Ai campionati italiani di categoria i giovani atleti siciliani si fanno valere a suon di risultati
- Pubblicato: 24 Marzo 2025
I giovani atleti siciliani si fanno valere a suon di risultati di assoluto valore: lo hanno dimostrato Costantino Cappuccio, Nicoletta Criscione, Martina Tirrito, Daniele Spagnolo, Simone Sofia, Marco Antonio Cappuccio, Federica Interlandi e Danilo Faso.
Ai recenti campionati italiani giovanili Under 19-21, svoltisi a Terni, due podi per Costantino Cappuccio, tesserato con la Pongistica Messina e in prestito al Santa Tecla Nulvi in serie A2: nell’Under 21 ha conquistato la medaglia d’oro con Andrea Puppo (T.T. Sassari) e bronzo in singolare; sempre nell’Under 21 due medaglie d’argento e una di bronzo per Nicoletta Criscione, che disputa la serie A2 con il Muravera, insieme ad un’altra siciliana doc Martina Tirrito, con la quale è salita sul secondo gradino del podio: stesso colore di medaglia nel doppio misto, in tandem con il compagno di società Antonio Giordano e bronzo nel singolo. Daniele Spagnolo, che insieme a Simone Sofia e Lorenzo Lo Verso stanno mietendo vittime nel campionato di B1 con l’Ausonia Enna, si è aggiudicato il titolo nel doppio Under 19 con il compagno di società Saavedra Alin; inoltre, Spagnolo ha conquistato un ottimo piazzamento nel singolare, raggiungendo i quarti di finale. Fra gli Under 21, Sofia ha ottenuto la medaglia di bronzo in tandem con Tommaso Giovannetti (Top Spin Messina).
Ai campionati italiani assoluti, di seconda e terza categoria, che si sono appena conclusi a Montesilvano (PE) risultati davvero importanti:
-Nel doppio misto di seconda categoria Marco Antonio Cappuccio (T.T. Norbello), in tandem con Veronica Mosconi della stessa società, è salito sul gradino più alto del podio; M.A. Cappuccio si è piazzato nei primi otto con il fratello Costantino nel doppio di seconda categoria e ha ottenuto lo stesso piazzamento anche nel singolo degli assoluti;
-Quarti di finale per Costantino Cappuccio nel doppio misto di seconda categoria in tandem con Gioia Picu (T.T. Molfetta);
-Martina Tirrito è medaglia d’argento nel doppio misto di terza categoria con Luca Palmarucci (Cus Torino)
-Exploit della quattordicenne Federica Interlandi, (tesserata con il VI.GA.RO. Siracusa, ma in prestito al Muravera dove disputa la serie A2), che si è laureata campionessa italiana di terza categoria, sconfiggendo giocatrici esperte come Monia Franchi (Giovanni Castello) ed Elena Rozanova (T.T. Sassari) e giovani ed agguerrite avversarie quali Alice Bersani (Athletic Club); in semifinale hanno avuto la peggio Amelia Libretti (T.T. Coccaglio) in quattro set e, in finale, sempre in quattro game, Regis Sereno (A4 Verzuolo) con il punteggio di 5-11/11-6/11-2/11-8.
Interlandi ha evidenziato saldezza di nervi e varietà di colpi non comuni per un’atleta della sua età ed ha ancora ampi margini di miglioramento.
-Uno stratosferico Danilo Faso - 14 anni - che ha già un ricco palmares anche a livello internazionale, ha conquistato un bis di ori in doppio e in singolare e un bronzo nel doppio misto ai campionati italiani di seconda categoria. Il bravissimo atleta, tesserato con il Top Spin Messina e girato in prestito alla Virtus Servigliano in serie A1, in tandem con Francesco Trevisan -15 anni - (T.T. Silver Lining) compagno di nazionale e di tante avventure, ha messo in fila fior di coppie, fra cui il duo formato da Alessandro Baciocchi e Paolo Bisi (T.T. Sassari-T.T. Marco Polo), accreditato con la testa di serie n. 1 e vincendo nell’ultimo atto Tomas Sanchi e Antonio Giordano (T.T. Torino-T.T. Muravera) con il punteggio di 11-7/13-11/11-6.
Faso si è ripetuto nel singolare di seconda categoria ottenendo la medaglia d’oro con una facilità disarmante: nell’ordine, si sono dovuti arrendere Antonio Pellegrini (Torre del Greco), la testa di serie n. 1 Costantino Cappuccio (T.T. Santa Tecla Nulvi), Roberto Negro (Villaggio Sport), Francesco Trevisan (T.T. Silver Lining) e, per ultimo, Jacopo Cipriano (T.T. Reggio Emilia sconfitto per 11-7/11-9/11-7. Tutti gli avversari sono stati superati in tre set, a dimostrazione di un dominio assoluto. Insieme a Chiara Colantoni (T.T. Eureka) ha ottenuto la medaglia di bronzo nel doppio misto.
Faso ha continuato con il piglio del guerriero anche negli assoluti: dopo essersi classificato primo nel girone, superando Daniele Pinto (G.S. Fiamme Azzurre), Stefano Tomasi (Milano Sport) e Costassa Vallino (Marcozzi), ha proseguito la sua marcia anche nel tabellone dove, negli ottavi, si è sbarazzato in quattro game per 7-11/11-8/11-5/11-7 di Costantino Cappuccio, altro siciliano doc (T.T. Santa Tecla Nulvi). La sua corsa si è fermata nei quarti di finale, opposto a Jordy Piccolin (Pol. Bagnolese), impostosi per 11-6/9-11/11-8/11-8: ma, anche in questo incontro, Faso non ha certo sfigurato mettendo in mostra colpi spettacolari.
