Come due anni addietro, il Palasport Play Hall di Riccione è stato la sede dei Campionati Italiani Master 2023, che si sono svolti dal 25 al 28 maggio.

Gli atleti siciliani presenti non sono tornati a mani vuote, visto che hanno ottenuto una medaglia d’oro, una d’argento e due di bronzo, a cui bisogna aggiungere numerosi piazzamenti di prestigio che dimostrano come i nostri pongisti si siano presentati al meglio all’importante rassegna nazionale.

Entriamo nello specifico, iniziando con il riepilogo dei podi.

Dopo la medaglia d’oro conquistata nel doppio 60-65 nella scorsa edizione dei campionati italiani, Antonino La Torre (Sportenjoy) in tandem con Fatai Adeyemo (C.I.A.T.T. Firenze) ripetono l’exploit, dall’alto di una superiorità evidente sin dalle prime battute. Nei quarti ad avere la peggio è il duo formato da Gianpaolo Esposito e Giuseppe Santillo (Circolo Internazionale-San Nicola Caserta) che subiscono una pesante lezione perdendo per 11-4/11-6/11-4. Nel penultimo atto è la volta di Bruno Esposito e Alessandro Ciceri (Giovanni Castello-Arengario Monza) che cedono per 11-4/11-9/11-8 contro il bravo Adeyemo ben supportato da La Torre, apparso in ottima forma. In finale i vincitori della categoria affrontano Francesco Cosci e Alberico Gualfetti (Lib. T.T. Siena) che riescono nell’impresa di vincere un primo rocambolesco set per 11-9; dopo, La Torre e Adeyemo ingranano la marcia giusta e si impongono nei successivi tre parziali per 11-3/11-4/11-5, archiviando la pratica. 

Dal sing. 75-80 è arrivata una magnifica medaglia d’argento per merito di Roberto Garretto (Lib. L. Sturzo Caltagirone). L’aria di Riccione fa bene al portacolori della Lib. L. Sturzo, dal momento che due anni fa, sempre nello stesso Palazzetto, era salito sul gradino più alto del podio. Nella corrente edizione, dopo aver vinto a mani basse il girone contro Donato Radice (T.T. Asola) e Gilberto Rollino (T.T. Biella), il n. 1 del seeding Garretto nei quarti ha affrontato Luigi Cremasco (A.I.C.S. Sestese), che si è arreso in tre parziali per 11-4/11-9/11-9. Nel penultimo atto l’atleta della Lib. L. Sturzo Caltagirone, dimostrando una eccelsa preparazione fisica, ha superato Gianni Garuti (Fortitudo T.T.) in cinque set per 11-7/7-11/5-11/11-6/11-5. Nella finale fra Garretto e Mario Agarinis (Rangers San Rocco) lo spettacolo non è mancato: alla fine, dopo una gara intensissima conclusasi al quinto game, l’ha spuntata di stretta misura l’atleta del Friuli Venezia Giulia con il punteggio di 12-10/11-4/6-11/8-11/11-9.

Splendida cavalcata di Marcello Arcigli (Pongistica Messina) nel sing. 50-60, la categoria più numerosa con ben 140 partecipanti: l’atleta della società messinese è salito sul terzo gradino del podio. Accreditato con la testa di serie n. 4, nei primi 16, si è sbarazzato di Giorgio Conte (A.I.C.S. Sestese) in quattro set per 11-5/9-11/12-10/11-5 e, nei quarti, è stato il giustiziere di Benedetto Moltisanti, il valido rappresentante del T.T. Modica, superato per 11-5/11-2/7-11/11-3. In semifinale Arcigli si è trovato di fronte il duro scoglio rappresentato da Marco Prosperini (Torre del Greco), testa di serie n. 1: pur lottando con grande generosità, l’atleta della Pongistica Messina non è riuscito ad arginare il gioco assai redditizio del suo avversario, che ha vinto per 11-5/11-3/11-9.

