È stato fruttuoso il 1° stage regionale giovanile svoltosi a Enna
- Pubblicato: 05 Novembre 2024
Il 2 novembre, nella Palestra Polisportiva di Enna, si è svolto il 1° stage regionale giovanile riservato agli Under 11-13-15 M/F, con due sessioni di allenamento: di mattina, dalle 9.45 alle 13.00 e di pomeriggio, dalle 15.00 alle 17.30.
Alla presenza dei tecnici Alessandro Amato, Fabio Amenta, Mihaela Encea, Michele Giardina, Raffaele Iacono e Marcello Puglisi, questi i giovani atleti convocati:
Giulia Arrigo, Clara Cumbo e Marco Cirivello (T.T. Himera “G. Randazzo”), Andrea Alongi, Riccardo Dipietro e Simone Mangione (Eos Enna), Marika Altesi e Giorgio Altesi (T.T. Mediterraneo), Viola Formica e Nicolò Gionfriddo (T.T. Canicattini), Gianmarco Interlandi (VI.GA.RO. Siracusa), Enrico Leotta (T.T. Piedimonte Etneo), Federico Bellissimo (Centro Pol. Germaine Lecocq), Federica Amato (T.T. Olimpicus) e Francesco Butera (Sportenjoy).
Presente fra gli altri, il Presidente Regionale Giuseppe Gamuzza che esprime qualche considerazione sullo stage e su come il Comitato Regionale intenderà “muoversi” nell’ambito del settore giovanile, visto che lo stesso seguirà in prima persona il settore tecnico.
«Il primo stage è stato organizzato con un numero di atleti elevato per verificare da vicino l’interesse non solo dei ragazzi convocati, ma anche delle singole società e dei relativi tecnici - afferma Gamuzza -. L’intento è di allargare il settore attraverso la formazione di nuovi tecnici, nonché di sviluppare il movimento giovanile, che deve essere uno dei punti cardine su cui deve basarsi il nostro impegno. Questo primo stage della stagione è stato solo la base di partenza: per attenzionare il settore, nei pochi “buchi” previsti dal calendario, si organizzeranno quanti più raduni possibili. C’è un’intesa con la FITET nazionale che ritengo molto interessante: i ragazzi che durante gli stage si metteranno in particolare luce e dimostreranno interesse e desiderio di migliorare le loro qualità, effettueranno degli stage di due-tre giorni a Terni e questo mi sembra un ottimo risultato. Il rinnovato Consiglio Regionale deve necessariamente seguire con particolare attenzione il settore giovanile. La Federazione nazionale si ha messo a disposizione tre tecnici (Alessandro Amato, Marcello Puglisi e Simone Sofia), il che ci agevolerà parecchio non solo per rafforzare il settore, ma anche a livello di gestione dello stesso e in ambito economico. Già da questo primo stage è stata disposta la presenza di uno o più tecnici societari che seguono il settore giovanile; il che mi sembra una valida iniziativa per una sempre più proficua collaborazione con le varie realtà e per instaurare un feedback con i tecnici regionali, durante lo stage. L’intento prioritario è quello di fare in modo che ogni società abbia, come minimo, almeno due ragazzini che si appassionino di tennistavolo e, allo stesso tempo, di incentivare le associazioni sportive che non dispongono di un vivaio a formare un settore giovanile».
Il Consiglio Regionale ha deliberato di indicare Raffaele Iacono come Referente Tecnico Regionale: lo abbiamo interpellato per qualche impressione sullo stage.
«Di mattina - precisa Iacono - oltre all’attività motoria e al riscaldamento di rito, abbiamo effettuato dei semplici schemi; nel pomeriggio ci siamo soffermati maggiormente sulla parte tecnica: sul servizio, sulle palle tagliate e su qualche schema di gioco più complesso. La presenza di uno stage così numeroso di atleti e tecnici sta a significare che si vuole partire con il piede giusto. Ritengo che abbiamo lavorato bene, visto che sei tecnici sono stati impegnati con quindici ragazzi. Ho riscontrato atleti molto motivati con tanta voglia di far bene; ci sono buone potenzialità che, naturalmente, vanno coltivate. È fondamentale avere una sinergia con le società confrontandosi con i loro tecnici, per uno scambio di idee e seguire dei programmi comuni di allenamento, tendenti a migliorare la tecnica dei ragazzi. Ci impegneremo a “visitare” le società che si occupano di settore giovanile e penso che questo sia fondamentale per un ulteriore salto di qualità».
(Mario Lo Presti)