Ausonia Enna, Germaine Lecocq “Amaro Monte Polizo” e Città di Siracusa saranno le squadre siciliane che prenderanno parte al campionato nazionale di B1 - Girone E-. Nello stesso raggruppamento sono incluse società campane e pugliesi e precisamente: il Power Tech CSI TT Cava, il Circolo Tennistavolo Molfetta, il TT Torre del Greco, Fiaccola “A” Castellana Grotte e il TT Galleria Mugnano-FC Congressi.

Prima dell’inizio del campionato, previsto per i giorni 7 e 8 ottobre, abbiamo interpellato i responsabili dei sodalizi siciliani per conoscere le loro opinioni.

Dopo la B1 nella stagione 2019/2020, l’Ausonia Enna è stata presente per due anni consecutivi in A2 e, nell’ultimo campionato, ha partecipato alla serie B1, confermandosi una società di rilievo anche in ambito maschile: ne parliamo con il presidente Pietro Spagnolo.

«Sono pochi in Sicilia i giocatori di una certa levatura per disputare un campionato come la B1 - afferma Spagnolo. Le difficoltà, quindi, non mancano, in quanto si devono reperire atleti fuori regione con un notevole esborso economico».

-Della formazione dello scorso anno sono stati confermati Francesco Messa (utilissimo anche in fase organizzativa) e Simone Costanzo: con quali atleti verrà completata la squadra?

«Si tratta di ragazzi molto bravi: ad entrambi devo dire un grazie di cuore perché “ci hanno messo l’anima”, insieme al maltese Gabriel Grixti e ad Alessandro Amato: sono riusciti a superare difficoltà di non poco conto (non ultima la penalizzazione di tre punti), raggiungendo in extremis la salvezza. Purtroppo Amato vuole prendersi una pausa nel prossimo campionato: anche se a malincuore, non possiamo che rispettare la sua decisione. Ci sarà il rientro del giovane Lorenzo Lo Verso, che due stagioni addietro faceva parte della nostra società: anche nello scorso campionato, nelle fila del Mazzola, si è reso protagonista di una buona stagione, registrando una percentuale di rendimento che ha sfiorato il 53%. Insomma il ritorno di Lo Verso è assai gradito: è un ragazzo di qualità, molto volitivo e ce la mette tutta in ogni occasione per ben figurare. Non è l’unica “rentrée”, dal momento che è stato ingaggiato il bulgaro Konstantin Parapanov, grazie soprattutto all’impegno profuso da Luigi Giummulè, Segretario e Direttore Sportivo della società; stiamo parlando di un atleta assai valido, che tanti anni fa ha giocato ad Enna lasciando un ottimo ricordo. Sicuramente il suo apporto e il bagaglio di esperienza acquisito in tanti anni di tennistavolo saranno fondamentali. Speriamo ancora di trovare un altro giocatore che possa incrementare l’organico, perché l’organizzazione del campionato è alquanto complessa. Nostra intenzione è quella di accorpare degli incontri limitando, per quanto possibile, le spese».

-Quali squadre ti sembrano più attrezzate per il salto di categoria e che risultati sperate di raggiungere?

«Secondo la mia modesta opinione ritengo che non esistano squadre cuscinetto, perché ogni squadra si sta adoperando per allestire organici di tutto rispetto. Credo che Molfetta e Città di Siracusa abbiano le carte in regola per disputare un campionato di vertice. Per quanto ci riguarda bisogna stare con i piedi per terra. Il nostro obiettivo è di conquistare la salvezza in modo più tranquillo rispetto allo scorso campionato. I ragazzi, però, vorrebbero provare a regalarci risultati ancora più gratificanti, che noi accetteremmo molto volentieri…».

Francesco Gandolfo, promotore di ogni iniziativa della Germaine Lecocq, dice che «dopo il bel campionato disputato in serie B2, era doveroso inoltrare alla Federazione domanda di ripescaggio, per premiare i ragazzi. Fra l’altro, prendendo in esame i diversi gironi, fra tutte le seconde squadre classificate eravamo in ottima posizione con buone possibilità di essere ripescati: anche per questo abbiamo deciso di scegliere questa strada e ci è andata bene. Un problema da risolvere al più presto sarà quello della palestra. A gennaio il Libero Consorzio Comunale effettuerà lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno l’Istituto Professionale “F. Cosentino” (dove fino ad ora svolgiamo la nostra attività). Nel frattempo, speriamo di trovare una soluzione e di risolvere una questione che si presenta davvero spinosa. Il nostro sogno sarebbe quello di cercare fondi per poter creare una scuola di tennistavolo con i tavoli fissi: insomma, una struttura tutta nostra, senza bisogno di elemosinare».

