Bellissimo e Caronna salgono sul podio ai Campionati Italiani di 4a-5a-6a categoria
- Pubblicato: 09 Giugno 2025
È stato ancora una volta lo scenario del Palasport Play Hall di Riccione l’impianto che ha ospitato i Campionati Italiani di quarta, quinta e sesta categoria.
Tre i Giudici Arbitri siciliani presenti in qualità di Coordinatori e Arbitri di sedia: Angelo Alberto Di Rosa, Domenico Aruta ed Enrica Amagliani.
Non sono state numerose le medaglie (solo due d’argento) conquistate dagli atleti siciliani, ma è senz’altro positivo che le hanno ottenute due giovanissimi: Federico Bellissimo (Germaine Lecocq) e Martina Caronna (T.T. Himera G. Randazzo).
Ma entriamo nel dettaglio:
Il secondo gradino del podio, per il tredicenne Federico Bellissimo (Germaine Lecocq), è stato raggiunto nel sing. di quinta categoria, a cui hanno preso parte oltre 500 atleti.
Sin da girone iniziale Bellissimo, accreditato con la testa di serie n. 3, ha fatto comprendere agli avversari di che pasta fosse fatto: ha facilmente timbrato il cartellino vincendo sempre in tre game con Gabriele De Cocco (T.T. Pieve Emanuele), Arsen Cirelli (Fortitudo T.T.) e Andrea Marini (T.T. Alba).
Nei centoventottesimi anche atleti più esperti come Marco Bagnai (C.I.A.T.T. Prato) hanno avuto la peggio contro l’aggressività e la padronanza nei colpi espressa dal rappresentante del Germaine Lecocq, che ha superato agevolmente il primo ostacolo con il punteggio di 11-3/11-6/11-5. Successivamente, si sono arresi nell’ordine, Michele Alessandrini (Fortitudo T.T.) per 11-3/12-10/11-5 e Samuele Palombini (Clementina T.T.) per 11-9/11-9/12/10. Nei sedicesimi un duro ostacolo è stato rappresentato da Gabriele Mapelli (T.T. S. Polo) che alla fine, in cinque parziali, ha dovuto ammainare bandiera davanti ad uno scatenato Bellissimo, impostosi per 8-11/11-6/11-8/3-11/11-8. Negli ottavi Matteo Petralli (Pulcini Cascina), atleta certamente più esperto, ha cercato di arginare in qualche modo il gioco vario espresso dal validissimo rappresentante del Germaine Lecocq, ma con poco successo: in quattro game per 11-6/11-4/9-11/11-5 Petrelli è stato sconfitto. Nei primi otto una sfida infinita e assai avvincente con Simone Monti (Villa Guardia): dopo continui ribaltamenti di fronte, anche grazie ai giusti suggerimenti dal Dirigente e Tecnico del Germaine Lecocq, Sergio Bellafiore, impartiti nei momenti di difficoltà, Bellissimo è riuscito a prevalere in cinque set assai combattuti per 12-10/9-11/10-12/11-8/14-12. Il penultimo turno è stato più agevole, visto che Alessandro Burgo (T.T. Bonacossa) ha perso in tre parziali con un triplice 11-7. In finale, opposto a Filippo Ferrari (T.T. Marco Polo), n. 1 della categoria e già vincitore nel doppio maschile e nel doppio misto, Bellissimo, apparso meno brillante e con minore carica agonistica (una sua prerogativa) rispetto ai precedenti turni, non ha comunque demeritato e, addirittura, ha avuto la possibilità di chiudere in proprio favore il primo set, il che avrebbe potuto fare girare diversamente l’incontro. Malgrado tutto, Bellissimo non ha certo sfigurato perdendo per 11-9/11-8/11-7 e conquistando una prestigiosa medaglia d’argento.
Il Dirigente e Tecnico del Germaine Lecocq Sergio Bellafiore appare ovviamente soddisfatto.
«Federico ha disputato una stagione di grande intensità, ottenendo risultati importanti. La medaglia d’argento conquistata non fa che confermare la sua crescita pongistica. Fino a due anni addietro giocava nella mia squadra e, di conseguenza, lo seguivo tecnicamente. Nella scorsa stagione è stato allenato da Claudio Amato e quest’anno, soprattutto, da suo figlio Alessandro. È un ragazzo che si impegna tantissimo durante gli allenamenti e una sua prerogativa è la combattività: non si dà mai per vinto recuperando set che sembravano ormai impossibili da ribaltare. Il prossimo anno giocherà in C1 e, grazie ai risultati ottenuti durante la stagione, farà un balzo notevole nella classifica individuale. Pur essendo testa di serie n. 3, non pensavamo che potesse salire sul podio, sia per i numerosissimi partecipanti, sia per il fatto che in tante occasioni proprio i più accreditati per il successo venivano eliminati prima del rush finale: invece Federico ha retto con grande disinvoltura. In finale, il primo set perso ha indirizzato negativamente l’incontro, ma Federico è sicuramente arrivato stanchissimo ed è mancata la tenuta atletica. Per il risultato ottenuto era giusto premiarlo e, come società, a fine luglio gli regaleremo uno stage di altissimo livello in Spagna con istruttori spagnoli e tedeschi: sicuramente sarà un ulteriore stimolo per la sua crescita».
Era giusto sentire il diretto interessato che, a dire il vero, non è di molte parole, anche se ha le idee ben chiare.
Pensavi di arrivare a podio?
«Francamente non pensavo di arrivarci; c’erano molti partecipanti e tante insidie dietro l’angolo».
A chi dedichi questo successo?
«A me stesso».
Hai da recriminare qualcosa per la sconfitta in finale?
«La stanchezza ha contribuito tantissimo: le gambe non si muovevano bene, senza nulla togliere ai meriti del mio avversario».
