Le scuole di Tennistavolo costituiscono un’occasione di crescita sia perché si esegue attività motoria e sportiva ma anche, e questo è un fattore di assoluta rilevanza, perché la stessa attività è portata avanti da persone competenti.

Recentemente, nell’ambito del programma federale “Scuole di Tennistavolo”, avviato anni addietro dal Settore Tecnico Nazionale che continua ad ottenere un grande successo, si sono svolti, della durata di due giorni ciascuno, coordinati da Marcello Puglisi inviato come tecnico dalla FITET nazionale, dapprima uno stage a Caltanissetta, nella palestra della locale società e, successivamente, un altro a Catania nella sede del Circolo Etneo e, nel pomeriggio del secondo giorno, a Valverde nella palestra del T.T. Olimpicus.

A Caltanissetta i ragazzi partecipanti sono stati Andrea Pisa, Simone Giacone, Rodolfo Sollami, Andrea La Corte, Carlo Bennardo, Aurora Stagnitto, Andrea Zagarella, Sofia Ambra, Daniele Imprescia, Angelo Macaluso, Marco Frattallone. Presenti anche i dirigenti del T.T. Caltanissetta Giuseppe Sollami e Tullio Miccichè.

Invece nei due giorni di stage svolti a Catania-Valverde hanno partecipato per il Circolo Etneo, Roberto Lo Turco, Andrea Ferrara e Michele Rosolia, per il T.T. Olimpicus Dario Catania, Federica Amato, Giuliano Lo Faro, Cristiano Calderaro, per il Cisd L’Incontro Francesco Mattacola, Andrea Panarello, Jonathan Di Muni, per il Piedimonte Etneo Simone Leotta, per la Pongistica Catania Dario Zhou.  Con Marcello Puglisi hanno collaborato nelle sedute pomeridiane in qualità di tecnici Giuseppe Amato e Corrado Romeo e nelle sedute mattutine tenutesi allo Stadio Cibali,  che hanno visto impegnati Simone Leotta e Roberto Lo Turco, il tecnico Fabio Andaloro. Presenti come tecnici societari Raimondo Alecci e Carlo Pandolfini e come dirigente societario Vincenzo Polizzi.

«Ai due stage hanno partecipato ragazzi dagli 11 ai 16/17 anni - dice il tecnico Puglisi. Durante le quattro sessioni di allenamento si è svolto il solito programma, curando molto la preparazione atletica dei ragazzi. Al riguardo c’è tanto da lavorare, soprattutto a Caltanissetta, dove manca un supporto tecnico, ma la volontà di migliorare e il grande entusiasmo che hanno dimostrato i ragazzi è di buon auspicio. Naturalmente a Caltanissetta, fatta eccezione per un paio di atleti, in particolare per Giacone, che si è già messo in mostra in diversi tornei e con cui si è potuto effettuare un lavoro più specifico, i presenti sono stati suddivisi in vari gruppetti, per farli esercitare sulla tecnica di base. 

A Catania invece il livello era più omogeneo: si nota la presenza di tecnici che lavorano costantemente sui giovani; con qualcuno di loro si è potuto svolgere un allenamento completo, basato sulla tattica e sugli schemi da eseguire durante le partite. Un bravo lo devo estendere a tutti, perché sia a Caltanissetta che a Catania e Valverde, malgrado il clima fosse torrido, i ragazzi hanno cercato di dare il meglio. In futuro le cose dovrebbero migliorare ulteriormente, in quanto l’intento è di effettuare, in tutte le scuole di tennistavolo, un intervento tecnico costante e i benefici non tarderanno ad arrivare. Il programma federale “Scuole di Tennistavolo” svolge un ruolo importante nella crescita pongistica dei ragazzi e l’intenzione della federazione nazionale, avallata dal Comitato Regionale Sicilia che punta tanto sul settore giovanile, è proprio quella di appoggiare e favorire quanto più possibile il movimento».

 

(Mario Lo Presti)

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