Dopo i Campionati Italiani Master, il Palasport Play Hall di Riccione, dall’1 all’8 giugno, è stato sede dei Campionati Italiani di quarta, quinta e sesta categoria. 

All’importante rassegna nazionale non sono mancati Giudici Arbitri siciliani nella veste di Coordinatori e Arbitri di sedia, e precisamente: Giuseppe Vargetto, Carolina Carrolo, Domenico Aruta, Francesco Basile e Angelo Alberto Di Rosa.

Non sono stati solo i “Veterani” a farsi onore a suon di medaglie: dai campionati italiani di quarta, quinta e sesta categoria sono arrivati podi, quasi interamente formati da giovani atleti, a testimoniare la bontà del movimento siciliano e  il buon lavoro svolto dai tecnici societari con il supporto del Comitato Regionale della FITET: in totale sono state conquistate due medaglie d’argento e una di bronzo nei singolari e una medaglia d’argento e una di bronzo nei doppi.

Iniziamo la nostra rassegna rendicontando sugli atleti che hanno conquistato il podio.

E’ d’argento il colore della medaglia conquistata dalla dodicenne Federica Amato (T.T. Olimpicus) nel sing. di quinta categoria.

La validissima atleta, testa di serie n. 9, (seguita in panchina dal  papà e tecnico Giuseppe)  sin dai sedicesimi ha sfoderato, oltre ad innegabili doti tecniche tanta grinta e carattere, sconfiggendo in cinque parziali per 6-11/11-7/6-11/11-8/11-5 Sara Bortoli (Villaggio T.T. Lucca) e negli ottavi, in quattro parziali per 7-11/12-10/11-9/11-6,  Maddalena Rosso (T.T. A4 Verzuolo); nelle prime otto, in quattro set per 12-10/8-11/11-9/11-4, ha avuto la meglio su Alessandra Bazzani (T.T. Brescia) e, in semifinale con Asia Toccaceli (Juvenes), Amato ha saputo raddrizzare una partita che non si era messa sui giusti binari, rimontando da 2-0 e chiudendo in bellezza con questo score: 11-13/8-11/11-6/11-9/11-7. Nell’ultimo atto l’atleta del T.T. Olimpicus ha trovato disco rosso da parte di Isabella Jar (T.T. Torino), testa di serie n. 6, ma non ha certo demeritato: dopo aver perso i primi due set per 11-2/11-7, Amato era riuscita a vincere il terzo game per 11-6 e stava, con una bella rimonta, trascinando l’avversaria al quinto parziale, ma alla fine  Jar è riuscita a chiudere il quarto set in proprio favore per 11-8 aggiudicandosi la medaglia d’oro.

Dal sing. di quinta categoria maschile arrivano una medaglia d’argento da parte di Simone Leotta (T.T. Piedimonte Etneo), attaccante doc, e una di bronzo per merito di Francesco Scavino (Astra), che ha nella difesa da lontano la sua principale caratteristica.

L’atleta del T.T. Piedimonte Etneo, seguito ai bordi del rettangolo di gioco dal tecnico Roberto Vitello, ha iniziato il percorso della fase eliminatoria superando Fabio Firenze (T.T. Aquile Azzurre Milano) per 6-11/11-4/7-11/11-7/11-8; successivamente è stato Cristiano Ferrari (T.T. Marco Polo) a subire i veementi attacchi del giovane atleta siciliano, che si è imposto per 14-12/11-4/11-3. Nei sedicesimi Giorgio Di Michino (T.T. Silver Living) nulla ha potuto contro il grintoso Leotta, che ha avuto la meglio per 11-7/11-7/11-6. Giorgio Borghese (Pol. Trezzano) ha cercato di opporsi negli ottavi al bravo Leotta, ma pur lottando con grande generosità, l’atleta della Pol. Trezzano ha dovuto cedere in cinque set per 7-11/11-7/11-4/6-11/11-7. Nei primi otto Leotta ha sconfitto in tre game per 11-9/11-9/11-8 Mohammed El Aazri (T.T. Cortemaggiore) e, nel penultimo turno, rimontando da 2-0 con il coetaneo Francesco Scavino (Astra), avversario di tante sfide a livello regionale, in una partita davvero entusiasmante, l’atleta del T.T. Piedimonte Etneo si è imposto in cinque parziali per 9-11/8-11/11-9/11-9/11-6. Nell’ultimo atto Leotta si è trovato di fronte Filippo Falcucci (T.T. Firenze), che si è aggiudicato la medaglia d’oro vincendo in tre game per 11-8/11-8/11-9.