Quali sono i tuoi obiettivi?
«Entro un anno e mezzo entrare nei primi cento».
Splendido risultato conseguito dalla quattordicenne Martina Caronna (T.T. Himera G. Randazzo) che, insieme al pari età Matteo Marani (T.T. Bordighera 1948), è salita sul secondo gradino del podio nel doppio misto di quarta categoria.
Caronna e Marani sono partiti subito con piglio deciso nei trentaduesimi, sconfiggendo per 3-1 (13-11/11-4/7-11/11-4) Simone Maltempo-Alessia Castiglioni (T.T. Saronno-G.S. Villa Guardia) e, nei sedicesimi per 3-0 (11-7/11-9/11-9), due atleti navigati come Antonio Morgante e Debora Conte (T.T. Eureka). Negli ottavi i due ragazzi terribili hanno eliminato in tre parziali, per 11-9/11-9/11-7, Giovanni Liso-Sara Minervini (Fiaccola-L’Azzurro Molfetta). È stato combattuto l’incontro dei quarti contro Antonio De Bari-Viviana Racanati (Circolo T.T. Molfetta): in svantaggio di due set, i due giovani atleti, con le giuste contromisure ricevute dal tecnico dell’Himera G. Randazzo Martina Mura e da David Marani che seguiva il figlio, sono riusciti a rimontare ed imporsi in cinque set per 8-11/6-11/11-7/11-7/11-7. Nel penultimo atto, opposti a Emanuele De Biasi e Valeria Di Ianni, atleti del T.T. Eureka, Caronna e Marani li hanno superati in cinque game per 11-13/11-9/11-4/8-11/11-4. In finale, contro Luca Severi-Elisa Bartoli (Krozek Kras-T.T. Valle Umbra), Caronna e Marani hanno avuto la peggio, ma la sconfitta per 6-11/11-8/10-12/12-14 dimostra la grande incertezza che ha contraddistinto l’incontro. La conquista della medaglia d’argento da parte della validissima Caronna, ben supportata da Marani, è un ottimo risultato che fa gioire il Presidente dell’Himera G. Randazzo Antonino Militello.
Appare con le idee molto chiare il giovane tecnico dell’Himera G. Randazzo, Martina Mura.
«È gratificante lavorare in una società con un Presidente appassionato come Nino: ha degli obiettivi precisi da raggiungere, soprattutto in ambito scolastico. A Caccamo e Bagheria sto seguendo una trentina di bambini, a partire dai sei anni, e l’entusiasmo e la volontà di far bene ci sono tutti. Gli impegni sono tanti e quando arrivano risultati importanti come quelli di Martina, qualsiasi tipo di difficoltà passa in secondo ordine. Sono contenta perché Martina ha conquistato, insieme a Marani, una prestigiosa medaglia d’argento che la ripaga per l’impegno che prodiga in ogni allenamento. Non è assolutamente da disprezzare il raggiungimento degli ottavi, sia in singolare che nel doppio femminile, visto che non si è trattato di nette battute d’arresto, ma di sconfitte al quinto set. Sicuramente, Martina ha ancora ampi margini di miglioramento: spero di contribuire in qualche modo alla sua crescita pongistica».
Sta facendo l’abbonamento con i podi Martina Caronna: dopo due medaglie di bronzo conquistate nello scorso aprile, ne è venuta un’altra, d’argento: ne parliamo con la diretta interessata:
«Sono contenta anche perché sono state conquistate nella stagione in cui è venuto a mancare Alessandro ed è stato difficile per tutti. Con Martina (ndr Mura) si è creato un bel rapporto e devo dire grazie soprattutto a lei per quanto ottenuto».
Pensavi di salire sul podio?
«Sinceramente speravo di fare bene, magari di conquistare almeno i quarti di finale, ma non credevo di ottenere una medaglia: sono certamente felice per il risultato raggiunto».
Ti sei fermata agli ottavi, sia in singolare che nel doppio femminile, ma perdendo in cinque set: cosa pensi sia mancato per proseguire la tua marcia?
«Un po’ di brillantezza e di velocità, che ha pesato in maniera evidente nei momenti decisivi».
Ad inizio stagione nel ranking eri posizionata al n. 254, ora sei n. 191: dove vuoi arrivare?
«Spero di migliorare ancora e con la classifica di fine anno diventare terza categoria: le possibilità ci sono tutte».
I tuoi obiettivi?
«Iniziare con il giusto spirito il prossimo anno agonistico e conquistare almeno una medaglia sia ai campionati italiani giovanili che di categoria».
Questi gli altri piazzamenti di rilievo, ottenuti dagli atleti siciliani:
Nei quarti:
Flavio Mostaccio-Enrico Leotta (T.T. Piedimonte Etneo) nel doppio di sesta cat.;
Negli ottavi:
Martina Caronna (T.T. Himera G. Randazzo) nel sing. di quarta cat.; Martina Caronna-Elisabetta Peri (T.T. Himera G. Randazzo-T.T. S. Polo) nel doppio f. di quarta cat.; Giovanni Raffo-Fabio Buccheri (T.T. Gela) nel doppio di quinta cat.;
Nei sedicesimi:
Michele Giardina-Ines Sercer (Barcellona P.G.-Bentegodi) nel doppio misto di quarta cat.; Valerio Giordano-Maria Cristina Marabello (Pongistica Messina) nel doppio misto di quinta cat.; Giuseppe Di Martino-Saverio Recca (T.T. Modica) nel doppio di quinta cat.; Marco Flores (T.T. Kind Catania) nel singolo di sesta cat.; Valerio Calì-Marco Flores (T.T. Kind Catania) nel doppio di sesta cat.
(Mario Lo Presti)