Considerazioni e progetti dei componenti del nuovo Consiglio Regionale
- Pubblicato: 18 Settembre 2024
Dopo il rinnovo del Consiglio Regionale per il quadriennio 2025-2028, (Presidente Regionale: Giuseppe Gamuzza, Consiglieri Regionali in quota Società: Paolo Di Venti, Francesco Gandolfo, Giovanni La Mattina e Pierpaolo Liberto, Consigliere in quota Atleti: Gianrosario Valenti e Consigliere in quota Tecnici: Michele Giardina) ci è sembrato opportuno sentire, da parte dei neoeletti, qualche loro impressione su come intendono operare. Non potevamo che iniziare la carrellata con il riconfermato Presidente Regionale Giuseppe Gamuzza:
«Si è cresciuto tanto, grazie al lavoro capillare svolto nel territorio. Le società sono aumentate del 20% e il numero dei tesserati del 30%. Bisogna focalizzare la nostra attenzione sulla formazione e sull’importanza che rivestono le scuole di tennistavolo e tutti i tecnici devono uniformarsi seguendo le stesse direttive. È necessario formare nuovi tecnici e seguirò in prima persona questo settore, che deve assolutamente svilupparsi. Occorre che in ogni società ci siano almeno due ragazzini innamorati del nostro sport e che si formi un vivaio anche dove, fino ad oggi, non esiste un settore giovanile. Comunque, la situazione è destinata a migliorare, dal momento che la Federazione nazionale ci metterà a disposizione altri tre tecnici e il lavoro da svolgere sarà più capillare. Bisogna rimpolpare il settore arbitrale, visto che sono aumentate le società. Continueremo a curare il settore Promozione; fra l’altro, lo scorso anno, l’introduzione dell’attività promozionale “Sicilia Grand Prix” (4 tappe oltre alla finale regionale) per accrescere la visibilità del nostro sport presso gli Enti Locali, intervenendo in modi diversi nei vari Comuni e coinvolgendo gli Enti di Promozione, no profit e le Polisportive, si è rivelato un successo e cercheremo, perché no, di migliorarci. Il divertimento, il sano agonismo e il fair play continueranno ad essere il cardine di tale attività. Ci sforzeremo di migliorare nell’organizzazione dei vari tornei e/o manifestazioni, rispettando il calendario nazionale. Un problema non indifferente è rappresentato dall’utilizzo dei Palazzetti che, da quest’anno, devono essere tutti omologati, ma ci stiamo adoperando per affrontare, di volta in volta, le problematiche che si presentano. Occorre un lavoro di squadra e agire in piena armonia. In definitiva, il Comitato Regionale deve essere un punto di riferimento per le società che devono esporre le loro difficoltà, in modo che si possa trovare una soluzione».
Giovanni La Mattina:
«Nel precedente quadriennio, anche se non spetta a me dirlo, penso che abbiamo lavorato bene e cercheremo di continuare sulla stessa scia e con la maggiore energia possibile. Credo sia importante dare ancora più impulso all’attività promozionale che, oltre a far conoscere ulteriormente la nostra disciplina sportiva, potrebbe regalarci nuovi atleti. Non bisogna, poi, dimenticarci dell’importanza di continuare a rafforzare i rapporti con le Scuole, al fine di fare avvicinare quanti più ragazzi al tennistavolo. Nel settore paralimpico, un movimento a cui tengo in modo particolare, sono fiducioso che ci sarà la possibilità di incrementare le società, a cui daremo tutto il supporto necessario per far sentire loro la nostra vicinanza».
Pierpaolo Liberto:
Anche per Liberto, che è il più anziano (non anagraficamente) essendo al quarto mandato, la priorità è quella di investire nell’area tecnica. «Abbiamo pochi tesserati nel settore giovanile e solo alcuni sono competitivi in ambito nazionale; questo è un punto fondamentale su cui il Consiglio agirà con fermezza, partendo dal presupposto che i giovani costituiscono il serbatoio di ogni società ed è necessario un ricambio generazionale. È ancora prematuro, ma in futuro, per quanto attiene l’area agonistica, sembrerebbe che, a livello nazionale, potrebbero esserci delle modifiche nelle strutture dei campionati a squadre e anche nell’attività individuale. Staremo a vedere: noi siamo pronti a recepire tutto quello che di positivo sarà introdotto. Il nostro Consiglio è composto da persone esperte: nostra intenzione è di agire sempre in maniera oculata per il bene del movimento. La volontà c’è e cercheremo di migliorare da ogni punto di vista».
Michele Giardina:
Come al solito non è di molte parole, ma arriva subito al nocciolo della questione. «La priorità non può che essere quella di rimpolpare il settore giovanile, per dare un impulso al movimento. Su questo punto credo che non si possano nutrire dubbi di alcun genere: costituisce sicuramente l’impegno primario che bisogna assumerci. Poi, per quanto riguarda l’attività tecnica, occorre che il supporto del Comitato Regionale, attraverso l’invio di tecnici, si attui esclusivamente per quelle società dove sono presenti atleti in giovane età che fanno attività, dimostrano impegno e sono meritevoli di essere attenzionati. Un capitolo a parte è il problema del settore giovanile femminile, davvero carente. Anche se si predispongono progetti ad hoc, non è facile colpire nel segno, visto che le ragazze si avvicinano con più facilità ad altri sport come la danza e il volley. Comunque, non tralasceremo ogni possibilità per reperire qualche giovane atleta che possa sposare la causa del tennistavolo».