-Nell’arco di due stagioni un doppio salto di categoria dalla serie C1 alla B1…

«Non possiamo che ritenerci soddisfatti per quanto stiamo ottenendo. È merito dei ragazzi che si stanno impegnando dando il massimo in ogni occasione».

-Per affrontare un campionato irto di insidie come quello della B1 occorrerà una migliore organizzazione…

«Proprio per questo motivo stiamo strutturando la società in maniera adeguata, cercando di affidare gli svariati compiti ad altri elementi. Tutto ciò considerando che è mia intenzione sganciarmi un po’ dalle diverse incombenze che dovevo assumermi e mi assorbivano moltissimo. Uno dei compiti di mio figlio Antonino, ad esempio, sarà quello di occuparsi dei tesseramenti: Alessandro Amato avrà l’incarico di interessarsi dei progetti, e così via».

-L’organico fino alla scorsa stagione è stato formato da Pasquale Titone, Alessandro Guttuso e Alessandro Amato. Pensate di rinforzarvi?

«I ragazzi sono stati davvero fantastici, ma un campionato impegnativo come la B1 presuppone un ulteriore sforzo con l’innesto di un atleta di spessore. Abbiamo almeno tre contatti con giocatori dell’Unione Europea e speriamo di chiudere al più presto la trattativa. Sarebbe un grossissimo successo mantenere la serie, anche perché in tanti hanno allestito dei veri squadroni. Se riusciremo nell’intento, nella stagione 2024/2025 cercheremo di essere ancora più competitivi».

Dopo un anno sabbatico in ambito nazionale, visto che nella scorsa stagione il Città di Siracusa ha disputato solamente il campionato di C2 regionale, la squadra siracusana torna alla ribalta con l’ambizioso presidente Salvo Aliotta.

-Avete colto al volo l’opportunità offerta dalla VI.GA.RO. Siracusa che rinunciava al campionato di B1…

«Ero già in contatto con diverse società - precisa Aliotta -perché era mia intenzione rilevare un titolo di B1. Poi, dal momento che non è stato difficile trovare punti di incontro con il presidente Giuseppe Gamuzza, è stata una logica conseguenza raggiungere l’intesa per subentrare nel titolo della VI.GA.RO: abbiamo unito le forze e condividiamo la stessa palestra (quella dell’Istituto Comprensivo “S. Raiti”) e penso che sia stata una scelta che possa soddisfare entrambe le parti».

-L’organico è formato da atleti di ottimo livello

«Salvo Ganci, nell’ultima stagione alla VI.GA.RO, e Manuel Moncada, in forza al Salento Lecce, sono stati protagonisti in B2 di esaltanti campionati; si tratta di due graditi ritorni nella mia società: entrambi garantiscono un alto rendimento. A loro bisogna aggiungere il bulgaro Petar Vassilev, da due stagioni in Italia e vincitore di due campionati consecutivi con il Santa Tecla Nulvi: dapprima in B2 e nella scorsa stagione in B1. Stiamo parlando di un atleta molto valido e credo che la sua presenza sarà importante per un ulteriore salto di qualità».

-I vostri obiettivi?

«Puntiamo senza mezzi termini alla serie A2 e ci proveremo con tutte le nostre forze. Cercheremo, entro la fine del mese, di chiudere la trattativa con un quarto atleta, in maniera da affrontare il campionato con maggiore tranquillità, cercando di sopperire eventualmente a qualche défaillance, che potrebbe verificarsi nel corso del campionato. Questa stagione deve servire da trampolino di lancio per puntare poi, nell’anno agonistico 2024/2025, ad un campionato di vertice anche in A2. Chiaramente dovremo guardarci dal Cava e dal Mugnano, che sono squadre toste, che dispongono di forti atleti, e non sono assolutamente da sottovalutare. Bisogna tenere conto di un altro fattore che non è di secondaria importanza: per vincere i campionati, oltre ai valori che si esprimono in campo, bisogna aggiungere anche un pizzico di fortuna, il che non guasta mai».

 

(Mario Lo Presti)

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