Il Torneo Open di Messina non ha deluso le aspettative
- Pubblicato: 06 Maggio 2024
Nel weekend a Messina, nella palestra di Villa Dante, organizzato dalla società Emoticon, si è disputato il torneo Open m. di 4a-5a-6a cat. e il doppio m. di 4a- 5a-6acat.
Lo staff arbitrale, composto dal G. A. effettivo Raffaele D’Ambrogio, dal G.A. supplente Giuseppe Vargetto e dai Coordinatori Francesco Basile, Carolina Carrolo ed Enrica Amagliani, ha lavorato in stretta collaborazione con il Responsabile dell’area agonistica regionale Gianrosario Valenti in qualità di Competition manager e con il Responsabile organizzativo dell’attività sportiva del Comitato Regionale Carlo Pandolfini.
Sia sabato che domenica, prima dell’inizio delle gare, su disposizione del Presidente Regionale della FITET Giuseppe Gamuzza, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Marco Ciampa, recentemente scomparso, già coordinatore regionale dell’attività sportiva del C.S.I. e facente parte dei quadri arbitrali della FITET.
Ai nastri di partenza ben 139 atleti appartenenti a 42 società; oltre alle associazioni sportive siciliane, hanno preso parte al torneo il T.T. Maurizio Lembo Monopoli (Puglia) e la Pol. Galaxy, Atlantide, il T.T. Castrovillari, il T.T. Montalto Uffugo, il T.T. Piscopio, lo Spezzano Albanese e il T.T. Nuova Luzzi (la più numerosa con 13 atleti), tutte società calabresi.
Il sing. di 6a categoria è stata la prima gara in programma.
Tre delle prime quattro teste di serie, nell’ordine l’italo brasiliano Fucci Hugo Lopes (T.T. Nuova Luzzi-n.1), Daniele Agazio Famà (T.T. Spezzano Albanese-n.2) e Andrea Raciti (Belpasso T.T.-n.4) hanno raggiunto la fase finale insieme a Felice Messina (T.T. Piscopio-n.15). È stato Lopes ad aggiudicarsi il successo: in finale ha superato il quattordicenne Famà in cinque parziali per 6-11/11-1/11-5/7-11/11-6. Questo il percorso del vincitore prima dell’ultimo atto: negli ottavi Lopes non ha avuto problemi nel superare in tre set, per 11-3/11-7/11-5, Vincenzo Inzillo (Atlantide) e ha continuato spedita la sua marcia anche nei quarti con Valerio Giordano (Pongistica Messina), sconfitto per 11-6/11-7/11-2. Per il vincitore della categoria il primo vero ostacolo è stato rappresentato da Raciti, (che ha disputato un buon torneo ed è stato autore di una prestazione notevole contro il forte atleta italo brasiliano) che si è arreso in quattro parziali per 6-11/11-6/10-12/6-11. Messina è stato bloccato nel penultimo atto da Famà, impostosi in quattro set per 11-1/5-11/12-10/11-7.
Nella finale per il 3°-4° posto ha avuto la meglio la sagacia tattica di Raciti, che ha prevalso sul quindicenne Messina per 9-11/11-6/11-1/14-12.
Raggiungono i quarti di finale Giuseppe Emanuele Barraco (T.T. Mediterraneo), il sedicenne Andrea Villa e il quattordicenne Salvatore Martorana (entrambi tesserati con l’Himera G. Randazzo).
Tutti i favoriti, che fra l’altro fanno parte delle nuove generazioni, il che non guasta di certo in uno sport come il nostro dove è importante il ricambio generazionale, raggiungono le fasi finali del torneo di 5a categoria.
Si è aggiudicato il successo il diciassettenne Francesco Scavino (Astra), testa di serie n. 1, confermando le sue ottime doti che lo stanno facendo salire sempre più nel ranking. In finale, dove non sono mancate buone giocate, ha superato in cinque set per 12-14/11-5/11-5/3-11/11-8 il sedicenne Simone Giacone (T.T. Caltanissetta), altro giovane in grande ascesa. Nei sedicesimi Scavino ha sconfitto in tre set per 11-5/11-5/13-11 Massimo Greppi (Pol. Galaxy R. Calabria) e, sempre in tre parziali per 11-6/11-9/13-11, negli ottavi si è sbarazzato di Marco Cantio (Emoticon). Nei primi otto è stata una vera battaglia contro il diciottenne Nicola Mangione (Eos Enna): dopo una gara assai combattuta, Scavino ha superato l’ostacolo vincendo in cinque set per 12-10/11-9/7-11/14-16/13-11. In semifinale è stato Simone Mangione, uno dei gioiellini della società dell’Eos Enna a cercare di… “vendicare” il fratello, ma non è riuscito nell’intento, visto che si è arreso in quattro game per 11-9/8-11/8-11/7-11. Il penultimo turno è raggiunto dal diciassettenne Simone Leotta (T.T. Piedimonte Etneo), altro giovane da tenere particolarmente d’occhio, che viene stoppato da Giacone in cinque parziali per 11-4/11-6/6-11/8-11/12-10.
È Leotta ad aggiudicarsi in tre set per 11-7/11-4/11-6 la finale per il 3°-4° posto su Simone Mangione.