Gianrosario Valenti:
«Siamo soddisfatti del lavoro svolto e vogliamo migliorarlo. Ritengo che abbiamo raggiunto un livello qualitativo, soprattutto dal punto di vista organizzativo, che è sotto gli occhi di tutti. L’obiettivo è quello di allestire tornei con 12 aree di gioco anziché con 9, fermo restando che siamo solo… ospiti dei Palazzetti. Riuscire in tal senso significherebbe velocizzare i tornei e gli atleti avrebbero più spazio per il riscaldamento: su questo non ci piove. Bisogna, però, lottare con le briciole che ci lasciano gli altri sport: è questa la cruda realtà. Sicuramente si punterà maggiormente sull’area tecnica: dobbiamo incrementare il numero dei ragazzi che praticano il tennistavolo, perché rappresentano il nostro futuro. Come consigliere regionale facente parte della vecchia dirigenza, sono convinto che i nuovi membri del Consiglio (Di Venti e Gandolfo) possano dare quel “quid” in più per proporre innovazioni e nuove soluzioni. Indipendentemente dai diversi ruoli svolti in seno al Consiglio, il progetto continuerà e penso che ci sarà una piena collaborazione di tutti per il raggiungimento degli obiettivi».
Concludiamo la panoramica con Di Venti e Gandolfo, che rappresentano i due nuovi membri del Consiglio:
Paolo Di Venti:
«Penso sarebbe importante, ed è una proposta che porterò in Consiglio, ideare un questionario da inoltrare a tutte le società per coinvolgerle a 360°. Tutto questo non per curiosare all’interno delle varie realtà, ma solo per venire incontro alle loro esigenze. Talvolta magari le associazioni sportive non sono a conoscenza: 1) delle convenzioni che si potrebbero istaurare con i vari Enti; 2) del fatto che i Comuni siano interessati a finanziare i progetti per soggetti diversamente abili; 3) sconoscono l’importanza di utilizzare i Vaucher (che costituiscono delle somme rilevanti per avviare i ragazzi alla pratica sportiva). Chiaramente sarebbe fondamentale anche sapere la tipologia delle palestre e tutte le varie criticità che possono sussistere, in modo che in base alle risposte, nei limiti del possibile, si possa intervenire. L’attività giovanile deve essere attenzionata in modo particolare: la nostra è una federazione che si avvale per lo più di atleti di una certa età e occorre creare o incrementare i vivai per un ricambio e, allo stesso tempo, aumentare il numero di tecnici. In tal senso potrebbe essere utile fare delle convenzioni con le facoltà universitarie, nello specifico di Scienze Motorie, nella speranza che qualche studente universitario possa essere interessato a fare tirocinio addentrandosi nella nostra disciplina sportiva, proprio in qualità di tecnico. Inoltre, sarebbe importante un maggiore coinvolgimento dei vari Presidenti Provinciali per allargare il numero degli arbitri. I vari rappresentanti provinciali devono svolgere un ruolo forte, “sponsorizzando” la possibilità di reperire nuove figure arbitrali proprio nelle scuole. In definitiva bisogna cercare di migliorare in ogni settore: speriamo di riuscire nell’intento per il bene del nostro movimento».
Francesco Gandolfo:
«In 30 anni di attività nel tennistavolo sono stato impegnato a vario titolo in qualità di atleta, dirigente della mia società e anche Delegato Provinciale della FITET. Entrare a pieno titolo nelle problematiche di un Comitato Regionale, che deve barcamenarsi tra regolamenti, normative nazionali e le diverse esigenze delle società sportive, non è un compito facile. Proprio per questo occorre essere uniti e fare “squadra” per arrecare benefici sia in termini di numero di atleti tesserati che di soddisfazione generale. Solo se c’è un lavoro di “squadra” si alleggerisce il peso di ognuno e si può operare in modo migliore, trovando le soluzioni opportune per supportare le diverse esigenze sportive. In questo senso, secondo la mia modesta opinione, è importante l’esperienza acquisita in tanti anni presso il “Lions Club International” la cui attività si basa su questo concetto: “Bisogna essere cauti nella critica e generosi nella lode; costruire e non distruggere”. Da parte mia ci sarà sempre la disponibilità al colloquio costruttivo e propositivo. Mi impegnerò in tal senso: di concerto con il Presidente e con gli altri Consiglieri cercheremo di dare il meglio per far crescere il nostro splendido sport. Voglio toccare con mano le diverse problematiche per vedere se, con l’esperienza conseguita in altri contesti, possa dare un valido contributo».
(Mario Lo Presti)