Terzo gradino del podio per Francesco Scavino (Astra), che ha ricevuto consigli da bordo campo dal compagno di società e di doppio nonché tecnico, Giampiero Sfameni: nei primi turni ad avere la peggio sono stati nell’ordine, Giacomo Bertaccini (Alfieri di Romagna T.T. Edera), sconfitto per 11-9/11-8/11-7 e Lorenzo Pilla (T.T. Saronno), che ha perso per 11-9/8-11/11-7/11-8. Nei sedicesimi l’atleta del Villa Romanò Nicolò Cattaneo si è arreso in quattro parziali a Scavino con il punteggio di 8-11/11-3/11-9/11-6 e, negli ottavi, in appena tre set per 11-4/11-8/11-3, il forte atleta della società del Presidente Biagio Giunta, ha avuto la meglio su Daniele Montermini (T.T. Trento Bolghera). Nei quarti di finale ad essere sconfitto dalla fitta ragnatela frammista a rapidi attacchi di dritto (caratteristica vincente del validissimo atleta siciliano) è stato Rocco Ferrari (T.T. Castrovillari) con lo score di 11-5/9-11/11-6/11-5. Nella semifinale con Leotta i punti di una certa levatura non sono mancati: ne ha beneficiato lo spettacolo, a tratti davvero entusiasmante.

Due diciassettenni tesserati con le società  del T.T. Piedimonte Etneo e del T.T. Caltanissetta, Simone Leotta e Simone Giacone (quest’ultimo seguito in panchina dal tecnico Raffaele Iacono) sono vice-campioni d’Italia nel doppio maschile di quinta categoria.

I due atleti del Montegrillo, Emanuele Neri e Simone Guerra, nei trentaduesimi, si arrendono in tre set per 11-9/11-7/11-5, alla superiorità evidenziata dai siciliani. Nei sedicesimi Leotta e Giacone eliminano in cinque game, in rimonta, per 8-11/11-6/8-11/12-10/11-8, una coppia particolarmente ostica rappresentata da Sebastiano Riccadonna e Paolo Andreatta (Orat. Perginese). Gli avversari degli ottavi sono Jacopo Galante e Alessandro Rossato (U.S. Sarmeola) che lottano strenuamente, ma devono cedere le armi in cinque game per 7-11/12-10/13-11/7-11/11-9. Nei primi otto Leotta e Giacone si trovano di fronte Luca Brambilla e Pierangelo Ciappina Riboldi (Fortitudo): i rappresentanti della società lombarda iniziano bene, vincendo il primo parziale per 11-8, ma successivamente escono alla ribalta i bravissimi atleti siciliani, che si impongono negli altri tre game per 11-8/11-9/11-7. Nel penultimo turno Giorgio Gritti e Gabriele Viterbo (Florens-Villaggio Sport) possono ben poco contro lo strapotere di Leotta e Giacone e perdono in tre set per 11-9/11-5/11-4. In finale il titolo del doppio è conquistato da Federico Giacobbe e Alessio Preti (T.T. Silver Living), che superano Leotta e Giacone al termine di cinque set per 7-11/11-5/11-6/9-11/7-11, ma ciò non toglie il merito ai giovani atleti siciliani, che sono saliti sul secondo gradino del podio. 

Gli atleti dell’Astra Francesco Scavino e Giampiero Sfameni regalano una grossa soddisfazione al loro Presidente Biagio Giunta, ottenendo la medaglia di bronzo, sempre nel doppio di quinta categoria.

Nei trentaduesimi Salvatore Daidone e Luca Galassi (Fortitudo) hanno avuto la peggio in cinque set per 11-7/11-5/7-11/10-12/11-9, mentre nei sedicesimi ad essere sconfitti dall’affiatato tandem dell’Astra con il punteggio di 11-7/11-7/10-12/11-3, sono stati Matteo Posarelli e Leonardo Ruocco (DLF Viareggio-Apuania Carrara). Scavino e Sfameni, in cinque game per 11-7/9-11/8-11/11-5/11-7 negli ottavi, dimostrando molta compattezza e fiducia nei propri mezzi, si sono liberati di Francesco Amorosino e Adriano VanniMartini (Roma Ping Pong). Nei quarti Andrea e Daniele Montermini (T.T. Trento Bolghera) sono stati eliminati in quattro combattuti parziali  per 13-15/11-9/11-9/11-8. Nel penultimo atto si ferma la corsa dei bravissimi atleti dell’Astra, dapprima in vantaggio e poi  rimontati da Federico Giacobbe e Alessio Preti (T.T. Silver Living), i giustizieri di Leotta e Giacone, con il punteggio di 11-2/10-12/12-10/7-11/3-11.