Michele Giardina (Lib. Zaccagnini) non ha intenzione di dire stop ai suoi successi, ma anzi di incrementare il bottino delle sue medaglie. Già nel doppio insieme a Michele Tangorra, a partire dalla stagione 2007/2008, aveva conquistato sei medaglie. Nella corrente edizione dei campionati ha ottenuto la medaglia di bronzo nel doppio misto 65-70, aumentando il malloppo dei podi (sono ora 12) raggiunti con Sonia Milic (Krozek Kras): in semifinale, prima dell’atto conclusivo, il collaudato tandem è stato sconfitto in quattro set, per 11-8/13-15/10-12/8-11, da Roberto Tessari e Susanna Caimi (Nerviano T.T.-T.T. Saronno), che poi si sono aggiudicati il titolo. 

Nel contesto delle buone prestazioni offerte dagli altri atleti siciliani, un capitolo a parte spetta a Raimondo Alecci, che non ha minimamente sfigurato nel sing. 40-50. L’atleta del T.T. Olimpicus ha lottato come un leone sin dal girone di appartenenza, che ha superato come secondo, in seguito alla vittoria su Mauro Valentino (Pol. Bagnolese) per 3-0 e alla sconfitta (onorevole) subita ad opera della testa di serie n. 1 e vincitore della categoria Romualdo Manna (Cus Torino), impostosi per 3-1. Nella fase eliminatoria Alecci è stato sconfitto nei sedicesimi da Daniele Mesaroli (Villazzano) in quattro set per 2-11/11-9/11-4/11-7. 

Hanno sfiorato il podio, visto che hanno raggiunto i quarti di finale:

nel sing. 50-60 Benedetto Moltisanti (T.T. Modica); 

nel doppio maschile 70-75 Ermenegildo Mollica e Roberto Garretto (T.T. Robur Noto “Corrado Iacono”-Lib. L. Sturzo Caltagirone), che subiscono l’alt ad opera di Paolo Bonardi e Alberto Pelizzola (T.T. Urania-Milano Sport), che si sono imposti in quattro set per 11-7/20-18/9-11/11-3;

nel doppio maschile 65-70 il tandem formato da Michele Giardina e Michele Tangorra (Lib. Zaccagnini-Ennio Cristofaro). Negli ottavi l’affiatato tandem, che nella passata edizione dei campionati era salito sul terzo gradino del podio, si è sbarazzato in tre set per 11-8/11-6/11-8 di Pietro Mololese ed Emanuele Mitolo (Ennio Cristoforo); prima del penultimo atto la corsa di Giardina e Tangorra si è fermata contro Andrea Caprini ed Alberto Guarneiro (San Giorgio Limito-T.T. Saronno), che hanno avuto la meglio per 11-6/11-7/11-9.

Gli ottavi di finale sono stati raggiunti:

nel sing. 50-60 da Carlo Larini (Pongistica Messina), sconfitto da Marco Prosperini (Torre del Greco) e da Claudio D’Amico (Lib. Zaccagnini), eliminato nel derby siciliano da Benedetto Moltisanti (T.T. Modica); 

nel sing. 60-65 da Antonino La Torre (Sportenjoy), superato da Alessandro Ciceri (Arengario Monza); 

nel sing. 65-70 da Michele Giardina (Lib. Zaccagnini), fermato da Luigino De Lorenzi (Q4 Padova).

Nei sedicesimi del sing. 70-75 si è piazzato Ermenegildo Mollica (T.T. Robur “C. Iacono”), stoppato da Michele Tangorra (Ennio Cristofaro); 

nel sing. 60-65 Michele Blanco (T.T. Modica) è stato eliminato da Maurizio Stefanelli (Pulcini).

Ci è sembrato giusto raccogliere le brevi impressioni dei medagliati.

Antonino La Torre analizza con grande obiettività i risultati ottenuti.