Rocco Ferrari (T.T. Castrovillari), Alessandro Salamone (Pol. Villafrati) e Christian Grillo (T.T. Olimpicus) si piazzano nei primi otto.
Claudio Casà-Alessio Di Falco (Himera G. Randazzo) si sono imposti nel doppio m. 4a-5a-6a cat.: nei quarti di finale si sono sbarazzati in tre game, per 11-5/11-4/12-10, di Davide Lena- Vincenzo Polizzi (Pongistica Catania-Madonna della Salute) e, nel penultimo turno, del tandem composto da Roberto Fundarò-Steven Barberi (Sportenjoy-VI.GA.RO. Siracusa), arresisi in cinque parziali per 11-8/7-11/11-6/6-11/4-11. In finale, contro l’esperta coppia formata da Michele Giardina (che in doppio è avversario particolarmente ostico) e Giuseppe Amato (Lib. Zaccagnini-T.T. Olimpicus) Casà-Di Falco, dopo aver perso i primi due set con un doppio 12-10, non si sono scoraggiati e hanno ripreso in mano le redini del gioco, imponendosi nei successivi tre set per 11-9/11-4/11-6. Nel penultimo turno Giardina-Amato hanno avuto la meglio, in cinque parziali per 6-11/6-11/11-8/11-7/11-9, su Maurizio Maio-Marco Colica (Pol. Galaxy R. Calabria-Atlantide).
Terza piazza per Fundarò-Barberi che superano per 11-6/14-12/11-8 il duo Maio-Colica.
I quarti di finale sono stati raggiunti da Francesco Scavino-Giampiero Sfameni (Astra), Francesco Falsone-Donato Gullì (Pol. Galaxy R. Calabria) e Simone Leotta-Simone Giacone (T.T. Piedimonte Etneo-T.T. Caltanissetta).
Il torneo di maggiore rilevanza, quello riservato al sing. di 4a categoria, ha visto il trionfo della testa di serie n. 1 Steven Barberi (VI.GA.RO. Siracusa), seguito in panchina dal presidente Giuseppe Gamuzza.
Contro il vincitore della categoria, negli ottavi Simone Mangione (Eos Enna), ancora una volta in evidenza, si era portato addirittura in vantaggio per due set ad uno, ma Barberi ha saputo risalire la china riuscendo a ribaltare il punteggio in proprio favore per 7-11/11-5/9-11/11-6/13-11. Nei primi otto, contro il bravo Simone Leotta (T.T. Piedimonte Etneo), l’atleta del VI.GA.RO. ha la meglio in tre set per 11-9/11-9/11-5. Nel penultimo turno Giuseppe Spagnolo (Ausonia Enna) strappa il primo set a Barberi per 11-8: ma è solo un fuoco di paglia perché, con il punteggio di 11-4/11-5/11-8, il valido rappresentante del VI.GA.RO. chiude i conti in proprio favore. In finale Barberi si trova di fronte Alessio Di Falco (Himera G. Randazzo), n. 3 della categoria, seguito in panchina dal valido tecnico Alessandro Febbraro. Con una gara accorta, senza sbavature e in grande controllo, Barberi si aggiudica con pieno merito il torneo vincendo in tre set per 11-3/13-11/11-6.
La semifinale è raggiunta da Raimondo Alecci (T.T. Olimpicus) che, come al solito, si dimostra avversario assai ostico per tutti: la strada gli viene sbarrata da Di Falco, che vince in quattro set per 5-11/11-2/11-8/11-9.
È Alecci ad aggiudicarsi il terzo posto superando Spagnolo in tre parziali per 11-4/11-3/11-5.
Luca D’Amico (Emoticon), Marco Colica (Atlantide) e Claudio Casà (Himera G. Randazzo) si classificano nei primi otto.
Sono positive le impressioni sul torneo da parte di Antonino Di Pietro che, oltre ad essere Presidente della società Emoticon, riveste anche la carica di Presidente Provinciale della FITET.
“Abbiamo cercato di fare del nostro meglio e penso che siamo riusciti nell’intento, visto che è filato tutto liscio. Ho ricevuto la collaborazione in modo particolare anche da mia moglie, dal maestro Wang Hong Liang e dal Comitato Regionale della FITET il cui apporto, come sempre, è risultato prezioso. Sono rimasto soddisfatto della partecipazione di tanti atleti provenienti dalla Calabria e anche di un rappresentante della Puglia: ci hanno onorato con la loro presenza ed hanno arricchito il torneo dal punto di vista tecnico, dando la possibilità agli atleti siciliani di misurarsi con avversari anche differenti nel tipo di gioco. E’ stato indovinato, in corso d’opera, il cambio di programma del doppio che, anziché svolgersi come preventivato ad eliminazione diretta, è stato disputato con i gironi, dando la possibilità a tutti di giocare più partite. Oltre alle rituali coppe, abbiamo omaggiato gli atleti saliti sul podio con la “Pignolata”, un dolce tipico messinese che è stato molto apprezzato in particolare dagli atleti calabresi. Un’altra considerazione mi sembra doverosa: a confermare la bontà del vivaio siciliano, la presenza di tanti validi giovani atleti che evidenzia lo stato di buona salute del settore”.
(Mario Lo Presti)