Di seguito i migliori piazzamenti degli atleti siciliani:

Francesco Lo Passo e Nicolò Catania (Cus Torino-VI.GA.RO. Siracusa) hanno sfiorato il podio nel doppio di quarta categoria. Dapprima nei sessantaquattresimi, in quattro set per 11-7/11-5/7-11/11-5, Lo Passo e Catania hanno avuto ragione di Giuseppe Sebastio e Mattia Delle Donne (T.T. Olimpia Martina-Antoniana T.T. Pescara) e successivamente, nei trentaduesimi di Lorenzo Godio e Gabriele Carà (Villaggio T.T. Lucca-Everping) in cinque parziali per 10-12/12-10/11-9/8-11/11-8. Nei sedicesimi Lo Passo e Catania si sono liberati in tre game, con un triplice 11-9, del tandem composto da Stefano Tomasini e Riccardo Carletti (T.T. Maccheroni) e, negli ottavi, hanno archiviato la pratica in quattro parziali per 4-11/11-7/11-6/12-10 con Mattia Andreatta e Marco Ugolini (T.T. Lavis). I due giovani atleti siciliani (Lo Passo, pur essendo tesserato con il Cus Torino è siracusano doc) sono stati fermati da Giulio Pupillo e Achille Puleo (Cral Dipendenti Comune di Roma-T.T. Academy) che hanno concluso in proprio favore con il punteggio di 11-9/8-11/11-5/11-2 e si sono poi aggiudicati il titolo.

Si fermano agli ottavi:

-nel doppio misto di quarta categoria Riccardo Dipietro e Claudia Bertolini (Eos Enna-T.T. Genova). Essendo teste di serie n. 1, Dipietro e Bertolini hanno usufruito del bye al primo turno; dopo si sono sbarazzati, con un triplice 11-8, di Ludovico Bini e Laura Gusmeroli (T.T. Saronno) e, infine, negli ottavi sono stati eliminati da Erich Schuster (la cui abilità tecnica e la furbizia pongistica sono indiscutibili) ed Evelina Yavorivka (Pol. Besenello-Sport Senza Frontiere Trentino) in quattro set  tirati per 11-8/12-10/9-11/11-8;

-nel singolo femminile di quinta categoria l’undicenne Clara Cumbo (Himera G. Randazzo) dopo aver sconfitto nei sedicesimi Vittoria Carafoli (Pol. Unione ‘90), è stata stoppata dalla testa di serie n. 2 Alessandra Bellangero (T.T. G.A.S.P. Moncalieri) che ha poi raggiunto la semifinale, impostasi per 12-10/11-9/11-7 sulla talentuosa atleta dell’Himera G. Randazzo;

I sedicesimi sono stati agguantati:

-nel sing. femminile di quarta categoria dalla tredicenne Martina Caronna (Himera G. Randazzo), fermata da Cloe Cerè (Maior T.T.) in quattro tiratissimi set, come evidenziato dal punteggio di 13-11/11-13/15-13/15-13 in favore dell’atleta del Maior T.T.;

-nel doppio maschile di quarta categoria da Riccardo Dipietro e Gianluca Notari (Eos Enna-T.T. S. Polo), superati da Alex Rosini ed Enrico Trippini (Perugia T.T.-T.T. Campomaggiore) per 11-4/10-12/11-8/6-11/6-11; da Alessandro Basile con Michele Giardina (Astra-Lib. Zaccagnini), battuti da Nicola Aparo e Filippo Bruni (T.T. Marco Polo) per 11-9/11-8/11-7 e da Simone Leotta e Simone Giacone (T.T. Piedimonte Etneo-T.T. Caltanissetta), che hanno avuto la peggio per 11-8/9-11/11-8/20-22/11-13 con Daniele Balduin e Simone Longato (Star T.T.);

-nel doppio misto di quinta categoria da Andrea Villa e Clara Cumbo (Himera G. Randazzo), sconfitti in cinque parziali per 11-9/5-11/11-5/7-11/11-4 da Giovanni Calderisi e Ilaria Alesiani (Pol. Ragnola);

-nel doppio misto di quarta categoria, da Alessio Di Falco e Martina Caronna (Himera G. Randazzo) fermati ad opera di Marcello Migliori e Greta Fettolini (T.T. Vallecamonica) per 11-9/11-8/11-5.

