno fatto mancare il loro caloroso sostegno ai nostri ragazzi. Fra gli spettatori anche la presenza di tante donne ed è davvero positivo l’essere riusciti a farle appassionare al tennistavolo».

-Il 14 maggio, nella gara di ritorno, tenterete l’impresa?

«È certo che non partiremo già rassegnati alla sconfitta, e faremo il possibile per arrivare alla “bella”. Non sarà facile, perché gli avversari sono di altissima caratura e sicuramente non abbiamo le stesse possibilità del Carrara. Per vincere si devono creare tante condizioni favorevoli, i ragazzi devono giocare al meglio delle loro possibilità e non bisogna dimenticarci del “fattore fortuna”, che è sempre in agguato ed è una componente da non trascurare. Sarà una vera e propria impresa, quella che dovremo compiere: se non ci riusciremo, sportivamente daremo la mano agli avversari, che avranno dimostrato di meritare lo scudetto».

 

(Mario Lo Presti)

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