Sono 186 gli atleti iscritti in singolare e 67 i doppi che prenderanno parte ai Campionati Italiani Paralimpici, organizzati dalla FITET in collaborazione con il Comune di Messina, con il patrocinio dell'assessorato Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, e che si disputeranno nello splendido scenario offerto dal PalaRescifina di Messina dal 18 al 21 maggio.

«Sono numeri rilevanti, che evidenziano la vitalità del settore a cui la FITET tiene in particolar modo, e che vedranno ai nastri di partenza dei campionati italiani, fra l’altro, diversi atleti in carrozzina» - afferma il V. Presidente Federale Paolo Puglisi - a cui abbiamo chiesto la sua opinione sulla importante rassegna iridata.

-È una location di richiamo, il PalaRescifina…

«Dopo l’aprile del 2009 è la seconda volta che i campionati italiani si svolgeranno in Sicilia e sempre nel bellissimo impianto del PalaRescifina, che si addice a manifestazioni di grande risonanza. Oltre ai 16 tavoli previsti, ne saranno predisposti altri 12, in una palestra annessa al Palazzetto, che serviranno per la fase di riscaldamento degli atleti.  È stata una direttiva del Consiglio Federale quella di dislocare in tutto il territorio i campionati italiani: gli assoluti si sono disputati a Cagliari, i paralimpici avranno luogo a Messina e quelli Master, di 4a, 5a e 6a categoria si svolgeranno a Riccione».  

-Nell’occasione cala il sipario anche sui playoff di A - gruppo 11 - e di A/1 - classi 1-5 e gruppo - 6-10

«Tutte le squadre che parteciperanno ai playoff si presenteranno al completo, il che significa che si potrà assistere a gare spettacolari, in considerazione del livello alto dei protagonisti e tutto questo non potrà che conferire ancora più prestigio ai campionati».

-I Campionati Italiani rappresentano una vetrina non indifferente per mettersi in luce

«Indubbiamente sono un evento che riveste particolare importanza non solo dal lato squisitamente sportivo, vista la presenza di atleti di spessore, ma anche perché rappresenta per tanti giovani un’occasione di socialità e di inclusione e mette in luce persone che hanno creduto nei valori dello sport».

(Mario Lo Presti)