Solo piazzamenti nel sing. di quarta categoria maschile, la gara più prestigiosa: i trentaduesimi sono stati conquistati da Alessio Di Falco (Himera G. Randazzo), bloccato da Francesco Lo Passo (Cus Torino) per 14-12/11-4/12-14/11-5 e da Giuseppe Gamuzza (VI.GA.RO. Siracusa), fermato da David Dabbicco (T.T. Biella) per 7-11/11-9/13-11/11-8; ottengono i sessantaquattresimi Raimondo Alecci (T.T. Olimpicus), fermato da Vittorio Sabatini (T.T. Stella del Sud) per 14-12/12-10/13-11, Daniele Romano (VI.GA.RO. Siracusa), bloccato da Antonio Manto (T.T. Lib. Capua) per 11-5/9-11/11-5/9-11/11-9 e Riccardo Dipietro (Eos Enna), a cui impone l’alt Filippo Baiardo (Roma Ping Pong) per 14-12/11-9/8-11/6-11/11-9.

Nei trentaduesimi del sing. di quinta categoria si è classificato Fabio Fischetti (L’Incontro), a cui sbarra la strada Mohammed  El Aazri (T.T. Cortemaggiore). Andrea Alongi, Nicola e Simone Mangione (Eos Enna), Simone Giacone (T.T. Caltanissetta) e Christian Grillo (T.T. Olimpicus)  raggiungono invece i sessantaquattresimi. 

Nella fase eliminatoria del sing. di sesta categoria non accedono al terzo turno Salvatore Martorana (Himera G. Randazzo), Adriano Calabrese (Top Spin Messina) e Marco Flores (Il Circolo Etneo), sconfitti rispettivamente da Gabriele De Cocco (T.T. Pieve Emanuele), Simone Pascali (Pol. Mortise Duemila) e Edoardo Poletto (Leoniana T.T. Vicenza).

Era doveroso cogliere le impressioni a caldo dei medagliati.

Federica Amato dimostra molta sportività: “Sono pienamente soddisfatta del risultato: potevo fare meglio ma, nonostante questo, sono riuscita a rimontare partite dove ero sotto 2-0 o 2-1. Spero di riuscire a migliorare ancora di più e faccio i complimenti anche alla campionessa italiana che è stata più determinata di me”.

Simone Giacone: “Dedico la medaglia d’argento conquistata nel doppio alla memoria di mio papà, scomparso due anni addietro: era il mio primo tifoso e mi accompagnava in ogni occasione. Non posso nascondere un po’ di rammarico per non essere salito sul gradino più alto del podio. Probabilmente, se durante la finale del doppio non avessi accusato forti crampi al polpaccio, le cose potevano girare diversamente in singolare, ma non è certo dipeso dalla mia volontà. L’infortunio occorsomi durante le fasi del doppio ha pregiudicato il mio rendimento nel singolare e per questo ho giocato con il freno a mano tirato”.

Francesco Scavino: “Il bilancio di due podi ai campionati italiani non può che rendermi felice. Certamente il colore delle medaglie poteva essere diverso, dal momento che nel doppio eravamo in vantaggio per 2-1 e in singolare conducevo per 2-0; ma nel tennistavolo tutto può cambiare da un momento all’altro e va bene così. Dedico queste medaglie ai miei genitori e a mia sorella che mi seguono con interesse”.

Simone Leotta: Sono contentissimo delle due medaglie d’argento. Prima di partire per questa meravigliosa avventura la determinazione non mi mancava, ma credevo che fosse difficile arrivare così in alto. Devo essere sincero: sono stato molto fortunato per non aver affrontato avversari di cui soffrivo molto il gioco. Inoltre sono riuscito a mantenere la calma durante gli incontri. E’ stata fondamentale la presenza del mio tecnico Roberto: penso che senza il suo apporto non sarei riuscito a mantenere la calma in diverse occasioni, non raggiungendo i risultati ottimali. Prediligo il gioco offensivo e cerco di aprire per primo per avvantaggiarmi sugli avversari: però con quei giocatori che non riesco ad attaccare, devo necessariamente cercare altre alternative. Sono due le medaglie conquistare e le dedico ai miei genitori: sono sempre presenti e mi accompagnano in ogni torneo e il loro entusiasmo è coinvolgente”.

Giampiero Sfameni: “In doppio sapevamo di avere buone possibilità di andare avanti, perché con Francesco siamo bene affiatati e lo abbiamo dimostrato anche a livello regionale. In singolare per me non è andata bene, ma è stata una bellissima esperienza fungere da coach  e seguire Francesco nelle vesti di singolarista è stato un vero piacere: è un ragazzo maturo e abbiamo affrontato tante sfide cambiando di comune accordo tante tattiche in corso d’opera. Siamo stati bravi a modificare il gioco in base agli avversari ed è stata questa la chiave giusta. Francesco, diversamente da altri difensori, riesce ad essere anche un attaccante di qualità e durante il gioco riesce a miscelare bene le due cose”.

 

(Mario Lo Presti)

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