I fratelli Cappuccio, Criscione, Tirrito, Spagnolo, Sofia, Interlandi e Faso sono giovani di spessore, che promettono ancora grandi risultati per un futuro che si presenta ricco di aspettative.
Abbiamo rivolto qualche domanda a Interlandi e Faso per conoscere più da vicino le loro impressioni e i prossimi obiettivi.
Iniziamo con Interlandi:
-Quali erano le tue ambizioni? Ti aspettavi di vincere il titolo nella terza categoria?
«Mi prefiggevo di classificarmi nelle prime posizioni, non certo di vincere il titolo. Però, man mano che andavo avanti nel torneo, capivo che era la mia giornata: mi sentito molto concentrata e determinata: è stata forse questa la molla vincente».
-Dopo il girone, superato agevolmente, nel tabellone hai riscontrato qualche difficoltà con le giocatrici esperte…
«È vero; la Franchi e la Rozanova sono assai difficili da affrontare, anche per la loro grande esperienza: dispongono di ottimi servizi e sono efficaci nelle risposte; ho cercato di sfruttare la mia velocità e, dopo aver perso il primo set, sono riuscita ad essere più incisiva nel gioco e mi è andata bene».
-Stare a Siracusa e spostarti di continuo per il campionato di A2 con il Muravera comporta notevoli sacrifici
«Le mie giornate sono molto impegnative, tra scuola, allenamenti e trasferte; ma i sacrifici stanno iniziando a dare i primi risultati di un certo peso e questo mi sprona a continuare con maggior lena».
-Negli allenamenti ti segue il tecnico Fabio Amenta…
«Fabio è sempre tranquillo e riesce a capirmi anche nei momenti di difficoltà: mi fido ciecamente di lui. Durante gli allenamenti eseguiamo schemi specifici e parecchi “cesti” per migliorare la sensibilità e la potenza da imprimere alla pallina».
-Dopo questo successo, nelle classifiche individuali farai un bel balzo in avanti
«Credo che mi posizionerò fra le prime 35-40 giocatrici d’Italia ed è una bellissima soddisfazione. Ovviamente, questo deve essere solo un punto di partenza per poter arrivare, fra qualche anno, ad occupare le prime posizioni nella classifica individuale».
-Quali sono i tuoi prossimi appuntamenti sportivi e, soprattutto, che cosa pensi di ottenere in futuro?
«Sarò impegnata in serie A2 e, a fine aprile, con i campionati italiani giovanili Under 15: sono questi gli impegni imminenti. In futuro spero di diventare una giocatrice di prima categoria e disputare campionati di serie A1 sia in Italia che all’estero».
Concludiamo con Faso:
-Sinceramente pensavi di vincere il titolo sia nel doppio che nel sing. di seconda categoria?
«Sapevo di essere uno dei favoriti, ma non ero sicuro di vincere, questo è certo».
-In doppio avete sfidato anche coppie esperte come Baciocchi e Bisi, che avete saputo affrontare con sicurezza…
«Abbiamo giocato con grande tranquillità e, in finale contro Sanchi e Giordano non ci siamo mai persi d’animo, riuscendo a rimontare dopo esserci trovati in svantaggio per 2-1. Indubbiamente, l’affiatamento con Francesco è notevole: conosciamo bene i nostri movimenti e questo rende tutto più facile».
-In singolare l’aver subito eliminato, nel tabellone, la testa di serie n. 1 Cappuccio, ti ha dato la giusta carica…
«Certamente ho disputato una bella partita e il fatto di essere seguito in panchina da papà Marco, che mi dà sempre i giusti consigli, è di grande aiuto: chiama i time out quando occorre e in tal modo ferma il gioco nei momenti in cui potrei trovarmi in difficoltà».
-Poi è andato tutto liscio: hai vinto gli incontri sempre per 3-0…
«È vero: ho trovato qualche intoppo con Francesco, con cui mi sono trovato sotto in due set, ma non ho perso la concentrazione e sono riuscito a venirne fuori. Sono suo amico e, giocando spesso insieme, conosciamo bene i nostri punti di forza e i punti deboli: ecco perché le nostre partite spesso sono combattute».
-Sei il più giovane campione italiano di seconda categoria, sia in doppio che in singolare
«È una bellissima soddisfazione che mi dà una carica davvero speciale. È una gioia che mi porto dentro e che dedico a papà Marco e a mamma Yuliya che, da sempre, fanno tanti sacrifici per aiutarmi a realizzare i miei sogni».
-Hai fatto un bel percorso anche nel sing. di prima categoria
«Sono abbastanza soddisfatto del mio comportamento, anche se spero sempre di migliorare in determinati frangenti e penso che sia possibile».
-A proposito di sogni, quali sono i tuoi prossimi impegni agonistici e soprattutto i tuoi obiettivi?
«Intanto devo riversare tutte le mie energie alla Virtus Servigliano per cercare di raggiungere la salvezza; poi parteciperò ad un torneo internazionale in Francia, con grandi prospettive. Il mio sogno? È quello di diventare il n.1 al mondo».
(Mario Lo Presti)