«Mi accontento di quello che sono riuscito ad ottenere in singolare - precisa La Torre. Ho superato abbastanza agevolmente il girone e, negli ottavi, sono stato fermato da Ciceri dopo una gara assai tirata. Comunque al massimo avrei potuto raggiungere i quarti, perché nel turno successivo mi sarebbe capitato Fatai… Per quanto riguarda il doppio, giocare con Fatai è indubbiamente un grande vantaggio: la sua presenza ti dà molta sicurezza e gli stessi avversari appaiono intimoriti. Penso di cavarmela discretamente come “doppista”: mi sono allenato bene durante la stagione disputando un buon campionato di C1, culminato con la promozione. In finale i nostri avversari non erano degli sprovveduti, visto che sono riusciti ad estromettere dalla corsa all’oro le teste di serie n. 2 Tinelli e Testiera, il che dimostra le loro indubbie qualità. Parteciperò in doppio con Fatai sia ai prossimi campionati mondiali che agli italiani, dove spero di andare avanti il più possibile anche perché …non c’è due senza tre».

Roberto Garretto appare giustamente su di giri per la conquista della medaglia d’argento.

«Due anni addietro avevo conquistato la medaglia d’oro; nella scorsa edizione dei campionati non ero andato oltre i quarti di finale, per cui occupare il secondo posto del podio è una gratificazione non di poco conto - afferma Garretto. Non mi posso lamentare di certo: Agarinis è un atleta dal gioco “rognoso” ed ho perso solo al quinto set e in maniera risicata. Non posso negare un po’ di rammarico per la mancata conquista della medaglia dal colore più pregiato, visto che sia nella stagione 2011/2012 che nel 2018/2019, ero riuscito ad avere la meglio su Agarinis. Il mio obiettivo è di riuscire a fare qualcosa di buono anche nella prossima edizione dei campionati e, considerato che i mondiali si svolgeranno a Roma, perché non partecipare? Le gambe ancora girano e fin quando “tengono” posso sperare in qualche risultato apprezzabile». 

Analizza con estrema precisione la sua prestazione Marcello Arcigli, presentatosi in ottima forma all’importante appuntamento.

«È sempre bello salire sul podio - puntualizza l’atleta della Pongistica Messina. Il livello era alto: c’erano tanti seconda categoria e io, in questo momento, non lo sono. Inoltre ritengo di essere stato sconfitto dal più bravo, che ha un trascorso come prima categoria. Sono contento di essere uscito bene da una situazione di difficoltà con Conte che, sull’1-1, vinceva 9-3 nel terzo set, ma sono riuscito a riprendere in mano le redini del gioco e a rimontare. Sono abbastanza contento della mia prestazione e spero che sia un buon viatico per risalire le classifiche individuali e posizionarmi in un livello più consono». 

A mani vuote Michele Giardina non poteva rimanere, anche se stavolta si è accontentato (si fa per dire) di una sola medaglia.

«Non mi ritengo per niente soddisfatto di come sono andate le cose - dice Giardina. Ho conquistato una sola medaglia di bronzo nel doppio misto (è incontentabile) e ne ho sfiorato un’altra nel doppio maschile: diciamo che speravo in qualcosa di meglio. Nel singolare, dopo essere andato bene nel girone e nel primo turno del tabellone, ho perso negli ottavi in tre set, anche se combattuti, con De Lorenzi; la verità è che, dopo quattro partite, non sono riuscito a recuperare: il mio avversario aveva una puntinata ed ero costretto ad attaccare anche per accorciare gli scambi. Nel tennistavolo, anche se “il braccio cammina da solo” ci vogliono le gambe e, se non c’è una adeguata preparazione fisica, il binomio non funziona. Nel doppio misto dei prossimi campionati italiani di quarta categoria con Federica Interlandi potremmo salire sul podio: le speranze ci sono tutte. In ogni caso, sicuramente disputeremo un buon torneo».

(Mario Lo Presti)

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